13 aprile, 2022

USA, parchi eolici condannati per la morte di oltre 150 aquile

La società americana ESI Energy si è dichiarata colpevole della morte di aquile reali e aquile calve colpite dalle pale delle sue turbine eoliche.
 
Otto milioni di dollari. Questa è la somma che Esi Energy è stata condannata a pagare per la morte di almeno 150 aquile – tra cui l'aquila calva, emblema degli Stati Uniti – in 50 dei suoi 154 parchi eolici, riporta il New York Times

La società statunitense si era dichiarata colpevole di tre capi di imputazione per violazione del Migratory Birds Act, 'ciascuno basato sulla morte documentata di aquile reali a causa di un trauma contusivo dopo essere stata colpita dalle pale di una turbina eolica in particolari strutture nel Wyoming e nel New Mexico, dove ESI aveva non ha richiesto i permessi necessari', ha affermato il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti in una nota. 

Anche ESI Energy, controllata al 100% da NextEra Energy Resources, è stata condannata a cinque anni di libertà vigilata, durante i quali deve mettere in atto un piano di gestione delle aquile”, completa il quotidiano di New York, che aggiunge: 
'La società non ha adottato misure per proteggere le aquile o ottenere i permessi necessari laddove le morti delle aquile siano documentate o prevedibili', ha affermato il Dipartimento di Giustizia. Non facendo questi passi, hanno affermato i pubblici ministeri, ESI 'ha ottenuto un vantaggio competitivo'. 

Dal canto suo, Rebecca Kujawa, presidente di NextEra, si è difesa: “Siamo da tempo e meritatamente noti per il nostro impegno per la protezione dell'ambiente e per l'attuazione, intorno alle nostre strutture, di una convivenza positiva e anche benefica con fauna e flora. Non abbiamo mai posizionato una sola turbina eolica in un luogo dove sapevamo che un'aquila sarebbe potuta passare, non abbiamo mai fatto nulla che violasse le leggi federali". 

Il New York Times sottolinea che la morte degli uccelli per collisione con le turbine eoliche è un fenomeno noto e documentato dai ricercatori da ben dieci anni. 

Molti di loro stanno pensando a dei sistemi per rendere queste apparecchiature meno pericolose per questi animali, ad esempio i tubi gonfiabili quando uno di loro si avvicina troppo, “o 'ballerini del vento', come quelli che vediamo spesso nelle concessionarie di automobili, per spaventare gli uccelli”, descrive il quotidiano. 

Questo caso arriva quando l'aquila calva deve affrontare una nuova minaccia: il saturnismo, avvelenamento da piombo.

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