Un team americano ha appena descritto una nuova modalità di movimento del pappagallo, che già sapevamo essere in grado di camminare, volare e arrampicarsi.
"I pappagalli sono proprio un’ottima specie modello per studiare come gli animali reagiscono a una situazione inaspettata”, dice Edwin Dickinson a New Scientist. “Perché hanno sia l’intelligenza che la flessibilità anatomica per risolvere i problemi in modo divertente”.
Il ricercatore del New York Institute of Technology e i suoi colleghi descrivono, in un articolo scientifico pubblicato dalla rivista Royal Society Open Science, una nuova modalità di movimento per i pappagalli che hanno chiamato “becomotion” (“beakiation”, in inglese).
Il loro lavoro si basa sull'osservazione degli inseparabili dal petto rosa (Agapornis roseicollis), che già sapevamo camminare, volare e arrampicarsi.
Il movimento di “beccomozione” si articola così: il pappagallino è aggrappato ad un ramo con le due zampe, si inclina da un lato, afferra il ramo con il becco, le zampe lasciano andare il ramo per poi riafferrarlo, su ai lati del becco, dopo un movimento oscillante del corpo.
Il movimento si ripete, permettendo all'animale di avanzare lungo il ramo.
Secondo Michael Granatosky, uno dei coautori dell'articolo, 'i pappagalli utilizzerebbero questa modalità di movimento solo quando hanno bisogno di stabilità, ad esempio quando attraversano fogliame denso o viti e rami sottili'.
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