ACTA è un accordo commerciale internazionale negoziato dall'Unione europea, gli Stati Uniti, Giappone, Canada, Corea del Sud, Australia, Messico, Marocco, Singapore così come alcuni altri paesi, il cui scopo è quello di far rispettare diritto d'autore e contrastare merci contraffatte (da qui il suo acronimo: Anti-Counterfeiting Trade Agreement).
L’Unione Europea firma l’ACTA: dovrà essere approvato dal Parlamento (l'articolo completo - quì)
Un trattato pericoloso perché estende il concetto di proprietà intellettuale a internet.
In sostanza, l’ACTA prevede la creazione d’un organismo sovranazionale sulla falsariga della World Trade Organization (WTO) che bypassi le leggi statali per ampliare la validità del diritto d’autore a qualunque membro. Negoziato in segreto, mette a rischio la libertà d’espressione: non può essere contestato dalle autorità nazionali.
L’effetto dell’Acta che tocca più da vicino i cittadini italiani ed europei riguarda la privacy e la libertà degli utenti di internet. L’accordo, infatti, rende le aziende che offrono accesso alla rete (in Italia, ad esempio, Telecom, Vodafone, Infostrada, Tiscali, Tele2, Fastweb, ecc.) legalmente responsabili per ciò che fanno i loro utenti online non di fronte alla magistratura nazionale, ma di fronte alle multinazionali titolari di diritti d’autore.
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