Perchè Julia Roberts detta le regole nel mondo
Il neurobiologo americano Robert Sapolsky si è divertito a sezionare il fascino che esercitano su di noi le celebrità. A cosa si deve questo comportamento, in che modo possa essere assimilato al nostro patrimonio di grandi scimmie? Come è cambiato dall'età della pietra? La risposta a queste domande starebbe nel nostro cervello di cacciatori-raccoglitori.
E' recente il battage pubblicitario su molti prodotti che vedono come padrini attori famosi che sembrano avere un ruolo fondamentale nel creare una tendenza. Mi ha dunque incuriosito quest'articolo (link foto) che s'inizia così:
L'altra sera mi sono divertito come un pazzo. Ero con il giocatore di basket LeBron James, l'attrice Anne Hathaway e la scrittrice JK Rowling, sono andato alla pista di pattinaggio di Central Park. Il mio amico gorilla Koko, che parla il linguaggio dei segni, era anche lì che faceva piroette sul ghiaccio con l'attore Ryan Gosling, sempre pronto alle battute di spirito. Poi siamo andati insieme a bere cioccolata e abbiamo incontrato Lady Gaga e il fisico Freeman Dyson, appena tornato da Cabo.
Koko e Ryan avevano iniziato un braccio di ferro esilarante (cui abbiamo decretato un pareggio). Le cose proseguirono in modo ancora più più folle, dopo il sushi abbiamo incontrato Hilary Clinton, Justin Bieber, e Lucy, l'Australopiteco. Alla fine, tutti a casa, dove abbiamo giocato a Twister per metà della notte. Che divertimento! (continua)
Quello che mi ha intrigato di più è stato l'incipit al di là di tutto il resto, al confine tra un déja_vu ed il sorriso sornione del protagonista. In fondo le celebrità, i babbuini dominanti cioè, sono un nostro prodotto e non il contrario, un po' come i sogni. Quale donna, preferirebbe un normalissimo travet ad un capitano d'azienda, fotografato in prima pagina su Baboon Review (la rivista del babbuino)?
La questione sta nell'individuo dominante ed il suo gruppo, la differenza dallo stato animale in natura e quello umano è che i babbuini, per esempio, hanno un rapporto diretto con il dominante mentre gli umani no. Quindi la possibilità di seguire modelli dominanti nella specie umana rappresenterebbe un tentativo di impararne le tecniche 'di caccia' per poter diventare dominanti a sua volta.
L'articolo continua e non voglio privarvi del piacere della lettura. L'incipit ne è un ottimo invito.
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