Il Daily Telegraph fa luce sulla pratica poco nota dello sleep divorce - letteralmente 'divorzio del sonno'.
C'è sicuramente l'epidemia di Covid-19 che richiede l'allontanamento fisico su base giornaliera, ma il problema di salute non è l'unica ragione per cui sempre più coppie scelgono di dormire in stanze separate.
Adottata dalla regina d'Inghilterra e dal duca di Edimburgo, ma anche dall'attrice americana Gwyneth Paltrow e da suo marito, la pratica del divorzio del sonno si sta diffondendo, secondo il quotidiano britannico The Daily Telegraph.
L'attuale pandemia di Covid-19 fa riconoscere a tutti la necessità di un distanziamento fisico, specialmente per quelli considerati 'a rischio'. Il giornale fornisce l'esempio di Jenny e David, una coppia di trentenni che hanno scelto di stare separati.
David ha continuato a incontrare i clienti come parte del suo lavoro come allenatore sportivo e non voleva esporre Jenny, incinta del loro primo figlio, a possibili contaminazioni.
Questa logica ha anche portato molti caregiver, operatori sanitari, nel SSN (il sistema sanitario pubblico nel Regno Unito), in contatto quotidiano con i pazienti affetti da Covid-19, ad allontanarsi dai loro partner.
Il virus è passato di lì, ma la pratica era già più diffusa di quanto sembri, nello scorso anno, prima della pandemia, ne parlava anche il New York Times: “Un sondaggio condotto all'inizio del 2020, prima della pandemia, rivelava che lo 'sleep divorce' era due volte più numeroso del 2010, portando il numero di coppie che dormono a parte al 15%' dice il Daily Telegraph.
Il letto matrimoniale allora è già parte delle 'vestigia del passato'? Gli esperti intervistati dal Daily Telegraph affermano che l'importanza fisiologica del sonno dovrebbe incoraggiare tutti a prendere sul serio la questione.
Il divorzio nel sonno aiuta a proteggere da una serie di inconvenienti, a cominciare dal russare del coniuge. Due partner non sono sempre fissati agli stessi orari per alzarsi e andare a letto, o non godono di un sonno profondo comune.
Infine, i divorzi del sonno rappresentano anche la necessità di uno spazio personale in cui ritirarsi.
Tuttavia, il letto condiviso è più che un posto letto, secondo la terapista Hilda Burke, intervistata dal quotidiano:
"È a letto che le coppie possono avere conversazioni private e intime senza la presenza dei loro figli o di altre persone, ecco perché questo momento privilegiato può scomparire se tutti dormono da soli”.
Aggiunge che gli stimoli sessuali sono generalmente generati dalla vicinanza fisica dei due coniugi. Nel caso in cui scelgano di non condividere lo stesso letto, devono pensare ad altre situazioni per ritrovarsi.
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