E se fosse possibile proteggere le barriere coralline dalla minaccia dell'aumento delle temperature oceaniche colonizzandole con alghe resistenti al calore? Questo è ciò che sperano i ricercatori australiani.
'Per la terza volta in cinque anni, vaste aree della Grande Barriera Corallina si sono riprese sotto l'influenza di un'ondata di caldo marino, una strategia di sopravvivenza disperata che spesso però e l'anticamera della morte dei coralli', Inizia così Science.
Ma uno studio del 13 maggio su Science Advances porta qualche speranza proponendo di colonizzare le scogliere con alghe resistenti al calore.
Perché ciò che dà al corallo i suoi splendidi colori sono le microalghe che abitano i suoi tessuti. Queste alghe unicellulari, chiamate zooxantelle, si sviluppano assorbendo l'anidride carbonica rilasciata dal corallo e in cambio forniscono vari nutrienti al loro ospite.
“I coralli e le loro alghe vivono in stretta simbiosi, sottolinea la rivista scientifica. Ma in caso di ondata di caldo, questo bellissimo accordo diventa aspro'.
Quando fa troppo caldo, il corallo espelle i suoi piccoli abitanti e, senza di essi, diventa bianco e alla fine muore di fame ... In laboratorio, i ricercatori hanno sottoposto queste alghe del genere Symbiodinium a una temperatura di 31° C per quattro anni per acclimatarle a un calore più elevato di quello a cui sono abituate.
È questa osservazione che ha portato Patrick Buerger, ricercatore del Cirso (Organizzazione Federale per la Ricerca Scientifica e Industriale, della Australian National Science Agency), e il suo team a credere che potremmo aiutare il corallo aumentando la resistenza al calore delle alghe. dice il New Scientist.
È questa osservazione che ha portato Patrick Buerger, ricercatore del Cirso (Organizzazione Federale per la Ricerca Scientifica e Industriale, della Australian National Science Agency), e il suo team a credere che potremmo aiutare il corallo aumentando la resistenza al calore delle alghe. dice il New Scientist.
Le alghe si sono evolute geneticamente e hanno sviluppato una maggiore resistenza al calore. ',,, mescolarono queste alghe 'avanzate' in laboratorio con larve di corallo prese dalla Grande Barriera Corallina e confrontarono ciò che accadde quando la temperatura fu aumentata con una combinazione di alghe 'normali' ed una sottoposte alla sperimentazione con larve di corallo nelle stesse condizioni.
Risultato: il corallo con le solite alghe si imbiancò rapidamente, mentre quello abitato dalle alghe resistenti al calore rimase sano.
Questo studio è certamente promettente, è tuttavia necessario fare più lavoro prima che questa alga possa essere utilizzata in natura. In particolare, i ricercatori devono rispondere a una serie di domande, tra cui: queste alghe sono efficaci sui polipi dei coralli e non solo sulle larve? Tutte le specie di corallo possono trarne beneficio? O questi adattamenti genetici sono sostenibili? Il futuro ce lo dirà.
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