Qual è il tratto comune tra John Fitzgerald Kennedy, Marlon Brando e Muammar Gheddafi? Se crediamo al sito di "Vanity Fair", che ha ricevuto le confidenze dello scrittore William Stadiem, tutti e tre hanno frequentato il più famoso bordello di Parigi, gestito da madame Claude fino al 1970.
Un presidente americano, una delle più famose cantanti della storia, lo Scià di Persia, attori famosi e il leader libico. Difficile immaginare una lista di gruppi di clienti più eterogenea. Eppure è quello che concede lo scrittore William Stadiem al lupanare della parigina Madame Claude, al secolo Fernanda Grudet su cui ha indagato per anni.
Un presidente americano, una delle più famose cantanti della storia, lo Scià di Persia, attori famosi e il leader libico. Difficile immaginare una lista di gruppi di clienti più eterogenea. Eppure è quello che concede lo scrittore William Stadiem al lupanare della parigina Madame Claude, al secolo Fernanda Grudet su cui ha indagato per anni.
Madame Claude, Fernanda Grudet
"C'era John Kennedy, che chiedeva una sosia di Jackie, ma 'un po' più calda', dice Vanity Fair. "Aristotele Onassis e Maria Callas che avanzavano richieste depravate da far arrossire financo Madame Claude. C'era Marc Chagall con i suoi acquerelli di ragazze nude, Gianni Agnelli, che amava le orge dopo la Messa, lo Scià e i suoi doni in gioielli". E per concludere c'erano anche Moshe Dayan e Muammar Gheddafi, Marlon Brando e Rex Harrison. Per non dire della storia della CIA che ingaggiò la signora Claude per aumentare il morale degli americani durante i colloqui di pace di Parigi nel 1973.
Ora, la signora Claude, ha 91 anni, era, negli anni 60-70, a capo di una delle più grandi reti di prostituzione di Parigi. Un bordello che ha lavorato per i dignitari del governo, diplomatici e alti funzionari. Costretta a lasciare Parigi nel '77 per Los Angeles, quando la giustizia francese la perseguì per evasione fiscale. La signora Claude ha acceso moltissime fantasie.
Tornata in Francia per la sua vecchiaia, fu descritta come una schiavista moderna, che vedeva
"gli uomini come portafogli e le donne come dei semplici buchi",secondo le confidenze di un ex habitué, lei amava reclutare le giovani ragazze che non erano riuscite a diventare modelle o attrici. "Claude pagava tutte le fatture, a Dior, Vuitton, parrucchieri, medici, e le ragazze poi avrebbero dovuto lavorare per saldare il debito", ha detto Françoise Fabian, che ne ha interpretato la parte in un film nel 1977, "In questo servaggio sessuale, Claude tratteneva il 30%. Avrebbe potuto ricavarci di più, ma le ragazze l'avrebbero tradita, se lo avesse fatto".
Non è la prima volta che il nome di Claude appare sui giornali francesi e americani. Se il nome di John Kennedy le era già stato collegato altre volte, quello di Muammar Gheddafi è un po' più insolito, ma non del tutto sorprendente. Il giornalista di Le Monde, Annick Cojean aveva g'à rivelato in una indagine il sistema di schiavitù sessuale della Guida Libica nel suo paese.
Nel suo libro "The Prey. Nell'harem di Gheddafi", dice che giovani studentesse, soldati o anche mogli di ministri, ambasciatori e generali sono stati vittime della voracità sessuale della "Guida". Il giornalista evoca ancora le "Amazzoni", la guardia del corpo scelto dell'accademia militare, dove "Gheddafi si serviva a modo suo", secondo la testimonianza di un ufficiale donna. Un Cliente in più, ma non certo ordinario per la più famosa maitresse di Parigi.
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