31 luglio, 2013

Perchè facciamo sesso? - 237 ragioni scientifiche lo spiegano

Perchè mai si fa sesso?
E 'sempre divertente fare le liste. Nel 2009, due ricercatori si divertirono un sacco a fare una lista di motivazioni reali di passaggio ai fatti, nell'amore. Lo si fa per gioco? per divertimento? Per amore? Perché non c'è niente in TV la sera? O per altri motivi nefasti, come per trasmettere una malattia venerea?
Miniatura
Why do women have sex?
I due ricercatori americani del Dipartimento di Psicologia presso l'Università del Texas a Austin, Cindy Meston e David Buss (vedi Why do women have sex?), stabilirono che non c'è una, né due, né tre ragioni per amare, ma ... ben  237. Cifra abbastanza aleatoria, ma divertente ... beh ... non proprio così divertente, in verità. Le varie motivazioni degli uomini e delle donne intervistate dai due ricercatori sono distribuite su uno spettro che va dal pragmatico (ero ubriaco) al patetico (non sapevo come dire di no), attraverso il sordido (volevo migliorare la mia reputazione) ... In alcuni casi, in queste descrizioni, ci si riconosce, in altre ci si stupisce:  quindi ci sono per davvero, allora, persone che amano per bruciare calorie? 

Per Cindy Meston e David Buss, ciò che accende l'interruttore, che innesca la transizione verso l'atto è in realtà molto rappresentativo della nostra società. L'elenco è divertente come la lettura dei vari fatti, vale a dire, 'ci siamo imbattuti' in un po' di tutto. Le persone ragionevoli sono le più numerose. Fanno l'amore per il piacere fisico. Ma ci sono anche quelli che amano sentirsi più vicini a Dio e quelli che meditano la vendetta (lo faccio con l'altra ragazza del mio ragazzo), la gelosia (che cosa, mi hai tradito con la tua ragazza del tuo amico e allora mi faccio l'amico), la paura (non lasciarmi tesoro, perdono), per interessi (bene, va bene, ma regalami un vestito) e anche la gentilezza (ti senti meglio adesso?). 
Ma le cause più comuni sono: 
1. Attrattiva generale per la persona 
2. Piacere fisico 
3. Esprimere il proprio amore 
4. Sentirsi desiderato 
5. Rafforzare le relazioni 

Tra i motivi comuni meno: 
1. Ferire una persona (partner, rivale, straniero ...) 
2. Ottenere un contributo (soldi, promozione, droga ...) 
3. Migliorare lo "status sociale" (popolarità, registrazione ...) 
4. Porre termine ad un problema (mal di testa, crampi mestruali ...) 
5. Per dovere o sotto pressione.

Questo studio diventa difficile quando si affronta l'idea del sesso come arma di diffusione virale. Si scopre che il 2000 alcuni intervistati (quasi tutti studenti, ragazze e ragazzi), hanno confessato di fare l'amore per contaminare altri ... senza capire molto bene a che scopo. Punizione? Vendetta? Il desiderio di contaminare l'altro per marchiarlo? Manomissione? O machiavellica volontà di essere strumento di diffusione perversa? L'idea del sesso come arma biochimica risveglia immediatamente l'immaginario. Ogni abbraccio porta con sé una minaccia. E non si può evitare di pensare ad alcuni film che hanno un successo fenomenale, i film sui vampiri, per esempio, perché raffigurano esattamente ciò che temiamo: essere contaminati attraverso il sesso. 

Nel film Alien, la bestia che feconda attraverso la bocca umana corrisponde a questo terrore tenace, nascosto nelle pieghe del cervello. Abbiamo voglia a tentare di non vedere il sesso che nella sua forma più attraente esteriore, basta solo un film fantastico e l'ansia ritorna.
Alien apre la bocca grondante sperma due volte ... Cerca di porre la sua prole in voi. Ha bisogno di un corpo da inseminare. Significativamente, la nostra lingua, essa stessa, rivela come il sesso sia violenza: nella fase che precede l'atto, è comune dire che ne pensiamo così intensamente da trasformarlo in ossessione.
Quanto all'atto stesso, è generalmente indicato come possesso. Sul piano etimologico, queste due parole vengono dal vocabolario militare. Ci sono infatti due fasi della presa della città: l'ossessione (etimologicamente obsidere) e il possesso (letteralmente sedere nel posto).

Dovremmo essere sorpresi? Quando la gente d'arma, o di chiesa, hanno preso queste parole, essi hanno esteso l'applicazione al campo di invasione psichica. In particolare, hanno scoperto che l'influenza del diavolo è fatta in due fasi: in primo luogo fuori (tentazione), poi all'interno (corruzione). Così, quando il diavolo è fuori si è "ossessionati". Se ha preso il controllo, si è "posseduti". La sessualità umana è decisamente misteriosa. Siamo tutti di fronte all'altro come ad un nemico. 
Ci sorride. Vuole entrare. 
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Per maggiori informazioni

Agoravox: Relations sexuelles : qu’est-ce qui nous motive ?

Livescience: Why We Have Sex: 237 Reasons Revealed

30 luglio, 2013

Come sbarazzarsi di un vampiro una volta per tutte

Per sfuggire ai vampiri, niente sembra battere le antiche ricette, in Romania, in un villaggio nel sud del paese, secondo un'antica usanza, ancora praticata, gli abitanti piantano un paletto nel cuore dei morti in modo da chiudere, diciamo così, definitivamente la partita.

Photo Gallery: 'Vampire Cemetery' Unearthed in PolandPer evitare che un vampiro tornasse indietro dalla morte, lo decapitavano e seppellivano con la testa lontana dal collo. In Polonia, diciassette scheletri sono stati riesumati: ognuno aveva la testa tagliata e il teschio posto tra le mani o le gambe. Due precauzioni meglio che una e, quindi, per evitare una sanguinolenta resurrezione, delle pietre sono state collocate sul cranio (foto) come si usa fare per evitare che un mezzo con le ruote possa muoversi.
Lo rivela SPIEGEL ONLINE
Secondo l'archeologo Lukasz Obtulowicz il luogo di sepoltura scoperto durante un cantiere stradale nei pressi di Gliwice è un cimitero di vampiri. I resti sono datati dal XV o XVI secolo, dice Spiegel. Anche se questi riti funebri sono scomparsi in Polonia e Romania, alcuni individui ancora sono sempre in guardia contro questi fantasmi. 
Nel villaggio d’Amărăştii di Sus fu conservata una tradizione, piantare un palo ben temprato al fuoco nel corpo del defunto per evitare il suo ritorno dalla tomba, segnalato nel 2011 da Evenimentul Zilei (vedi)
"Non sono mai stato ossessionato dai morti, perché ho infilzato il cuore a tutti," 
confidava, all'epoca, Dumitra, 71enne, al quotidiano rumeno.

29 luglio, 2013

EATALY, 8mln da Banca Pop Bari? - 150 posti di lavoro - 8000mq alla fiera del levante e tanti interrogativi

Mi scrive Nino Sangerardi, giornalista, ma soprattutto caro amico, ci vediamo un po' meno in questi ultimi tempi, la necessità di qualche pettegolezzo, in senso giornalistico, s'intende, fa capolino, così anche oggi mi scrive a proposito di un argomento che difficilmente leggeremo sulla stampa se non al solito modo
                  
EATALY, 8mln da Banca Pop Bari?
              
Scritto da Nino Sangerardi
il 29.07.2013
            
Meno male che il Gruppo Eataly di Alba-Piemonte riesce a ottenere un prestito bancario, anno domini 2013. Investe 12 milioni euro per Eataly-Bari di cui “… 8 milioni grazie a un finanziamento della Banca Popolare di Bari” (quotidiano Repubblica Bari 11.07.2013).
La multinazionale dell’alto cibo, ideata e gestita da Oscar Farinetti, è posseduta dalle Famiglie Farinetti e Nocivelli, Franco Denari, Simonfid,Eat Invest, Luca Baffigo Filangieri ed Elisa Miroglio, Coop Liguria e Coop Adriatica, le fiduciarie Comfid e Comitalia.
Eataly-Farinetti1.jpgVentuno strutture Eataly presenti nel Regno d’Italia, 19 punti smercio all’estero.
Quello più esteso e spumeggiante aperto a Roma: 17 mila metri quadri, 5 mila pasti al giorno, 14 mila prodotti da smerciare, 23 posti  ristoro, 500 collaboratori.
Si contempla la vista su Roma ... (omissis)
Eataly - Farinetti 2 photo Eataly-Farinetti2.jpgIl 31 luglio prossimo nello spazio monumentale della Fiera del Levante è prevista l’apertura di Eataly Bari. Al condizionale dato che sono irrisolte diverse questioni: i certificati  sanitari e commerciali rilasciati dal Comune, se Eataly è vendita o mostra mercato o entrambe le attività, la destinazione d’uso dello spazio fieristico va autorizzata.
Struttura che misura 8 mila metri quadri, 15 luoghi gastronomici, 15 reparti di cibarie, due aule didattiche, 150 posti di lavoro, dovrebbero essere coinvolti più di 200 produttori delle Puglie.
Sottoscritto in data 29.11.2012 il contratto tra Eataly Puglia srl e prof. Gianfranco Viesti, presidente Fiera del Levante, finanziata da Regione, Provincia e Comune di Bari.
Accordo però non di pubblica evidenza.
Eataly - Farinetti 3 photo Eataly-Farinetti3.jpgI muri di Lungomare Starita bisbigliano che Eataly userà la superficie della Campionaria per 15 anni. Canone di euro 250 mila per l’anno 2013, 300 mila per quelli successivi. Versamento del 3% sul fatturato unico garantito, ogni 365 giorni, fino al 2028.
Proprietari di Eataly Puglia, sede in via Calefati, Bari, sono Famiglia Farinetti 52%, Flavia Lombardo Pijola 24%, Casillo Partecipazioni 20%, Gi.Ni.Com srl 4%. Presidente è l’avv. Fabrizio Lombardo Pijola. Strano, Eataly Puglia è una società a responsabilità limitata e non per azioni.
“L’apertura di Eataly Bari -- afferma il vulcanico Farinetti -- è accompagnata dalla difficile vicenda che interessa il presidente Fabrizio Lombardo Pijola e il licenziamento dei lavoratori della emittente  Antenna Sud. L’avvocato Lombardo Pijola è un galantuomo che ha fatto una cavolata investendo in quella sua idea editoriale, anche contro il mio parere che in passato gli ho espresso più volte. Sia io che Casillo lo difenderemo sempre e rimarrà senza dubbio il presidente di Eataly Bari”.
Difendere l’avv. Lombardo Pijola da chi o da che cosa? Farinetti non spiega.
Quest’ultimo, 59 anni, sostenitore del sindaco di Firenze Matteo Renzi alle primarie del PD e sponsor di due manifestazioni elettorali con protagonista il medesimo Renzi in quel di Torino e, secondo il Governatore Nichi Vendola: 
“Un imprenditore dell’economia della qualità, della bellezza e intelligenza … I nostri talenti gastronomici avranno la possibilità di affrancarsi da una dimensione provinciale e un po’ folclorica”.
Vendola che in 8 anni ha nominato due presidenti della Fiera del Levante (Cosimo Lacirignola e Gianfranco Viesti). Risultato?
Una Fiera con 8,5 milioni euro accertati di debiti: 5 verso i fornitori e 3,5 verso le banche.
Il 16 luglio 2013 Vendola designa il nuovo presidente dell’Ente fieristico.... 
Eataly barese, dedicata alla Mezzaluna Fertile, secondo le previsioni degli analisti piemontesi dovrebbe raggiungere due o tre milioni di visitatori  in un anno....
  


27 luglio, 2013

La luce nelle tue labbra - una lettura per l'estate - magari sullo Ionio - ma molto meglio nella capanna di IKKYU

Se una bella donna mi baciasse, non potrei resisterle, carpirei l'istante per gustarlo. Prenderei l'emozione pura del desiderio senza pensare alle conseguenze, nè al domani. Lo diceva nel XV° secolo, un famoso monaco buddista di nome Ikkyu
Bisogna, dunque, cancellare il domani per essere saggi?
Lo spirito dello Zen può definirsi come desiderio di entrare in risonanza con la natura, compresa quella umana ... di percepirne i momenti nascosti, gli istanti della vita e, soprattutto, vivere. 

https://www.amazon.it/Racconti-dei-saggi-Pascal-Fauliot/dp/886722025XQuesta è la lezione di Pascal Fauliot - Cantastorie e cultore di arti marziali - che in Racconti dei saggi Zen, dedica molte pagine al monaco Ikkyu Sojun (1394-1481), personaggio famoso nella storia giapponese: si concedeva tutte le libertà. 

Di lui potremmo dire anarchico o battitore libero, tanto da descrivere il suo pene come una lunga corda rossa, seguendo la metafora del filo della vita, o come un albero carico di linfa

Mentre generazioni di buddisti s'erano arrovellate il cervello sul vecchio kôan donna, il monaco Ikkyu lo risolse per suo conto, sotto forma di versetti: 
"Se questa sera una bella donna mi baciasse, il mio salice inaridito rivivrebbe per emettere nuovi germogli".
Questa la poesia erotica nella prefazione di Kyôun-shu (Raccolta delle nubi pazze), insieme con il seguente versetto:
"Il cuore della vecchia nonna?
Come dare una scala a un ladro 

offrire una donna a un monaco puro!".
(La vecchia nonna cerca invano di offrire la scala al mascalzone, quasi che fosse possibile offrire la sua giovane bellezza per far rifiorire un vecchio albero)
Per lui, in realtà, la vecchia era una specie di falso Budda. Voleva, forse, "far luce" dando fuoco alla capanna, questo monaco troppo preoccupato per la sua reputazione? 
Ikkyu aveva capito, lui che rifiutava di sottomettersi alle regole della castità, frequentatore di bordelli e compositore di versi iconoclasti: 
"Se mi cerchi, vai dal pescivendolo, dal mercante di alcool o dalla prostituta". 
Ma le sue più famose poesie sono poesie d'amore. Verso la fine della sua vita, ha scritto dichiarazioni superbe a sua moglie ... Si chiamava Shin. La chiamava Shin-nyo o Shin-jo, "signorina Shin." Vissero insieme fino alla fine, fino alla sua morte, all'età di ottantotto anni, stroncato da un attacco acuto di malaria sulle bianche ginocchia del suo amore ... Proprio dove 'era il paradiso'. 

A quel tempo, molte scuole buddiste rivoluzionarie Tao e Zen, consideravano le vie dell'amore come uno dei possibili percorsi verso l'illuminazione. Tutti i mezzi erano buoni per garantire l'illuminazione, compreso il sesso. Ma raramente si era incontrato qualcuno che si avventurasse in un tale linguaggio crudo per le virtù del piacere, quasi a dire, senza equivoci, che non c'è appagamento spirituale senza "abbandono". In tutti i sensi. 

Ikkyu quindi ebbe questo coraggio. Il vero saggio non si cura del giudizio buono o cattivo, è contento di essere quello che è, come è stato, con un tocco di arroganza mista a pessimismo ha fatto sempre di testa sua. Forse troppo consapevole di essere un intoccabile. 

Figlio segreto dell'imperatore Gokomatsu e di una donna del clan Fujiwara, ha goduto per la sua vita di una certa licenza e la sua tomba, nascosta dietro una pesante porta decorata con crisantemo con sedici petali (privilegio imperiale), invisibile ai comuni mortali, era gestita dalla famiglia imperiale stessa. Anche la sua statua è nascosta al pubblico. Sappiamo solo che è stata scolpita dal suo discepolo artista Bokusai che dopo la sua morte vi incollò dei baffi e capelli prelevati dal suo corpo, così, forse, a perpetuarne l'aspetto scandaloso, anticonformista ... 

Ikkyu, peraltro, aveva pochissima cura del suo aspetto e quasi mai si radeva. La sua biografia è quella di un caso quasi unico nella storia del Buddismo in Giappone, di un uomo molto tormentato, vissuto in modo frugale e vestito di stracci, rincorreva le ragazze e componeva senza sosta poesie sulla bellezza del mondo. 

Un suo ritratto è conservato al Museo Nazionale di Tokyo, firmato anche da Bokusai, lascia pochi dubbi sulla natura ansiosa della vita di questo eretico, famigerato visionario, ora corvo gracchiante, ora con il viso sorridente di Buddha che emerge al mattino ... 

Ecco una sua breve biografia: nato durante il periodo Muromachi con il nome di Senguikumaru, entrò nel monastero all'età di cinque anni. Cresciuto nel Tempio Ankoku e il tempio Kennin in provincia di Kyoto, ma quando raggiunse i sedici anni non riuscì più a tollerare la stupidità, l'opportunismo e l'ipocrisia dei suoi pari, iniziò a cercare disperatamente un uomo degno di essergli maestro. Nessuno gli si addiceva. 

"C'era a quel tempo un gran casino", periodo tumultuoso diremmo oggi, stando agli storici come Francis Brinkley, che ha scritto una storia del popolo giapponese. I Maestri Zen erano stati elevati dal governo degli Ashikaga a rango più alto. "Mentre il tumulto regnava ovunque, una galassia di preti Zen sosteneva che le cose di questo mondo fossero vane e senza valore. L'esempio pratico era mostrato dalla meditazione in totale solitudine. Altri consapevolmente violavano i principi della propria fede. Avevano donne e bambini, per lucidare lance nel recinto del tempio, gestivano le milizie e le fortune del magnate. 

Allora era facile trovare un uomo che si radesse la testa con indosso abiti buddisti, pur continuando a svolgere il mestiere delle armi. I soldati si mescolavano ai monaci. Nei monasteri si gareggiava anche con le armi ed il fuoco per il possesso di bei ragazzi ...

In questo contesto travagliato, chiamato Gekokujo (letteralmente "il basso al posto dell'alto", cioè chiunque può diventare l'equivalente di un nobile), la civiltà giapponese conobbe paradossalmente un intenso sviluppo artistico. Stimolato dai signori della guerra, alla ricerca probabilmente di un rigoroso ordine in mezzo al caos, l'arte del giardinaggio, del tè, della calligrafia e dei profumi si sviluppò con notevole raffinatezza. 

E' stata una disciplina estrema per rivendicare lo status di un uomo di gusto. Non sorprende che in questo contesto Ikkyu si sia distinto in fretta. Eccentrico e radicale, iniziò a comporre versi iconoclasti andando di tempio in tempio, senza mai cessare di criticare fino a quando incontrò un eremita solitario, Ken'O, sopravvissuto in una capanna vicino a Kyoto, che gli insegnò a meditare. 

Non c'era nulla da ricavare da questo prete mendicante, nient'altro che saggezza. Questo spiega perché Ikkyu divenne il suo unico discepolo e, alla sua morte, tentò il suicidio per annegamento ... Ikkyu aveva vent'anni. Dopo aver bruciato il corpo del suo maestro si ritrovò solo e disperato. Quale uomo avrebbe potuto essere in grado di guidarlo? Fu allora che sentì parlare di un uomo di nome Kaso, seguace austero dello zazen, che, per sfuggire alla corruzione, viveva sulle sponde del lago Biwa e faceva fare ai suoi discepoli vestiti per le bambole, attività che fornivano magri proventi alla comunità. Ikkyu, entusiasta, restò là cinque giorni e cinque notti sulla porta del luogo degli eremiti, nutrendosi appena. Per dissuaderlo i monaci gli gettarono addosso perfino acqua sporca, ma invano. Kaso finalmente gli permise di unirsi a loro dandogli un koan da risolvere tra due vestiti per bambole ...

Nel 1418, Ikkyu ebbe la sua prima esperienza spirituale. meditava sul Koan intitolato "i 60 colpi di Tozan." Un insieme di musici ciechi facevano risuonare i loro canti nei dintorni. Guidato dalla musica e dai gioiosi rintocchi dei tamburelli, improvvisamente sentì il suo corpo dilatarsi, la sua mente diventò un tutt'uno con il mondo ... Un'ondata di felicità lo travolse. Fu allora che Kaso gli impose il nome - Ikkyu (un "riposo") - allusione a questo spazio di libertà perfetta, una pausa nella vacuità che è il sentiero verso l'illuminazione. Pascal Fauliot nota che Ikkyu è scritto con due ideogrammi: il primo è una linea unica, che indica il numero 1. Il secondo è "un uomo appoggiato a un albero, il che significa che si trova tra due mondi". E 'possibile che la musica dei ciechi gli abbia aperto la porta tra i mondi? la sua seconda esperienza di illuminazione venne ascoltando un corvo gracchiare. Nel 1428, alla morte di Kaso, Ikkyu diventò vagabondo con il nome di "nuvola folle" Kyôun.

La sua vita errante non gli impedì di frequentare circoli di artisti e poeti, bere in quantità e accostarsi alle ragazze in abito monastico che lui stesso invitava altrove, pioniere del genere, ad essere parte della sua comunità di discepoli..., "praticava" il sesso come un'esperienza spirituale, con la stessa diligenza dei suoi esercizi di meditazione. Quando incontrò una bella cieca di nome Shin, si innamorò di lei con passione, senza distinzione tra i loro piaceri, quelli giovanili dagli spirituali. 

Ikkyu non distinse Zen da amore. Era un asceta ad alta velocità. Quando faceva l'amore con Shin, ciò doveva accadere "nelle tre esistenze durante i sessanta Kalpa", vale a dire, tradotto, un numero infinito di volte, fino a quando il tempo si ferma. Del loro rapporto, si sa praticamente nulla, salvo alcuni particolari insignificanti. 

Si incontrarono durante l'inverno del 1470, nel tempio Yakushido. Shin-nyo era una giocoliera e intrattenitrice cieca nata a Tango, di trent'anni. Suonava il tsuzumi un piccolo tamburo a forma di clessidra, ed i suoi occhi spenti scossero Ikkyu. Aveva sessantasei anni. Nessuno sa veramente cosa sia successo tra loro. Essi si ritrovarono nello stesso luogo un anno dopo. La loro relazione divenne ufficiale l'anno seguente, nell'autunno del 1472, Shin-nyo venne a stabilirsi da Ikkyu, che aveva preso la residenza in un piccolo tempio distante da Kyoto, il Shuon_an. Meno di due anni dopo, nonostante lo scandalo, Ikkyu fu nominato capo di uno dei più importanti complessi Zen della capitale è divenne leader del Daitoku-ji che era stato distrutto durante le guerre Onin e molti benefattori avevano contribuito a ricostruire. Le donazioni furono copiose. Era indispensabile un uomo integerrimo per guidare questo nuovo centro di potere religioso. Quasi con rimpianto Ikkyu accettò la posizione che lo rese uno dei più importanti uomini del suo tempo, ma rifiutò di stabilirvisi preferendo dedicarsi al completamento della la ricostruzione della Shuon_an e vivere da concubino con la sua giovane amica. 

trip advisor courtesy
Foto di Shuonan Ikkyuji Temple, Kyotanabe Shuon_an chiamato Ikkyu-ji (Tempio di Ikkyu) si trova a circa 20 chilometri da Kyoto. Si può ancora vedere il palanchino di legno grezzo su cui Ikkyu, all'età di 80 anni, si faceva trasportare nella capitale. Sulle strade sdrucciolevoli e di pietre del tempo, il viaggio doveva essere particolarmente lungo e faticoso. Malgrado tutto, questo è il tempio isolato cui Ikkyû rimase fedele fino alla fine. 

É stato lì che ha costruito la piccola casa, simile ad una casa da tè dove visse con Shin. Si chiama Kokyuan. Le sue pareti sono fatte di fango, con tetto di paglia ed aperture di legno e carta che permettono il passaggio al vento freddo d'inverno così come il pesante caldo d'estate ... chiuso ai visitatori per la sua estrema fragilità, questa capanna modesta è ora disponibile ad un prezzo elevato: la si può affittare per lo spazio di una cerimonia del tè, per guardare attraverso i muri scorrevoli aperti, ornati da giardino in pietra e arbusti che Ikkyû e Shin videro ogni mattina, avvinghiati l'uno con l'altra. La loro vita era ascetica, ma se dobbiamo credere a ciò che Ikkyû poi scrisse nelle sue poesie pubblicate nel 1480, un anno prima della sua morte, non smise mai di amarla. Nella sua raccolta di nubi folli, scrisse:  
"Sono pazzo della bella Shin, che viene da giardini celesti
Sdraiata su cuscini, la lingua nello stame del suo fiore
ho riempito la mia bocca della pura fragranza della sua fonte
Viene il crepuscolo e le sue ombre e il chiaro di luna, mentre cantiamo canzoni fresche d'amore."
Scrisse anche:
"La mia mano non vale quella di Shin
Maestra nel gioco di amore
Quando la mia canna si affievolisce, ella la rinverdisce."
Ikkyu trovava la sua libertà nella primavera della sua amata. Lui, mai abbandonato da passioni violente e dalla collera, alla costante ricerca del "vero vuoto". Lui non era con Shin che come tanti fiori che "aperti a centinaia, poi cadono "in una specie di sogno trascendentale e mite.
"Sei venuta come molla su un albero appassito. Germogli verdi, fiori vivaci, fresca promessa ... Shin, semmai dimenticassi tutto ciò che ti devo, così profondamente l'amore, lasciami bruciare agli inferi per sempre." 
"La gente pensa che io sia pazzo,
ma ho fatto una cura:
Se io sono già un demone sulla terra,
non ho bisogno di temere gli inferi
Ogni giorno i monaci
commentano all'infinito il Dharma!
instancabilmente e cantano
i preziosi sutra.
Sarebbe meglio imparare
Come leggere le lettere d'amore inviate
attraverso la pioggia, la neve, la luna e il vento
.
Nota / Bisogna specificare? Monaci Zen non avevano assolutamente alcun diritto di sposare una donna. La castità era una regola assoluta. Ikkyu ha rotto un importante veto.
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Vedi anche

Contes des sages zen 

25 luglio, 2013

Invece di tagliare il capello in due ... taglia ...

Quel che si dice uscire fuori di sè.

Oggi all'insegna della leggerezza con il mago e comico americano Andy Gross  ...


Che reazione avreste se vi attraversasse la strada un uomo tagliato a metà? il petto in movimento come sospeso in aria, accanto alle sue gambe? 
Incuriosito da questo tremendo interrogativo il mago americano e comico Andy Gross ci ha provato. Il risultato? Esilarante! Come abbia fatto? Mistero. Come ogni mago che si rispetti, Gross ha rifiutato di dare la sua spiegazione. E forse non è poi così male ...

Regione Puglia, Ospedale Miulli, fatti e misfatti - di Nino Sangerardi

Regione Puglia, Ospedale Miulli, fatti e misfatti

24 luglio, 2013

Lei era lui e lui lei - si amano in Oklahoma

Oklahoma: Due giovani di 17 e 19 anni transgender esternano il loro affetto e posano per i fotografi.
Katie Hill e Arin Andrews formano una coppia inattesa: Lui era una lei e lei un lui. Dal loro incontro, da solo un anno, mostrano con orgoglio la loro reale identità di transessuali ai fotografi in Oklahoma (vedi tusaworld-news). La loro relazione è iniziata alla festa organizzata dalla famiglia di Katie per festeggiare il suo diploma al liceo. 
"Abbiamo avuto le stesse esperienze. Abbiamo perso i nostri amici, siamo rimasti da soli per aver deciso di rendere pubblica la nostra trasformazione", 

ha detto Katie, 19 anni, per il sito Tulsaworld.com
Un Profondo stato di depressione. 
Ora è una bella giovane donna, di nome Luke alla nascita.
Ma, dopo la pubertà, è caduta in una profonda depressione, all'età di 15 anni, ha finalmente detto a sua madre: 
"Mamma, io sono una donna intrappolata nel corpo di un uomo" 
Invece di allarmarsi, Jazzlyn Hill le ha promesso di aiutarla a diventare una ragazza. Da adolescente ha poi osato parlare del suo desiderio di diventare una donna agli altri. E un generoso sconosciuto le ha offerto 35.000 franchi per pagare le sue operazioni di cambiamento di sesso. 
Gli interventi hanno avuto inizio prima dei 18 anni. Ma non è stato che alla maggioretà che ha messo via l'ultima parte della sua anatomia che le ricordava il sesso di un uomo. 
Arin Andrews, 17 anni, chiamato Emerald alla nascita, non gradiva il suo corpo. Vedendo la disperazione della loro figlia, i genitori pagarono per una mastectomia a 16 anni.
"Da allora mi sento bene. Quando vado in una palestra per farmi i muscoli, nessuno più mi guarda di traverso",
dice Arin. La trasformazione della vagina in pene, non potrà avvenire che dopo la sua maggior età
Un'aspettativa che, tuttavia, non impedisce alla coppia di filare bene insieme.

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vedi:
Tulsaworld.com PART ONE: Katie Hill finds herself after 16 years living as a boy

gay-voices
Arin Andrews and Katie Hill, Transgender Teenage Couple, Transition Together

23 luglio, 2013

Il bisturi intelligente dice dove tagliare

Chirurgia: il coltello con 'naso' rivelatore tumore
iknife
Per ora, si tratta di un fegato di maiale, la cavia su cui il bisturi intelligente ha dimostrato il suo talento. Ma lo 'sniffer bisturi' potrebbe rivoluzionare la chirurgia del cancro. 
iKnife (click foto) così si chiama nella lingua dei ricercatori dell'Imperial College di Londra che distingue in due colpi, tre movimenti, il tessuto sano da quello canceroso. Incide e brucia, come qualsiasi elettrobisturi, ma, a differenza degli strumenti tradizionali, analizza il fumo acre e chiaro in tempo reale. Questo fumo, in pratica, è rilevato da uno spettrometro di massa, una specie di naso ad alta tecnologia per rilevare le sottili differenze tra tessuto sano e quello delle zone colpite, come dice la BBC. 
L'invenzione è di grande portata. Quando i chirurghi riducono un tumore, rimuovono anche il tessuto circostante per evitare la ricrescita. Spesso è impossibile determinare a occhio nudo se siano sani o no, scrive CBS News. In caso di incertezza, il campione viene inviato al laboratorio mentre il paziente è sul tavolo operatorio. "La risposta, nella migliore delle ipotesi, arriva in mezz'ora, ma anche allora i medici non possono essere completamente sicuri. 
Per la sicurezza, dunque, si è costretti a prendere un po' più di tessuto di quanto sia strettamente necessario, ciò nonostante è possibile che il paziente debba essere operato di nuovo, o sottoposto a chemioterapia o radioterapia" 
iKnife, dà i suoi risultati in meno di tre secondi - e brillantemente. Nelle 91 analisi eseguite In tempo reale, durante gli interventi, il tipo di tessuto identificato dal coltello abbinato alla diagnosi postoperatoria basato su metodi tradizionali, ha dato risultati sorprendenti indica il sito di Imperial College London


Vedi anche

Intraoperative Tissue Identification Using Rapid Evaporative Ionization Mass Spectrometry

21 luglio, 2013

La felicità ed il PIL non vanno d'accordo - Da 35 anni a questa parte siamo sempre meno felici

Happier Times? Dal 1978, siamo sempre meno felici
Il 1978 è stato l'anno più felice, dal momento che la qualità della vita ha continuato a deteriorarsi. Questa almeno è la conclusione di uno studio condotto in Australia.


Il moderno stile di vita, lo stress, la guerra contro il terrorismo e il riscaldamento globale rendono l'umanità nostalgica dei bei tempi andati. 
Uno studio pubblicato su Ecological Economics, mostra che il 1978 è stato l'anno in cui la qualità della vita nel mondo era al suo apice. Da allora, si è solo deteriorata.
Per giungere a questa conclusione, gli
scienziati australiani della University of Canberra hanno concentrato l'attenzione sulla Genuine Progress Indicator (GPI), piuttosto che il prodotto interno lordo (PIL), come riportato dal Daily Mail.

http://www.canberra.edu.au/Fino ad ora, la misura standard per valutare il progresso è stato il PIL, che tiene conto delle spese e delle entrate di una società. Come spiegato nel Daily Mail, questo indicatore ha i suoi limiti in quanto ritiene che qualsiasi spesa è positiva (anche se i costi sono legati ad un disastro naturale) e non considera affatto, che so io, il volontariato o il fatto di coltivare ortaggi.

Graph of GDP vs GPI

Il GPI è quindi proposto come alternativa. Partendo dal PIL, si sono uniti altri 24 altri fattori determinanti, quali la custodia dei bambini, il tempo libero con la famiglia, il tasso di criminalità o il livello di inquinamento ....

I ricercatori australiani hanno analizzato i dati che vanno dal 1950 al 2003 in 17 paesi, che rappresentano la metà della popolazione mondiale. Infine, in media, il benessere aumenta costantemente fino al 1978, per poi diminuire inesorabilmente.
Gli scienziati concludono che la qualità della vita ha raggiunto un picco nel 1978 e da allora tende a deteriorarsi, tranne che in Giappone. Questo permette di dimostrare che la crescita economica (misurata dal PIL) e la felicità (misurata dalla GPI) non necessariamente vanno daccordo.
Lo studio non raccoglie, tuttavia, l'unanimità all'interno della comunità scientifica. Secondo il Daily Mail, sono in molti a mettere in discussione l'accuratezza di questo metodo. Altri, come Marianne Fay, economista presso la Banca Mondiale, ritengono che le persone nei paesi in via di sviluppo godono di una migliore qualità della vita oggi che nel 1970.
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19 luglio, 2013

Ospedale della Murgia ribasso d'asta del 56,986% - Perchè?

Ospedale Murgia, quel ribasso del 56,986%
http://beppedeleonardis.blogspot.it/2011/10/presentazione-del-libro-di-nino.htmlSe lo chiede Nino Sangerardi, attento alle cose della Murgia ed all'ospedale in particolare, oltre che amico e valente giornalista d'inchiesta.
A suo tempo ha anche pubblicato un libro sull'argomento, 'Incompiuto' andato a ruba, presentato alle Officine Culturali (link foto).

Si legge nel documento: “In modo del tutto imprevisto ed imprevedibile il direttore dei lavori evidenzia la necessità di realizzare una serie di lavori complementari, derivanti dalle criticità emerse durante i sopralluoghi effettuati per il concreto avvio degli impianti tecnologici”. L’incarto che è stato possibile sfogliare non illustra l’origine e la consistenza delle “criticità emerse”.

La nota di Sangerardi, inviatami poco fà, è più articolata ed interessante e descrive l'iter del misterioso ribasso per concludersi con

... Pertanto l’Asl il 4 giugno passato sottoscrive il contratto al prezzo di 1.454.107,55 oltre Iva. Interrogativo che aleggia nel circolo Geometri del Regno Due Sicilie: “Se un’impresa fa un ribasso del 56,986% è in grado poi di rientrare nelle spese e, soprattutto, portare a casa il giusto guadagno?”. Che ci fosse un consigliere regionale, Altamura ne ha due, disponibile a chiedere, ai vertici dell’Asl Bari, delucidazioni in merito a siffatto ribasso di gara pubblica.
Vi porgo quindi il link per leggere tutto il documento
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altri articoli di Nino Sangerardi

18 luglio, 2013

Fanno le pulci ai grandi - Gli errori dei famosi corretti dai più piccoli

GRAMMATICA E Twitter
Una scuola brasiliana ha trovato un modo divertente per insegnare l'inglese agli studenti: si va a caccia di errori nei tweets.
RED BALLOONI social network sono tra i più prolifici produttori di errori ortografici e grammaticali. E Twitter, con i suoi brevi messaggi istantanei, occupa certamente un posto di rilievo. In Brasile, il sito di microblogging è diventato il terreno di caccia di una polizia molto speciale: "Celebrity Grammatica Cops" (poliziotti della grammatica delle stelle). Gli studenti della scuola privata Red Balloon evidenziano i difetti delle persone, nell'ambito delle loro lezioni di inglese. 

"Quando vedono i loro idoli scrivere in un certo modo, i bambini dicono che va bene, perché queste persone sono americane e vuol dire che si usa così. Ma le cose non stanno per niente in questo modo", ha detto un insegnante in un video del progetto. Studenti  dagli 8 ai 13 anni, correggono le stars con tweets interposti: per esempio Rihana, Sylvester Stallone, Charlie Sheen o Kim Kardashian, ma nessuno ha risposto ai giovani brasiliani. "Forse erano troppo impegnati a rivedere il loro inglese", dice il video della scuola. 
Vedi il filmato su youtube
Miniatura
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L'argomento su:
The WALL STREET JOUTNAL: 
This Embarrasses You and I 

abc NEWS:
Effects of bad grammar on the web

CBS NEWS: 
Does grammar matter anymore? (LOL)

17 luglio, 2013

E' proprio solo superstizione? - comunque meglio stare in guardia dal 13

Attenzione ai superstiziosi
Gli allergici al 13 possono veramente dare libero sfogo alla fobia quest'anno. Siamo a metà dell'anno e le cose non sembrano andare molto lisce
Il 2013 per la maggior parte di noi, è solo un altro anno, non molto diverso dal 2011 o 2012. Niente di speciale. 
Ok, l'ONU ha stabilito che è l'Anno internazionale della cooperazione in materia di acqua e anche l'Anno Internazionale della Quinoa. Se tutto ciò non è sufficiente per farne un anno come nessun altro, aggiungiamo queste cose per far sì che lo sia: 
il 2013 è il primo anno dal 1987 ad includere cifre tutte diverse. Ancor più interessante (per alcuni), se si aggiunge il 20 al 13, si ottiene 33, un "numero fortemente carico di significati" agli occhi dei numerologhi - sono un po'pazzi, attribuiscono significato mistico a determinati numeri. Ma non tutti i numerologi pazzi. Alcuni sono "triscaïdécafobici" (Τρισκαιδεκαφοβίαtris/tre cai/e deca/dieci) e, per loro, la totalità del 2013 è più terrificante di ogni altra cosa. 
Triscaidecafobia è una lunga parola che significa "paura del numero 13." 
I Romani erano letteralmente terrorizzati dal 13. I vichinghi anche. Oggi, ci sono persone che si rifiutano di sedersi intorno a un tavolo in tredici ... a meno che un orso di peluche giochi il ruolo del 14°. Alcuni non potrebbero mai comprare una casa al numero civico 13, così come imbarcarsi il giorno 13 (ancor più se si tratta di un Venerdì), qualcuno non prenderebbe una camera al tredicesimo piano di un hotel. Qualche edificio alto a più piani, in particolare in Cina e anche in Asia, non ha il tredicesimo piano: si passa direttamente dal 12° al 14°. I triscaïdécafobici sono persone talmente irrazionali, da credere che il loro palazzo non abbia realmente un 13mo e dormono tranquillamente in quello che porta il numero 14. 
Tredici, ribadiscono, è solo un nome, non un un numero. 
Quelli che cercano di spiegare il timore superstizioso del 13 sembrano pensare che è il personaggio che ha dato il significato malvagio al numero. Così è per Giuda traditore, che portò a tredici il numero dei partecipanti all'Ultima Cena (la stessa cosa, ovviamente si potrebbe dire di tutti gli altri discepoli presenti, anche Gesù stesso). 
Questa è la tredicesima era, dopo la prima dozzina di regni millenari delle dodici costellazioni dello Zodiaco, che avrebbe dovuto prevedere il caos per gli antichi Persiani e che, ancora oggi, gli iraniani rispettano lasciando le loro case per purificare la loro anima, proprio nel tredicesimo giorno dell'anno, chiamato Sizdah Be_dar. Sono i tredici cicli mestruali all'anno della donna che hanno reso cattiva la reputazione di questo numero, anche quando il calendario solare ha sostituito quello basato su tredici cicli lunari - almeno, questo è quello che ci dicono i più convinti creduloni. 
Nonostante tutto molte persone associano al 13 cose buone. 
Ad esempio, gli antichi egizi credevano che l'anima trovasse la vita eterna sull'ultimo dei tredici gradini della scala che conduce all'eternità. Gli antichi greci - almeno alcuni di loro - pensava che le dodici fatiche di Ercole furono seguite da una tredicesima prodezza che gli aveva portato la felicità, poiché uccise il leone del Citerone che faceva strage delle mandrie di Anfitrione e Tespi re di Tespi. (Il re lo ospitò per 50 giorni e poiché aveva 50 figlie e desiderava che ognuna avesse un figlio da Eracle, ogni notte gli metteva nel letto una delle figlie ed Eracle, convinto che si trattasse sempre della stessa donna, si unì con tutte. Dopo aver ucciso il leone, Eracle ne rivestì la pelle e usò il cranio come cimiero), una vera fortuna.  Oggi, molti ebrei credono che le "anime collettive" del loro popolo siano come tredici petali di rosa come menzionato nello Zohar, il testo venerato dagli adepti della Cabala mistica.
Quelli che pensano che il numero 13 porti fortuna probabilmente hanno una cosa in comune con coloro per i quali credono porti sfortuna: la loro convinzione è del tutto irrazionale. 
In ogni caso, cari lettori, nel 2013, benchè a metà del percorso, non sarà male essere cauti quest'anno. I superstiziosi sono certamente minoranza, ma sono ovunque e, con la globalizzazione del politically correct, non possiamo ignorarli.
Le anime sensibili - la maggior parte, se non tutti i miei amici, lettori o followers - converranno che, a partire dal 2013 non si conquistano più i cuori e le menti con i piani in tredici punti, o aggiungendo un tredicesimo ad una dozzina o, ancora meno, con un bouquet di tredici rose, oppure al 13 di friend street. Tutti coloro che hanno attività professionali o in romantiche frequentazioni impegnati farà bene ad informarsi su allergie e preferenze numeriche dei partner digitali o reali, come già avviene con il cibo: il 2013 sembra fondarsi ormai solo sulle credenze visto che di certezze ne sono rimaste pochissime. Questo articolo valga per le vacanze del 2013, per chi le farà.
Dimenticavo il sole alle 13 picchia da morire.

16 luglio, 2013

Regione e parco Alta Murgia al microscopio del giornalista di inchiesta

Il contributificio, secondo Nino Sangerardi
Regione Puglia, da
Nino Sangerardi
Quello che fa la pubblica amministrazione è cosa che dovrebbe interessarci di più soprattutto in un momento di crisi come questo, afflitto da tasse, balzelli, spread e quant'altro. Uno dei capitoli della spesa che spicca negli ultimi tempi è quello della 'cultura' sul quale ci si domanda spesso se nasca dal reale bisogno dell'ente, erogatore di contributi, dal popolo pagatore, perchè è quello che paga, o non piuttosto da richiesta questuante, pressante dal basso e dalle sollecitazioni, tutt'altro che culturali che costringano ad elargirlo. 
Anche questa volta risponde ad alcuni degli interrogativi, lo fa a suo modo, Nino Sangerardi. Mi ha scritto, lo ringrazio, inviandomi alcuni appunti che riguardano Regione e Parco Nazionale Alta Murgia.
Le perplessità di Sangerardi riguardano le spese del Parco in favore di associazioni culturali ... leggo nel documento: 
- Manifestazioni organizzate da associazioni e Comuni e scuole, a cui l’Ente Parco ha concesso finanziamento: Fare Verde Puglia di Bitonto euro 1.000,00, 
Liceo Classico Cagnazzi Altamura euro 2.000,00,
Amici Fondazione Pomarici Santomasi Gravina in Puglia euro 1.000,00, 
Associazione Euterpe Corato euro 3.000,00, 
Associazione Suburbialab Gravina in Puglia euro 5.000,00, 
Associazione Pro Loco Altamura euro 500,00, 
Cooperativa Sistema Museo Perugina euro 1.000,00, 
Comune Spinazzola euro 5.000,00, 
Associazione Pugliaeuropamed euro 1.500,00, 
Associazione Pecore Attive euro 3.000,00, 
Associazione @Turism euro 3.000,00.
Il documento molto più nutrito di dati ed informazioni è necessariamente sintetizzato ma può essere letto per intero quì:
Sangerardi: 
Parco nazionale Alta Murgia

Nino Sangerardi sembra voler dire che la mucca da cui succhiare latte per il sostentamento culturale, peraltro necessario, non è quella pascolante liberamente nel Parco ma altra e diffusa in tutto il sottobosco di Puglia.
Detta così è certo, questa, una generalizzazione forse improria, sta al lettore convincersi o meno della necessità di questi interventi ristoratori.
di seguito il link alla mangiatoia Regione Puglia, solo per continuare con la metafora, absint iniuriae verbis.
Leggi: 
Puglia, 372 mila € per tale cultura 


altri articoli di Nino Sangerardi


15 luglio, 2013

I miscredenti che allevano animali - Se un cane lecca i piatti devono essere lavati sette volte

77631.jpgCani da compagnia, roba da "miscredenti" 
Possedere un animale domestico è di moda tra i giovani sauditi. 


Ma voci conservatrici condannano questa moda 'decadente' venuta dall'Occidente. 
"Da qualche tempo, i giovani stanno acquistando sempre più animali domestici, soprattutto a Riyadh," la capitale saudita,-
secondo il quotidiano economico Al_Eqtissadia (vi conviene trovare un buon traduttore per leggere) già nel 2008, che aggiunge -
"ciò è dovuto ad una certa apertura che si verifica nel paese e per il fatto che alcuni giovani amano imitare sempre più le abitudini degli stranieri". 
"Solo il 20% delle giovani donne è interessato ai cani, contro l'80% degli uomini," prosegue. "Le razze più popolari sono il Pastore Tedesco, noto anche come cane poliziotto, il Rottweiler, il dobermann e il pitbull. Molti li usano per scopi illegali, come la lotta, le gare, ma altri anche per la caccia." 
Il fenomeno non viene smentito, anzi, secondo il giovane giornale Al_Shark
"Nella società saudita si sta diffondendo sempre più il fenomeno degli animali da compagnia Il numero di negozi che ne vendono sono undici nel paese, secondo le statistiche del Ministero del Commercio." 
E per citare un venditore: "cani, gatti, criceti, conigli, tartarughe, uccelli e pesci, tutti, sono venduti, anche se i clienti preferiscono cani e gatti, i prezzi dei gatti che vanno da 1.500-3.000 riyal (300-600 euro), mentre i cani da 3.000 a 10.000 riyal (600-2.000 €)." 
Secondo lui, "prima se ne importava da Siria, Libano, Ucraina e altri paesi, ma in tre anni, la riproduzione locale ha raggiunto l'autosufficienza, anche se alcune razze molto specifiche sono ancora importate dall'estero a prezzi non indifferenti.

Ma, se ci sono alcuni disposti a "spendere somme considerevoli" per amore degli animali", il fenomeno solleva anche polemiche", prosegue il quotidiano. "Mohamed_Choukri_Hijazi, membro dell'Unione Mondiale degli Ulema e dell'Associazione dei Giuristi Sauditi, ritiene che questo aumento di cani e gatti è una imitazione dell'Occidente sconsiderata, un allineamento ai miscredenti per il modo di sperperare denaro in futilità. Citando un detto attribuito al Profeta: 'Chiunque assomigli ad un popolo ne è parte,' e sostiene che i cani sono creature impure da non acquistare a meno che non ve ne sia bisogno, come un cane da guardia, per esempio. Il Profeta che ha detto - la preghiera e la salvezza di Dio sia su di lui
"Se un cane lecca i piatti devono essere lavati sette volte, ed una volta con la polvere". 
Ma il giornale cita anche ed ampiamente psicologi sauditi, che hanno un approccio piuttosto diverso. Secondo loro, "un animale domestico può portare la felicità a persone che soffrono o sono affetti da depressione."