Mentre l'eruzione continua sull'isola di La Palma, The Guardian sta esaminando l'impatto di un tale evento sulla vita marina. Buone notizie, si rigenererà, e anche in condizioni migliori nel caso dello zooplancton, secondo gli oceanografi spagnoli.
A La Palma, una delle Isole Canarie, il vulcano Cumbre Vieja sputa lava ormai da più di due settimane.
Il 28 settembre la roccia fusa raggiunse il mare e creò una penisola con una superficie di oltre 20 ettari. 'Tutti gli organismi marini che non sono riusciti a mettersi in salvo sono stati uccisi all'istante', lamenta The Guardian.
Ci sono comunque buone notizie, aggiunge il quotidiano britannico: “A differenza dell'ambiente terrestre, dove nessuna forma di vita è possibile per diversi decenni dopo il passaggio della lava (la foresta impiega più di un secolo per rogenerarsi), nell'ambiente marino la vita riprende più velocemente e con più vigore, secondo i ricercatori”.
I ricercatori dell'Istituto spagnolo di oceanografia hanno analizzato l'impatto sullo zooplancton - una raccolta di piccoli animali erbivori e carnivori - dell'eruzione del vulcano sottomarino Tagoro, vicino all'isola di El Hierro, nel 2011.
Pubblicato la scorsa estate sulla rivista Frontiers in Marine Science, lo studio suggerisce che nelle acque colpite dall'eruzione, l'abbondanza di zooplancton era maggiore. Con, tuttavia, un calo della diversità nei copepodi, piccoli crostacei.
Carolina Santana González, dell'Università di Las Palmas de Gran Canaria, che non è stata coinvolta in questa ricerca, spiega:
'La lava fertilizza l'acqua e l'ambiente (vicino al vulcano) si sta rapidamente riprendendo dall'eruzione. A El Hierro, la zona era tornata quasi alla normalità nel giro di tre anni'.
Infatti, dice l'oceanografa, la lava è ricca di ferro, magnesio e silicati, che forniscono nutrienti all'acqua.
Per Eugenio Fraile Nuez, responsabile del monitoraggio della Cumbre Vieja dalla nave dell'Istituto Oceanografico, ormeggiata non lontano dalla fuoriuscita di lava, il meccanismo di rigenerazione è rapido ed efficiente.
Quindi, dal punto di vista della biodiversità, l'attuale eruzione 'non è un disastro naturale, anzi: i vulcani sono la fonte della vita'.
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