Un video tragicomico evidenzia le anomalie nelle forze operative nei campi Daesh. Al punto da porre alcune domande.
GoPro sulla testa, arma ben visibile, in modalità da videogioco, come per una sessione soggettiva, un soldato dello Stato islamico filma le sue "gesta", nel mese di marzo, in un video pubblicato mercoledì da VICE News.
Sul video, si vede il combattimento di una cellula dello stato islamico, la scena si svolge nel nord dell'Iraq. Il team si dirige verso i Peshmerga.
Ben presto, i pochi uomini presenti sul video sono sopraffatti. Sembrano non sapere come usare le armi, come fare per trovare le cartucce delle armi. Prendono oggetti a casaccio. In preda al panico, cominciano a discutere. Ad un certo punto il più alto in grado si rivolge a tale Abu dell'Hajaar:
"Ma che c'è che non va, Abu dell'Hajaar?"
In breve, il dilettantismo è totale. Alla fine si ritirano e muoiono, colpiti dal nemico. Si resta agghiacciati dalla scena al limite del grottesco.
La zona controllata dal Daesh è un buco nero. É quasi impossibile per i giornalisti arrivarci, la stragrande maggioranza delle immagini che ci arrivano sono quelle che ci vogliono far vedere. Vale a dire, una propaganda ben oliata.
La zona controllata dal Daesh è un buco nero. É quasi impossibile per i giornalisti arrivarci, la stragrande maggioranza delle immagini che ci arrivano sono quelle che ci vogliono far vedere. Vale a dire, una propaganda ben oliata.
Ma alcune eccezioni sono abbastanza note: Vice News divenne noto per il suo documentario al centro del "Califfato" dello Stato islamico in Raqqa. Un rapporto di Medyan Dairieh sotto la supervisione dell'esercito.
Lo scorso marzo, le donne in Burqa con telecamera nascosta avevano ripreso alcune immagini di Raqqa diffuse da un quotidiano svedese.
Ma mai alcun video dal fronte, cosìffatto, non filtrato dal Daech. Filmati di questo tipo sono molto rari e preziosi. Secondo alcuni osservatori dello jihad è ben lungi dall'essere originale: "Un sacco di video come questo, ridicolizzano Daesh orientati dai media arabi".
Continuando nella descrizione; In questa specie di carro armato di fortuna, l'uomo accompagnato da due fratelli in armi, appare completamente sconvolto. Privo di qualsiasi tecnica, totalmente disorganizzato, i tre soldati portano un attacco contro le truppe Peshmerga che sembra perso in anticipo. Panico, urla, grida, il fuoco all'interno del veicolo, scontri tra gli occupanti...
Come dicevo un video ben lontano dalle immagini di guerrieri assetati di sangue, che l'ufficio stampa del Daesh ci ha abituati a vedere.
Secondo l'avvocato belga di Salah Abdeslam, sarebbe un "stronzo" che "crede di vivere in un videogioco". Dovremmo allora credere che tutte le reclute Daesh siano sub-normali? "Vi è una percentuale molto elevata di marmittoni fai da te", ha commentato, (La traduzione non è letterale ma esprime bene il senso).
Nel quadro del terrorismo, Daesh differisce in maniera significativa da al-Qaida dicono gli esperti della stampa internazionale. "Le generazioni di jihadisti partite in Afghanistan sono state valutate, rivalutate, disciplinate, addestrate in un processo che ha richiesto del tempo. Oggi, i metodi di reclutamento sembrano essere cambiati molto". Un bambino da Istanbul, per 200 euro, va in Siria dove è accolto a braccia aperte. "Un mese dopo al massimo, dopo un rudimentale addestramento è pronto ad interpretare una delle scene aberranti come quella di VICE News".
"Anche le persone più addestrate a tali scopi dimenticano, in battaglia. Immaginate dopo quattro settimane di allenamento ... I Soldati del Daesh, non sono tutti così idioti o ignoranti come questi", lo ha recentemente mostrato uno studio sul profilo di volontari stranieri. Il 30% di loro infatti sembra aver seguito una formazione secondaria e il 22% ha la scuola di specializzazione superiore.
Un numero come quello che si può vedere nel video è ancora comune in Siria e Iraq, secondo gli esperti, specialisti in problemi di sicurezza. L'assurdità della scena si spiegherebbe considerando un diverso approccio culturale alla guerra nel mondo arabo. "Il mosaico di autorità locali in loco non attacca mai direttamente un avversario". Mentre l'Occidente si prepara per la guerra, mobilitando il suo esercito e fa le grandi manovre, le tribù arabe conquistano territorio dopo territorio e sottomettono i popoli alla loro influenza.
Secondo l'esperto, quello che vediamo in questo video non ha senso. "Queste sono persone che scimmiottano la guerra in Occidente". Il Daesh altalenante tra i suoi ruoli di gruppo ribelle e proto-stato, ora sembra accontentarsi di mandare allo sbaraglio glovani border-line per farne carne da macello.
Secondo i Peshmerga, vincitori di quello scontro, la GoPro è stata recuperata dal militante morto nello scontro ed il film ne ha registrato i suoi ultimi minuti di vita.
Secondo i Peshmerga, vincitori di quello scontro, la GoPro è stata recuperata dal militante morto nello scontro ed il film ne ha registrato i suoi ultimi minuti di vita.
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