Poichè sta cambiando una corrente d'aria sopra l'Atlantico, visto il cambiamento climatico, si prevede che si allungherà la durata dei voli.
Il riscaldamento globale accelerato avrà ripercussioni anche sorprendenti sui voli transatlantici: andata e ritorno saranno più lunghi. Una cattiva notizia per i prezzi dei biglietti e per l'ambiente, secondo uno studio pubblicato mercoledì scorso (iop-science).
Il cambiamento climatico sta causando, infatti, un'accelerazione della corrente a getto, una corrente d'aria che soffia da ovest a est sopra l'Atlantico, che estenderà le rotte tra l'Europa e il Nord America e ne diminuira l'altra direzione, secondo il lavoro pubblicato in Environmental research letters.
"I voli verso ovest dovranno affrontare venti contrari più forti" e "verso est saranno favoriti da venti più forti", riassumendo. Ma in totale, "un viaggio di ritorno sarà più lungo" perché la perdita di tempo non sarà interamente compensato dal guadagno nelle tratte Nord-America>Europa".
"Questo avrà l'effetto di aumentare i costi del carburante e, potenzialmente, potrà causare un aumento del volo e che graverà sull'impatto ambientale dei voli", perché l'aereo che consuma più carburante emette più CO2, il principale gas responsabile dell'effetto serra.
Questo studio, condotto da Paul Williams dell'Università di Reading (Regno Unito), che si basa sul presupposto della concentrazione di CO2 nell'atmosfera, raddoppiatosi rispetto al livello pre-industriale, risponde alle domande su che cosa dovrebbe accadere nei prossimi decenni.
In questa configurazione, i voli New York - Londra, per esempio, hanno due volte in più probabilità di durare meno di 5 ore e 20 minuti, che promette nuovi record.
Il record attuale di New York-London è di 5 ore e 16 minuti. È stato battuto da un Boeing 777 nel gennaio 2015.
Nella direzione di Londra-New York, la probabilità che i voli superino le 7 ore potrà anche essere raddoppiate.
La corrente della corrente a getto è tradizionalmente forte in inverno in quanto è creata dalla differenza di temperatura tra l'Artico e tropici.
Ma secondo diversi modelli, il riscaldamento veloce della zona artica, più forte rispetto che nel resto del pianeta, cambierà velocità e direzioni, anche se i contorni precisi di questi cambiamenti devono ancora essere descritti.
Un altro studio, coordinato anche dal Prof. Williams dell'Università di Reading, aveva già concluso nel 2015 che il riscaldamento si tradurrebbe in una maggiore turbolenza dell'aria.
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