La 'Berliner Zeitung' ha utilizzato un software conversazionale per trovare una soluzione per riportare la pace in Europa. In particolare, ha chiesto di stilare un equilibrato accordo di pace, posto sotto il segno del compromesso. Senza specificare i motivi di tale esperienza.
'L'intelligenza artificiale può aiutare a risolvere la guerra in Ucraina?' La Berliner Zeitung è partita da questo presupposto e ha chiesto a ChatGPT di risolvere il conflitto tra Mosca e kyiv.
Il software di intelligenza artificiale della start-up americana OpenAI “ha quindi scritto lettere (ai presidenti russo e ucraino) Putin e Zelensky e stilato una proposta di accordo di pace”, assicura il giornale di Berlino, di cui uno dei leader ha firmato una petizione che chiede l'interruzione delle consegne di armi all'Ucraina dalla Germania.
Non hanno specificato le motivazioni che lo hanno portato a cimentarsi in questo esperimento.
Il chatbot doveva, secondo le indicazioni del giornale, chiedere a entrambe le parti di scendere a compromessi. Ma è stato anche incaricato di “raggiungere una situazione la più stabile possibile, al fine di evitare qualsiasi recrudescenza del conflitto”.
Per quanto riguarda il trattato di pace, il programma di intelligenza artificiale doveva assumere “il ruolo neutrale di condurre i negoziati”. Le lettere scritte ai leader ucraini e russi dovevano imitare lo stile del governo tedesco.
Anche se oggi sembra difficile da raggiungere, l'accordo di pace scritto da ChatGPT è senza dubbio il più interessante tra i documenti generati dal software.
Propone, tra l'altro, l'istituzione di un 'cessate il fuoco immediato e duraturo', compreso il ritiro delle truppe alle 'loro posizioni prima dell'inizio della guerra, nel febbraio 2022'.
Russia e Ucraina dovrebbero, sempre secondo il documento stilato dal software, accettare la creazione di “una zona smilitarizzata lungo l'attuale linea del fronte”. Ciò potrebbe essere stabilito da un comitato di esperti indipendenti e rappresentanti russi e ucraini, e potrebbe rimanere sotto la supervisione di organizzazioni internazionali.
Le regioni di Donetsk e Luhansk, integrate a fine 2022 nella Federazione Russa dopo referendum non riconosciuti dall'Occidente, dovrebbero restare ucraine, fetta ChatGPT.
Ma con “uno speciale statuto autonomo”, e a condizione che l'Ucraina si impegni a “rispettare e difendere i diritti delle popolazioni di lingua russa in queste regioni”.
La proposta del software include disposizioni per la ricostruzione dell'Ucraina e per la 'normalizzazione delle relazioni' tra russi e ucraini. Ma chiede soprattutto una ripresa dei colloqui diplomatici, per “favorire il ritorno della pace in Europa”.
La redazione della Berliner Zeitung non ha specificato la propria posizione rispetto ai documenti prodotti da ChatGPT, accontentandosi di riportare le risposte dell'intelligenza artificiale.
Nessun commento:
Posta un commento