Dopo l'era dei serial killer o del terrorismo, gli Stati Uniti sarebbero ora 'nell'era dell'uccisione di massa'.
The Associated Press, USA Today e la Northeastern University di Boston hanno studiato un database di omicidi di massa negli Stati Uniti dal 2006. Il verdetto per il 2019 è appena stato emesso ed è un record triste: non c'è n'è mai stati così tanti. Forse anche negli anni settanta.
L'uccisione di massa è definita come un attacco che provoca almeno quattro morti, senza contare gli attaccanti. Ce n'erano 41 sul suolo americano quest'anno, o uno ogni nove giorni circa. Questo è molto più del record, 38, che risale al 2006. E, secondo la ricerca, osserva 'USA Today', sarebbe stato addirittura inaudito negli anni Settanta.
In termini di numero di decessi, i 41 casi identificati hanno provocato 211 vittime. Una cifra alta ma più leggera rispetto al 2017, con 217 morti. Tuttavia, quell'anno, il peggior omicidio di massa nella storia del paese ha pesato notevolmente nelle statistiche: 58 vittime nel massacro di Las Vegas.
È improbabile che questi nuovi dati calmino il dibattito americano sulle armi. Soprattutto dal momento che 33 di questi 41 omicidi sono stati commessi con armi da fuoco - gli altri sono stati perpetrati con coltelli, asce e in due casi, specifica 'USA Today', una persona ha deliberatamente dato fuoco a una mobile-home per assassinare i suoi occupanti.
Questo censimento ha anche il vantaggio di mostrare una realtà più sfumata rispetto all'immagine che si può avere di un omicidio di massa. Il peggio si è verificato all'inizio di agosto, con un sicario che ha seminato la morte in un supermercato a El Paso, in Texas: 22 vittime. Ma queste tragedie che infiammano i titoli non sono la maggioranza: rappresentano 9 casi su 41 registrati.
La maggior parte delle uccisioni di massa, 33 per il 2019, si svolgono in luoghi privati: abitazioni, club, uffici. Con 'assassini che conoscevano le loro vittime: famiglia, colleghi, bande', riassume 'Le Monde'.
Dopo epoche segnate da serial killer, sparatorie nelle scuole o terrorismo, gli Stati Uniti sono ora conosciuti da alcuni esperti come 'l'era delle uccisioni di massa', osserva il quotidiano francese. Cita uno studio del 2015 affermando che 'le uccisioni di massa sono contagiose e quindi soggette a ... epidemie. Questi studi spiegano che ogni evento aumenta la probabilità che un episodio successivo uccida un po' di più nei tredici giorni successivi'.
Spesso citato come riferimento, il sito di Gun Violence Archive (accessibile solo in forma protetta, VPN) elenca le 'sparatorie di massa', ovvero le uccisioni di massa perpetrate con un'arma da fuoco. Con criteri diversi: si tratta di casi con almeno quattro persone colpite, ma non necessariamente decedute.
Tuttavia, questi dati confermano la stessa tendenza. Gun Violence Archive ha contato 417 sparatorie di massa quest'anno. Molto più che nel 2018: 337. Nel 2017: 346. O nel 2016: 335.
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