I ricercatori di Zurigo hanno dimostrato che la mancanza di sonno priva il cervello delle proteine chiave necessarie per le attività sinaptiche.
È noto che la privazione del sonno provoca vari disturbi. I ricercatori di Zurigo hanno appena dimostrato nel topo che la mancanza di sonno priva il cervello delle proteine chiave necessarie per le attività sinaptiche, in particolare la plasticità. Questi lavori sono pubblicati sulla rivista Science.
Il sonno è un processo vitale. Una privazione duratura provoca inevitabilmente disfunzioni, soprattutto cognitive, e l'unico modo per rimediare è proprio un sonno pacifico. In due studi, i team internazionali partecipanti dell'Università di Zurigo dimostrano che la funzione sinaptica riflette il sonno e il tempo di sonno.
Gli autori hanno studiato il ritmo circadiano dell'RNA messaggero sinaptico (mRNA) e la quantità di proteine prodotte durante le fasi di 24 ore nei topi senza sonno, rispetto ad altri che dormivano normalmente. Gli MRNA sono usati come intermediari tra le cellule per la sintesi proteica.
I risultati indicano che quasi il 70% degli mRNA, nonché molte proteine e fosfoproteine, mostrano oscillazioni circadiane. Nei topi privati del sonno, il ciclo dell'mRNA rimane inalterato, ma praticamente per tutte le proteine - fondamentale per le funzioni sinaptiche - il ritmo giornaliero viene perso.
Questi studi suggeriscono che la pressione esercitata sul corpo dal sonno ha un'influenza sul cervello indipendentemente dal ritmo circadiano. Il secondo studio mostra che la mancanza di sonno interrompe bruscamente il ciclo giornaliero di quasi un migliaio di fosfoproteine, tra cui molte chinasi, enzimi che svolgono un ruolo centrale nella plasticità e nella salute cellulare.
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