Secondo l'indagine condotta in Gran Bretagna dal sindacato degli insegnanti NASUWT con il contributo di 1.300 insegnanti, il 63% degli intervistati dichiara di avere tra i loro allievi in classe, di età compresa entro 14, ragazzi che usano i social network per inviare messaggi o immagini di natura sessuale. Il 45% di questi parlano anche di minori di 13 anni che svolgono tali attività.
Un piccolo numero, non specificato, di insegnanti riferisce che alcuni dei loro bambini più piccoli - di età compresa tra sette, otto o nove anni - seguono questo andamento. Un quarto dei 1.300 insegnanti riferiscono di minori di 11 anni. Più della metà del panel dice che alcuni bambini usano i social network per inviare messaggi sessisti o offensivi ad altri studenti. Lo stesso numero riferisce dell'invio di messaggi razzisti.
L'indagine ha inoltre rivelato che la metà degli insegnanti intervistati hanno trovato commenti negativi o insulti contro la loro persona, tra cui false accuse diffuse dagli studenti sui social network. Tra i casi segnalati, alcuni si sono visti trasformati in "jihadista John" il boia del gruppo Stato Islamico (Daesh), o addirittura come pedofilo o marito violento.
Un piccolo numero, non specificato, di insegnanti riferisce che alcuni dei loro bambini più piccoli - di età compresa tra sette, otto o nove anni - seguono questo andamento. Un quarto dei 1.300 insegnanti riferiscono di minori di 11 anni. Più della metà del panel dice che alcuni bambini usano i social network per inviare messaggi sessisti o offensivi ad altri studenti. Lo stesso numero riferisce dell'invio di messaggi razzisti.
L'indagine ha inoltre rivelato che la metà degli insegnanti intervistati hanno trovato commenti negativi o insulti contro la loro persona, tra cui false accuse diffuse dagli studenti sui social network. Tra i casi segnalati, alcuni si sono visti trasformati in "jihadista John" il boia del gruppo Stato Islamico (Daesh), o addirittura come pedofilo o marito violento.
"Nei tre anni durante i quali il NASUWT ha condotto l'indagine, la situazione è peggiorata", ha detto Chris Keates, segretario generale del sindacato.
"L'abuso su Internet ha un effetto devastante sulla vita dei docenti e studenti e, tuttavia, nessuna azione seria è stata presa dal governo per garantire che le scuole rispondano a questi abusi in modo adeguato".
Lo stesso Keates ha anche denunciato "il precario stato di salute degli insegnanti. Uno su 10 dice che gli sono stati prescritti farmaci anti-depressivi per far fronte alla pressione nel posto di lavoro...".
Proseguendo sul tema di questo post, Chris Keates ha, inoltre, rilevato come "inaccettabile" la quantità di insulti, minacce o commenti sprezzanti su Internet pronunciata da genitori contro i docenti. Dal canto suo il Ministero dell'Istruzione ha sottolineato che gli insegnanti "avevano il diritto di sentirsi al sicuro" sul posto di lavoro.
"Vogliamo fare in modo che i giovani siano consapevoli dei rischi e dei pericoli, tra cui l'invio di immagini inappropriate", ha aggiunto il Ministero. "La legge è limpida e chiara sul fatto che gli insegnanti che trovino immagini indecenti devono riferire alla polizia".
"L'abuso su Internet ha un effetto devastante sulla vita dei docenti e studenti e, tuttavia, nessuna azione seria è stata presa dal governo per garantire che le scuole rispondano a questi abusi in modo adeguato".
Lo stesso Keates ha anche denunciato "il precario stato di salute degli insegnanti. Uno su 10 dice che gli sono stati prescritti farmaci anti-depressivi per far fronte alla pressione nel posto di lavoro...".
Proseguendo sul tema di questo post, Chris Keates ha, inoltre, rilevato come "inaccettabile" la quantità di insulti, minacce o commenti sprezzanti su Internet pronunciata da genitori contro i docenti. Dal canto suo il Ministero dell'Istruzione ha sottolineato che gli insegnanti "avevano il diritto di sentirsi al sicuro" sul posto di lavoro.
"Vogliamo fare in modo che i giovani siano consapevoli dei rischi e dei pericoli, tra cui l'invio di immagini inappropriate", ha aggiunto il Ministero. "La legge è limpida e chiara sul fatto che gli insegnanti che trovino immagini indecenti devono riferire alla polizia".
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