I ricercatori hanno scoperto che il minuscolo uccello ha due diverse strategie per superare gli ostacoli, anche quelli più piccoli della sua apertura alare.
Il colibrì ha un modo unico di volare. Sbatte le ali molto velocemente, fino a 100 volte al secondo. Ed è anche capace di sbatterle dal basso in alto e dall'alto in basso come gli altri uccelli.
Questo gli permette di volare... all'indietro. E con una leggera rotazione delle ali può anche librarsi.
Ma qualcosa incuriosisce ancora gli scienziati: come riesce a evitare il fitto fogliame e gli ostacoli sul suo cammino, lui che può volare fino a 97 km/h.
Sicuramente ha un cervello grande rispetto alle sue dimensioni, che gli permette di anticipare la distanza e l’altezza degli oggetti per evitarli. Ma come può attraversare spazi più piccoli di lui?
La velocità di movimento di questo uccello ha reso impossibile filmarlo mentre passava per caso attraverso uno di questi buchi. Ma un team dell’Università di Berkeley in California ha avuto un’idea.
Sono stati realizzati due fiori finti. Quando un colibrì si abbuffava del nettare messo in uno di essi, l'altro si riempiva, e così via. Ciò significava che l'uccello si spostava dall'uno all'altro.
Non restava che frapporre un ostacolo tra i due, come scrive “The Guardian”. Sette pannelli erano disposti successivamente al centro dello spazio, con un'apertura circolare o ovale che variava dall'apertura alare dell'uccello (12 cm) alla metà (6 cm).
Per l'esperimento sono stati utilizzati quattro colibrì e ciascuno ha effettuato 10 viaggi e 10 viaggi attraverso ciascuno dei sette pannelli, quindi sono stati filmati 140 viaggi.
Gli scienziati sono rimasti stupiti nel vedere che gli uccelli avevano non una, ma due strategie per superare l’ostacolo, come rivela lo studio pubblicato sul “Journal of Experimental Biology”.
La prima consiste nell'avvicinarsi al buco più lentamente, girando il corpo e la testa per passare lateralmente attraverso il buco continuando a sbattere le ali, una inclinata in avanti, l'altra all'indietro.
L'altra tattica consiste nel ripiegare le ali contro il corpo (cosa che il colibrì può fare solo per brevissimo tempo) e, assumendo poi la forma di un proiettile, passare attraverso l'orifizio.
Ciò implica arrivare molto rapidamente al buco e attraversarlo molto rapidamente.
Gli uccelli usavano entrambe le tecniche sulla maggior parte delle aperture tranne quella più piccola, che veniva quasi sempre superata con il metodo della palla.
Ma gli scienziati hanno anche osservato che i colibrì invece usavano prima la strategia laterale per poi passare sempre più alla strategia della palla.
Ciò potrebbe essere spiegato dal fatto che il volo laterale mette meno in pericolo l'uccello quando non sa se la traversata è sicura.
Una volta capito che non sta rischiando nulla, crossa più velocemente con la tecnica della palla.
(filmato nel sito della Berkeley University)
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