17 luglio, 2013

E' proprio solo superstizione? - comunque meglio stare in guardia dal 13

Attenzione ai superstiziosi
Gli allergici al 13 possono veramente dare libero sfogo alla fobia quest'anno. Siamo a metà dell'anno e le cose non sembrano andare molto lisce
Il 2013 per la maggior parte di noi, è solo un altro anno, non molto diverso dal 2011 o 2012. Niente di speciale. 
Ok, l'ONU ha stabilito che è l'Anno internazionale della cooperazione in materia di acqua e anche l'Anno Internazionale della Quinoa. Se tutto ciò non è sufficiente per farne un anno come nessun altro, aggiungiamo queste cose per far sì che lo sia: 
il 2013 è il primo anno dal 1987 ad includere cifre tutte diverse. Ancor più interessante (per alcuni), se si aggiunge il 20 al 13, si ottiene 33, un "numero fortemente carico di significati" agli occhi dei numerologhi - sono un po'pazzi, attribuiscono significato mistico a determinati numeri. Ma non tutti i numerologi pazzi. Alcuni sono "triscaïdécafobici" (Τρισκαιδεκαφοβίαtris/tre cai/e deca/dieci) e, per loro, la totalità del 2013 è più terrificante di ogni altra cosa. 
Triscaidecafobia è una lunga parola che significa "paura del numero 13." 
I Romani erano letteralmente terrorizzati dal 13. I vichinghi anche. Oggi, ci sono persone che si rifiutano di sedersi intorno a un tavolo in tredici ... a meno che un orso di peluche giochi il ruolo del 14°. Alcuni non potrebbero mai comprare una casa al numero civico 13, così come imbarcarsi il giorno 13 (ancor più se si tratta di un Venerdì), qualcuno non prenderebbe una camera al tredicesimo piano di un hotel. Qualche edificio alto a più piani, in particolare in Cina e anche in Asia, non ha il tredicesimo piano: si passa direttamente dal 12° al 14°. I triscaïdécafobici sono persone talmente irrazionali, da credere che il loro palazzo non abbia realmente un 13mo e dormono tranquillamente in quello che porta il numero 14. 
Tredici, ribadiscono, è solo un nome, non un un numero. 
Quelli che cercano di spiegare il timore superstizioso del 13 sembrano pensare che è il personaggio che ha dato il significato malvagio al numero. Così è per Giuda traditore, che portò a tredici il numero dei partecipanti all'Ultima Cena (la stessa cosa, ovviamente si potrebbe dire di tutti gli altri discepoli presenti, anche Gesù stesso). 
Questa è la tredicesima era, dopo la prima dozzina di regni millenari delle dodici costellazioni dello Zodiaco, che avrebbe dovuto prevedere il caos per gli antichi Persiani e che, ancora oggi, gli iraniani rispettano lasciando le loro case per purificare la loro anima, proprio nel tredicesimo giorno dell'anno, chiamato Sizdah Be_dar. Sono i tredici cicli mestruali all'anno della donna che hanno reso cattiva la reputazione di questo numero, anche quando il calendario solare ha sostituito quello basato su tredici cicli lunari - almeno, questo è quello che ci dicono i più convinti creduloni. 
Nonostante tutto molte persone associano al 13 cose buone. 
Ad esempio, gli antichi egizi credevano che l'anima trovasse la vita eterna sull'ultimo dei tredici gradini della scala che conduce all'eternità. Gli antichi greci - almeno alcuni di loro - pensava che le dodici fatiche di Ercole furono seguite da una tredicesima prodezza che gli aveva portato la felicità, poiché uccise il leone del Citerone che faceva strage delle mandrie di Anfitrione e Tespi re di Tespi. (Il re lo ospitò per 50 giorni e poiché aveva 50 figlie e desiderava che ognuna avesse un figlio da Eracle, ogni notte gli metteva nel letto una delle figlie ed Eracle, convinto che si trattasse sempre della stessa donna, si unì con tutte. Dopo aver ucciso il leone, Eracle ne rivestì la pelle e usò il cranio come cimiero), una vera fortuna.  Oggi, molti ebrei credono che le "anime collettive" del loro popolo siano come tredici petali di rosa come menzionato nello Zohar, il testo venerato dagli adepti della Cabala mistica.
Quelli che pensano che il numero 13 porti fortuna probabilmente hanno una cosa in comune con coloro per i quali credono porti sfortuna: la loro convinzione è del tutto irrazionale. 
In ogni caso, cari lettori, nel 2013, benchè a metà del percorso, non sarà male essere cauti quest'anno. I superstiziosi sono certamente minoranza, ma sono ovunque e, con la globalizzazione del politically correct, non possiamo ignorarli.
Le anime sensibili - la maggior parte, se non tutti i miei amici, lettori o followers - converranno che, a partire dal 2013 non si conquistano più i cuori e le menti con i piani in tredici punti, o aggiungendo un tredicesimo ad una dozzina o, ancora meno, con un bouquet di tredici rose, oppure al 13 di friend street. Tutti coloro che hanno attività professionali o in romantiche frequentazioni impegnati farà bene ad informarsi su allergie e preferenze numeriche dei partner digitali o reali, come già avviene con il cibo: il 2013 sembra fondarsi ormai solo sulle credenze visto che di certezze ne sono rimaste pochissime. Questo articolo valga per le vacanze del 2013, per chi le farà.
Dimenticavo il sole alle 13 picchia da morire.

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