L'arcipelago ora conta 16.056 isole e non finisce qui. Da dodici anni, l'Indonesia ha inviato spedizioni attraverso il suo vasto arcipelago per contare e denominare le sue migliaia di isole. Un vero rompicapo, ma anche un censimento vitale per il riconoscimento internazionale del suo territorio.
L'arcipelago più grande al mondo conta oggi 16.056 isole. Questo numero è stato appena convalidato dal gruppo di esperti delle Nazioni Unite sui nomi geografici (UNGEGN - United Nations Group of Experts on Geographical Names) il 18 agosto a New York.
Una cifra provvisoria, come ricorda il quotidiano Kompas: 'Nel 2012, 13.466 isole sono state registrate presso l'ONU durante la decima conferenza sulla standardizzazione dei nomi geografici'.
Tra il 2015 e il luglio 2017, l'Indonesia ha stabilito i nomi e le coordinate di 2.590 altre isole precedentemente non nominate o non identificate. Grazie ad un censimento condotto dal Geospatial Information Standard (GIS), l'autorità incaricata dei nomi dei paesi, in collaborazione con i Ministeri della Marina e della Pesca, dei Centri Idrografici e Oceanografici della Marina e dei governi regionali.
Kompas sottolinea l'importanza di questa convalida alle Nazioni Unite. L'Indonesia ha ancora un amaro ricordo della perdita delle due piccole isole di Sipadan e Ligitan nel Mare di Celebes, la cui sovranità fu assegnata alla Malesia dalla Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja nel 2002. Dalla sua indipendenza, nel 1945, questo stato-arcipelago aveva prestato poca attenzione al censimento delle sue isole, il conteggio variava notevolmente da un dipartimento all'altro.
Nel 1987, il Centro Idrografico e Oceanografico della Marina censiva 17.508 isole, di cui 11 801 senza nome. Nel 2003, il Ministero della Ricerca e della Tecnologia annunciava, sulla base di fotografie satellitari, che l'Indonesia aveva 18.110 isole, mentre Istituto Nazionale Aeronautico e Spaziale ne scodellava solo 18.108.
Nello stesso anno, il ministero dell'Interno formalizzava, sulla base dei dati forniti dalle autorità locali, l'esistenza di 7870 isole denominate e 9.626 isole senza nome. Le Nazioni Unite non hanno mai cessato di ripetere: 'Abbiamo bisogno di nomi, non di numeri'.
Dopo una serie di spedizioni iniziate nel 2005, il censimento è quasi finito: 'Spero che alla fine del 2017 o al più tardi nel 2018, l'elenco completo dei nomi sarò pronto', ha detto Zainal Abidin Hasanuddin, capo della GIS, a Kompas. Il suo collega, Moh Fifik Syafiudin dice che ci sono ancora circa 850 isole da esplorare, da Jambi a Sumatra fino alla Papuasia, passando per Java-Est, Kalimantan, le piccole Isole della Sonda e delle Molucche.
Infatti, le immagini satellitari non sono sufficienti. Si deve andare fisicamente, di persona, a volte, in queste piccole isole, spesso con difficoltà perché diffuse in un oceano tumultuoso, per sapere se sono abitate, quale sia la loro vegetazione, il loro potenziale agricolo e turistico.
"Soprattutto, assicurarsi che esse corrispondano alla definizione di isola stabilita dai criteri delle Nazioni Unite: non devono essere sommerse dall'alta marea e con la bassa marea, non dovrebbero essere collegate ad altra isola o terra vicina".
Una cifra provvisoria, come ricorda il quotidiano Kompas: 'Nel 2012, 13.466 isole sono state registrate presso l'ONU durante la decima conferenza sulla standardizzazione dei nomi geografici'.
Tra il 2015 e il luglio 2017, l'Indonesia ha stabilito i nomi e le coordinate di 2.590 altre isole precedentemente non nominate o non identificate. Grazie ad un censimento condotto dal Geospatial Information Standard (GIS), l'autorità incaricata dei nomi dei paesi, in collaborazione con i Ministeri della Marina e della Pesca, dei Centri Idrografici e Oceanografici della Marina e dei governi regionali.
Kompas sottolinea l'importanza di questa convalida alle Nazioni Unite. L'Indonesia ha ancora un amaro ricordo della perdita delle due piccole isole di Sipadan e Ligitan nel Mare di Celebes, la cui sovranità fu assegnata alla Malesia dalla Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja nel 2002. Dalla sua indipendenza, nel 1945, questo stato-arcipelago aveva prestato poca attenzione al censimento delle sue isole, il conteggio variava notevolmente da un dipartimento all'altro.
Nel 1987, il Centro Idrografico e Oceanografico della Marina censiva 17.508 isole, di cui 11 801 senza nome. Nel 2003, il Ministero della Ricerca e della Tecnologia annunciava, sulla base di fotografie satellitari, che l'Indonesia aveva 18.110 isole, mentre Istituto Nazionale Aeronautico e Spaziale ne scodellava solo 18.108.
Nello stesso anno, il ministero dell'Interno formalizzava, sulla base dei dati forniti dalle autorità locali, l'esistenza di 7870 isole denominate e 9.626 isole senza nome. Le Nazioni Unite non hanno mai cessato di ripetere: 'Abbiamo bisogno di nomi, non di numeri'.
Dopo una serie di spedizioni iniziate nel 2005, il censimento è quasi finito: 'Spero che alla fine del 2017 o al più tardi nel 2018, l'elenco completo dei nomi sarò pronto', ha detto Zainal Abidin Hasanuddin, capo della GIS, a Kompas. Il suo collega, Moh Fifik Syafiudin dice che ci sono ancora circa 850 isole da esplorare, da Jambi a Sumatra fino alla Papuasia, passando per Java-Est, Kalimantan, le piccole Isole della Sonda e delle Molucche.
Infatti, le immagini satellitari non sono sufficienti. Si deve andare fisicamente, di persona, a volte, in queste piccole isole, spesso con difficoltà perché diffuse in un oceano tumultuoso, per sapere se sono abitate, quale sia la loro vegetazione, il loro potenziale agricolo e turistico.
"Soprattutto, assicurarsi che esse corrispondano alla definizione di isola stabilita dai criteri delle Nazioni Unite: non devono essere sommerse dall'alta marea e con la bassa marea, non dovrebbero essere collegate ad altra isola o terra vicina".
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