Vincenzo Varrese si dimette
La lettera al sindaco di Gravina
“Egregio
Signor Sindaco e presidente del Consiglio Comunale,
con la
presente sono a rassegnarVi formalmente
le mie dimissioni dalla carica di Presidente della Commissione Consiliare
Speciale Emergenza Lavoro, dall’intero Consiglio Comunale affidatami un mese or
sono
Tante sono
le motivazioni che mi supportano in questa scelta sofferta, prima tra tutte la
convinzione di essere assolutamente inadeguato rispetto ad un modo di “fare
politica” che non condivido, non comprendo.
L’entusiasmo
che mi ha portato ad accettare il delicato compito conferitomi, non voglio si perda
nell’insoddisfazione, nell’impossibilità di fare, di agire davvero per il bene
comune.
I partiti,
non sono rappresentativi di nulla; la classe dirigente, in rissa continua, è
avvitata su questioni più personali che politiche; l’azione amministrativa è
come frenata, bloccata. La città aspetta segnali, risposte.
Sono a
disagio, credetemi
Ho sempre
lavorato per sostenere al massimo le ragioni del mondo del lavoro, anche
dall’opposizione; ho messo a disposizione dell’intera comunità la mia caparbietà,
la mia ostinazione nel raggiungere gli obiettivi condivisi, il mio tempo, la
mia professionalità.
Ho provato,
con umiltà e correttezza, a creare rapporti collaborativi con la Presidenza del
Consiglio Comunale e con il Sindaco e gli assessori, per rendere maggiormente
visibile l’impegno di tutti a fare di questa Città un luogo migliore.
Ho dato
disponibilità totale ai cittadini, agli utenti in genere, quale che fosse la
loro provenienza sociale e/o politica, facendo diventare ogni loro esigenza un
problema da affrontare e risolvere. Subito. Tra tutte la questione Lavoro è
diventata centrale nel mio personale impegno, coadiuvato dai membri di
commissione, sia di minoranza che di maggioranza.
La logica
del rimandare a domani i problemi di oggi davvero non mi appartiene.
Non mi
permetto di giudicare il passato, il presente. Né voglio indugiare oltre con le
mediazioni. Insieme ad altri cerco di costruire una Città diversa, più sana,
dove la centralità della vita amministrativa non siano le “Grandi Opere” o i
“Grandi Proclami”, ma siano le questioni del lavoro, della cura del nostro
patrimonio, delle giornate da offrire a padri di famiglia.
Voglio,
investire il mio tempo per immaginare una vicenda nuova, in cui il protagonismo
vero di gente laboriosa sia al centro di tutto. Distante da storie che vengono
da lontano, che non appartengono a me né a tanti che come me vorrebbero solo
“provare” a risolvere qualche problema.
Il Sindaco
Valente e la giunta non ha inteso partecipare né intervenire a nessuna delle
convocazioni della Commissione speciale per l’emergenza lavoro. Questo per me è
intollerabile e non sarebbe giusto continuare ad occupare una postazione di
visibilità, di fronte alla sordità della Pubblica Amministrazione e di questa
maggioranza.
Non riesco
a far finta di niente!
Ebbene,
sono sereno: ho adempiuto a quanto di mia competenza, avviando concretamente
tutte le procedure utili al raggiungimento degli obiettivi concordati e
fissati. Ho anche provocato mercoledì 23 ottobre 2013 l’arrivo a Gravina
dell’assessore Regionale al Lavoro Leo Caroli.
Ma niente.
Ciò che ho
fatto e ciò che ancora avrei potuto realizzare, di più e meglio, lo rimetto al
giudizio altrui.
Approfitto
di questo momento per ringraziare tutti coloro che hanno creduto in questo
strumento e che, nonostante le diversità di vedute su molte problematiche,
hanno sempre manifestato stima e rispetto nei miei confronti.
Ora
desidero cambiare pagina. Voglio continuare a spendermi per questo territorio,
in ogni modo per gli obbiettivi che ci eravamo prefissi con l’istituzione della
Commissione speciale per l’emergenza lavoro affinchè non restino lettera morta
Ritengo di non aver profuso invano le mie energie.
Varrese
Vincenzo (Cons. Comunale S.E.L.)