Il denaro può portare la felicità, a condizione che sia speso per i servizi che consentano di risparmiare tempo e non per dei beni materiali.
Se ti dessero 40€ da spendere come desideri, cosa faresti? Regaleresti un set di pinze per grigliate, un nuovo costume da bagno o un buon libro? Oppure pagheresti qualcuno per portare a spasso il cane o mettere a posto il tuo bagno?
Secondo uno studio condotto negli Stati Uniti, Canada, Danimarca e Paesi Bassi, la maggior parte delle persone opterebbe per la prima opzione.
Ma la risposta è sbagliata.
"Abbiamo dimostrato che gli adulti che lavorano dicono di essere più felici quando hanno speso i loro soldi per dei servizi che consentano loro di risparmiare tempo piuttosto che negli acquisti materiali", riportano gli autori sulla rivista PNAS.
Ma la risposta è sbagliata.
"Abbiamo dimostrato che gli adulti che lavorano dicono di essere più felici quando hanno speso i loro soldi per dei servizi che consentano loro di risparmiare tempo piuttosto che negli acquisti materiali", riportano gli autori sulla rivista PNAS.
L'aumento dei salari e del tenore di vita in molti paesi, negli ultimi decenni, è infatti accompagnato da una carenza inaspettata. Il sociologo tedesco Hartmut Rosa la chiama "fame temporale". Tra lavoro e trasporti, le opportunità ricreative quasi infinite e le sollecitazioni costanti consentite dalle nuove tecnologie, è difficile trovare il tempo per respirare.
La gente ha sempre meno tempo libero, conferma lo psicologo. Non è quindi sorprendente che, per le persone stressate, sia più vantaggioso cercare dei momenti per sè piuttosto che l'acquisizione di beni materiali.
L'esperto afferma inoltre che gli studi hanno dimostrato che gli acquisti "reversibili" - gli oggetti che possono essere scambiati o rivenduti - mietono meno successo e soddisfazione delle spese irreversibili (come uscite o servizi). Essi inducono a rimuginare più facilmente su considerazioni del tipo, "Avrei dovuto prendere delle pinze da barbecue di legno piuttosto che quelle in acciaio inox?"
Perché diavolo sprechiamo i nostri soldi per lo shopping piuttosto che pagare un servizio di qualcuno che faccia la spesa, pulisca, cucini e anche amministri al nostro posto? Perché la volontà di accumulare è viscerale.
"L'evoluzione ci ha programmato per voler acquisire e accumulare cose, spiega lo scienziato. Anche sapendo che questo non ci rende felici. É estremamente difficile andare contro l'istinto".
Ma la questione non sembra disperata. "Noi non siamo necessariamente diretti ad essere meno attaccati al bene materiale. Ma a forza di stress, probabilmente finiremo per imparare come utilizzare al meglio il tempo".
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