Dopo i vent'anni, il giorno dopo diventa sempre più doloroso.
Chi ha raggiunto o superato i trent'anni ricorda i tempi felici. Intorno ai vent'anni, invincibili, si beveva fino a quando i bar, i pub o le discoteche si chiudevano, per poi andare a studiare o lavorare.
Man mano che il tempo passa le conseguenze cominciano a farsi sentire, a far del male. Emicranie, nausee, l'inizio della fine insomma.
L'alcol agisce in diversi modi sul corpo. Lo svantaggio principale è la disidratazione ed i conseguenti mal di testa. L'alcol provoca anche nausea e diarrea, che non aiuta a reidratare il corpo. Infine, se le persone che decidono si sentono così stanche il giorno successivo, è perché l'alcol inibisce la produzione di glutammina, stimolante naturale.
Quando invecchiamo, il fegato - meno efficente - non riesce a filtrare l'alcool così come prima. Con l'età diminuisce anche la capacità del corpo di far fronte agli effetti tossici della sostanza. Per non parlare che il sonno stesso è anche interrotto dal consumo di alcool.
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