18 marzo, 2021

Nuovi modi di dire: “Revenge travel”: viaggiare per dimenticare

Dopo un anno di restrizioni e solitudini, The Globe and Mail prevede che i canadesi, ma non solo, inizieranno una corsa sfrenata, una volta che le restrizioni sanitarie saranno rimosse dopo la pandemia Covid-19. 

Con la revoca delle restrizioni e l'introduzione di vaccini in tutto il mondo, "Revenge Travel - viaggio per vendetta" sta per scatenarsi", scrive il Washinghton Post

"Quando le persone sono private di certe libertà e forme di piacere, cercano di trovarle altrove", ha detto al quotidiano James Jackson, presidente del turismo di Jasper, una città di montagna incastonata nelle Montagne Rocciose. 

"Le persone vogliono prima di tutto un'esperienza sicura, in secondo luogo, sono disposte a spendere di più e cercano esperienze gratificanti". A riprova, dice: le prenotazioni per la cena in una delle tre famose cupole private installate in un contesto innevato non si sono indebolite dalla loro inaugurazione a novembre. A 565 euro a sera. 

I sondaggi condotti da DCI, una società di pubbliche relazioni specializzata nel settore dei viaggi, rivelano che "i canadesi daranno la priorità alle spese di viaggio dopo la pandemia - prima di vestiti, auto e smartphone". 

I viaggiatori della comunità LGBT + potrebbero diventare i motori del "viaggio di vendetta": un sondaggio condotto nel 2020 per la Camera di Commercio LGBT + del Canada e l'organizzazione HR Tourisme Canada ha dimostrato che sono disposti a spendere sette volte di più e fare più viaggi rispetto ad altri canadesi. 
Inoltre, assicura il presidente di questa Camera di Commercio, Darrell Schuurman, la comunità “si è ripresa più rapidamente dopo la crisi della SARS (nel 2003) e gli eventi dell'11 settembre 2001”. 

Il viaggio di vendetta colpirà anche gli Stati Uniti, osserva il Washington Post. Il funzionario dell'American Airlines Brian Znotins, tuttavia, ha dichiarato al quotidiano che la tendenza al momento è verso i viaggi a breve distanza: "Le persone non sono ancora pronte per fare il salto in Europa". 

Il “viaggio per vendetta” farà rivivere un'industria del turismo schiacciata dal Covid-19? 

Staremo a vedere, ma come tutti sappiamo, vivere bene è la migliore vendetta che ci sia.

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