13 gennaio, 2023

Neanderthal era tutt'altro che un essere umano buzzurro

Per 'Newsweek', capire come siamo diventati 'Homo sapiens' richiede una migliore conoscenza dei Neanderthal. 
 
La scorsa settimana l'uomo di Neanderthal è stato sotto la lente del settimanale americano Newsweek, il cui titolo di copertina, “Come siamo diventati umani”, suona come ovvio, Neanderthals Were Smart, Sophisticated, Creative—and Misunderstood

A prima vista tutto ci distingue da questo ominide spesso rappresentato come un individuo tozzo, dalla carnagione chiara, burbero e poco intelligente. 

Ma dalla sua scoperta nel 1856 da parte dei minatori di calcare nella Neander Valley, a sud-ovest di Düsseldorf, gli scienziati vengono a conoscenza ogni giorno. 

L'ultima arriva dai confini dell'Asia centrale, in Altai, dove per la prima volta è stata riesumata un'intera famiglia. 

Resti di almeno 11 individui geneticamente imparentati, tra cui un padre, sua figlia e i suoi cugini, sono stati trovati nella grotta di Chagyrka (Russia)”, ricorda Newsweek. 

La complessa organizzazione sociale che conosciamo non era estranea ai Neanderthal. Oggi sappiamo che 'probabilmente era più intelligente e sofisticato di quanto pensassimo', scrive il quotidiano. 
Costruiva utensili e li modificava con il fuoco, si vestiva e sapeva anche cucinare. 

Inoltre, nuove tecniche per l'analisi di campioni ossei, strumenti o persino DNA stanno aiutando la comunità scientifica a svelare un po' di più i misteri dei nostri lontani cugini, con i quali condividiamo tra l'1 e il 3% del nostro genoma. 

Scoperta che è valsa al paleogenetista Svante Pääbo il Premio Nobel 2022 per la medicina e la fisiologia. Insomma, per capire da dove veniamo, è imperativo cogliere nella sua interezza chi era il Neanderthal. 

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