Quasi 800 milioni di giovanissimi sono avvelenati dal piombo a causa dell'inquinamento dell'aria e dell'acqua. Soprattutto in Asia meridionale.
Un terzo dei bambini del mondo, fino a 800 milioni, soffrono di avvelenamento da piombo dovuto all'inquinamento dell'aria e dell'acqua.
l'Unicef e la ONG Pure Earth hanno messo in guardia giovedì contro questa crisi sanitaria, 'massiccia e fino ad ora sconosciuta'.
Secondo un rapporto pubblicato dalle due organizzazioni, 'quasi la metà di questi bambini vive nell'Asia meridionale' e sono vittime di questo inquinamento spesso causato dal riciclaggio delle batterie al piombo-acido delle auto in casa.
'Con pochi primi sintomi, il piombo provoca silenziosamente il caos sulla salute e sullo sviluppo dei bambini, con conseguenze potenzialmente fatali', ha dichiarato Henrietta Fore, direttrice esecutiva del Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia, in una nota. Allarme per questo avvelenamento chiamato anche avvelenamento da piombo.
Secondo il rapporto, 'circa un bambino su tre - fino a 800 milioni in tutto il mondo - ha un livello di piombo nel sangue pari o superiore a cinque microgrammi per decilitro' di sangue (μg / dL)', il livello al quale è necessario reagire.
'Il riciclaggio informale e scadente delle batterie al piombo acido è una delle principali cause di avvelenamento da piombo tra i bambini che vivono in paesi a basso e medio reddito, che hanno visto triplicare il numero di veicoli dal 2000', Prende atto del rapporto.
'I lavoratori impegnati in operazioni di riciclaggio pericolose e spesso illegali aprono custodie per batterie, scaricano acido da piombo e polvere nel terreno e fondono il piombo recuperato in forni grezzi a cielo aperto che emettono fumi tossici velenosi dannosi per la comunità circostante”, spiega l'Unicef.
Tra le altre fonti di esposizione dei bambini, il rapporto cita 'piombo nell'acqua dall'uso di tubi' realizzati con questo metallo, 'miniere' o 'vernici e pigmenti a base di piombo'.
Il piombo è una sostanza velenosa. Questo metallo entra nel corpo per inalazione o per ingestione e poi si diffonde nel cervello, nel fegato, nei reni e nelle ossa. L'esposizione acuta o cronica a livelli elevati provoca disturbi digestivi, disturbi renali, danni al sistema nervoso o anomalie riproduttive.
I bambini con un sistema nervoso in via di sviluppo sono molto vulnerabili a questo avvelenamento e la loro tendenza a mettere oggetti in bocca li espone a rischi maggiori.
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