02 gennaio, 2022

La mummia del faraone Amenhotep I “svela” digitalmente i suoi segreti

Una delle ultime mummie reali egiziane conservate dagli archeologi è stata appena 'scartata' utilizzando la tomografia computerizzata. La tecnologia rivela nuovi dettagli che vanno dai suoi gioielli ai suoi ottimi denti. 

Il team del radiologo Sahar Saleem e dell'egittologo Zahi Hawass, dell'Università del Cairo, in Egitto, hanno analizzato digitalmente in tre dimensioni la mummia di Amenhotep I, che fino ad allora era stata una sorta di enigma, riferisce il Guardian

Conservata nel Museo Egizio del Cairo, la mummia del faraone guerriero non è mai stata disfatta manualmente, in particolare “per il suo lino 'perfetto', ricoperto di ghirlande di delfini, canapa egiziana e cartamo, e per la bellezza della sua maschera funeraria dipinta”, precisa il quotidiano britannico. 

Ma usando la tomografia computerizzata, il team ha realizzato centinaia di sezioni a raggi X ad alta risoluzione per mappare lo scheletro e i tessuti molli dell'ex re, per il loro studio sulla rivista Frontiers in Medicine

I risultati forniscono 'dettagli del suo aspetto e della ricchezza dei gioielli con cui è stato sepolto'. 

All'età di 35 anni, Amenhotep era alto circa un metro e ottanta, circonciso e aveva una dentatura sorprendentemente buona, mentre 'molte mummie reali avevano denti guasti'. Indossava 30 amuleti e una cintura d'oro unica con perline d'oro. 

Il sovrano governò l'Egitto dal 1525 al 1504 a.C. in un'epoca nota come Nuovo Regno. 
Fu scoperto nel 1881 a Luxor in un sito 'dove è noto che i funzionari della XXI dinastia avevano nascosto le mummie di re e nobili per proteggerli dai ladri di tombe'. La sepoltura originale non è mai stata ritrovata. 

Colui il cui nome significa 'Amon è soddisfatto' 'si crede abbia avuto un regno pacifico che gli  permise di concentrarsi sull'organizzazione amministrativa e sulla costruzione del tempio, riporta il Guardian. 
È possibile che abbia co-regnato con sua madre, Ahmes-Nefertari'. 

Lo studio risponde anche a un mistero di lunga data: scanner precedenti avevano rivelato che Amenofi I fu imbalsamato una seconda volta trecento anni dopo la sua prima sepoltura da parte di sacerdoti egizi, e si credeva che quest'ultimo avesse colto l'occasione per rubare preziosi ornamenti e gioielli posti sul suo corpo e nelle bende. Un'ipotesi smentita dai tanti gioielli svelati dallo scanner. 

'Il cervello di Amenhotep è intatto, a differenza di quello di altri re, tra cui Tutankhamon e Ramses II', rivela infine lo studio. Ma nulla indica la causa della sua morte. 

Sahar Saleem spiega:
'Non abbiamo trovato alcuna ferita o deturpazione da malattia che rivelasse la causa della morte, [ma abbiamo visto] numerose mutilazioni post mortem, presumibilmente causate da tombaroli dopo la prima sepoltura'.

Nessun commento: