08 agosto, 2014

Un uomo in gabbia.

Un artista si piazza in una gabbia allo zoo di Besançon.
Laurent Decol, en «cage» au zoo de Besançon.
da Le Figaro (link)
E' un uomo che si espone in uno zoo in bella vista, al pubblico, fino al 16 agosto, nella città di Besançon. La performance intende mettere in discussione l'uomo nel suo rapporto con le specie animali. 
   
E' installata vicino ai gibboni, l'ultima attrazione dello zoo Besançon, offre dieci ore al giorno, tutti i giorni, l'homo sapiens sapiens che si presenta ai visitatori in un paddock aperto, mentre spiattella i fatti suoi. 
     
Indossa un abito in stile coloniale. L'attore e mimo DECOL Laurent, 62 anni, incarna l'uomo occidentale che vaga, fa qualcosa e riposa. A differenza degli animali, fotografa anche lui, consulta internet ed invia le sue e-mail. 
                
L'attore ha scelto di replicare l'ambiente naturale dell'uomo, che vive in una stanza aperta arredata con un letto, una zanzariera, una lampada, un televisore, un tavolo e delle sedie. 
               
Ogni giorno, ha un tema da svolgere per esempio la biodiversità, le condizioni degli animali o la televisione. Se la gente lo avvicina, lui condivide le sue esperienze e discute gli aspetti dell'essere umano. 
                 
http://www.qlibri.it/narrativa-straniera/romanzi/un-uomo-allo-zoo/Nella sua esperienza, questo ex regista ed allievo di Marcel Marceau, che si definisce naturalmente "curioso e filosofo", si è ispirato al romanzo dello scrittore britannico David Garnett "Un uomo allo zoo". 
In questo romanzo del 1920, un uomo per sfida si trasferisce in uno zoo e si colloca tra un orangutan ed uno scimpanzé. 
    
Per Laurent DECOL, l'uomo e l'animale sono "in un processo di evoluzione". "Questo secondo me dimostra che l'uomo può fare cose che gli animali non possono fare", dice divertito ad un giornalista. 
             
"Mi hanno detto, comunque, che questo è sbagliato. Ci sono cose che l'animale sapeva fare molto prima dell'uomo, come contare: il ragno effettua un calcolo facendo le trame della sua tela, le formiche valutano esattamente gli spazi tra loro per evitare di perdersi". 
                
Quella di DECOL ricorda l'esperienza del giornalista Georges de Caunes, che nel 1988 era stato rinchiuso per due settimane in una gabbia del Palmyre Zoo vicino a Royan (Charente-Maritime) per "prendere il posto delle scimmie" e fare, così, "uno studio sul comportamento delle persone".

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