L'Académie Française si dice pronta a intraprendere un'azione legale per impedire che il futuro documento contenga parole dell'altra parte della Manica
L'Accademia di Francia, dunque, si prepara a ricorrere alla giustizia amministrativa per rimuovere i riferimenti inglesi nel futuro modello di carta d'identità francese, riportava mercoledì il quotidiano 'Figaro' e tutta la stampa francese per iniziativa della sua segretaria perpetua Hélène Carrère d'Encausse.
“Per molto tempo l'Accademia ha risposto con dichiarazioni e dichiarazioni che sono state ascoltate. Oggi tutte le parole sono uguali. Un'altra forma di intervento è stata richiesta', ha riferito al quotidiano la donna che presiede l'istituto responsabile della lingua in Francia.
L'Accademia ritiene che aggiungendo ad esempio 'Cognome' accanto a 'Nom' o 'Nomi dati' accanto a 'Prénoms', il modello ideato dal governo sia contrario alla Costituzione, la quale prevede che 'la lingua della République è il francese'.
'Stiamo minando un principio essenziale', ha affermato la signora Carrère d'Encausse. 'Chi ha deciso di mettere sullo stesso piano francese e inglese in questo documento?' si chiede.
È necessario tradurre solo 'Carta d'identità'. Inoltre, se un regolamento europeo obbliga a tradurre 'Carta d'identità' in almeno un'altra lingua ufficiale dell'Unione Europea, questo testo non prevede altre traduzioni obbligatorie.
Secondo 'Le Figaro', l'Accademia 'ha quindi nominato uno studio legale' che ha scritto al premier Jean Castex 'per chiedergli di abrogare il provvedimento creando la nuova carta d'identità nazionale', senza ottenere fino ad allora risposta.
Questi avvocati si preparano a ricorrere in appello al Consiglio di Stato, il più alto livello di giurisdizione amministrativa in Francia.
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