Secondo un nuovo studio, le microfibre trovate negli oceani sono prevalentemente di origine naturale, la maggior parte delle quali è il cotone.
Resta da vedere se, tuttavia, sono meno dannose delle fibre sintetiche per gli organismi che vivono lì.
Fino ad ora, tendevamo a considerare che tutte le microfibre identificate negli oceani fossero di origine sintetica, supponendo che i materiali naturali come cotone, canapa o lana si biodegradassero abbastanza rapidamente in ambiente marino, in modo che non persistessero. Un nuovo studio pubblicato il 5 giugno su Science Advances smonta questa ipotesi.
Peter Ryan, un biologo dell'Università di Cape Town in Sudafrica, ed i suoi colleghi hanno setacciato 916 campioni di acqua di mare di sei oceani.
Usando uno spettrometro a infrarossi, hanno analizzato le fibre lunghe circa 2.000 millimetri contenute in questi campioni, ed hanno scoperto che solo l'8,2% era costituito da fibre di plastica di nylon o poliestere, mentre il 79,5% era costituito da cellulosa - principalmente cotone - e il 12,3% di origine animale, come la lana.
'Questa è una scoperta sorprendente, poiché quasi i due terzi dei tessuti prodotti oggi sono sintetici', osserva New Scientist.
Secondo il ricercatore citato dal settimanale: 'È possibile che le fibre naturali si decompongano più lentamente di quanto si pensasse in precedenza, e che la maggior parte delle fibre di cotone e lana che galleggiano attualmente negli oceani rappresentano un inquinamento che risale a diversi decenni fa, in un'epoca in cui questi tessuti erano più comunemente usati nell'abbigliamento'.
Inoltre, le fibre tessili, anche di origine naturale, sono spesso tinte o rivestite con sostanze chimiche come ritardanti di fiamma che potrebbero ridurne la biodegradabilità.
Anche se negli oceani c'è meno plastica di quanto si pensasse, non ci sono prove che queste particelle siano innocue,
Secondo Peter Ryan, il cui lavoro si concentra sull'ingestione di plastica da parte degli uccelli marini: 'Le microfibre naturali possono comportare gli stessi rischi per la salute delle creature marine'.
L'impatto dell'inquinamento causato da minuscole fibre naturali sulla vita marina non è mai stato studiato.
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