I millennial e la generazione Z hanno maggiori probabilità di identificarsi come queer, bisessuali, pansessuali, omnisessuali o asessuali rispetto alle generazioni precedenti.
Il sostegno alle persone transgender sta progredendo di più in Spagna, Italia o Tailandia che negli Stati Uniti, nell'Europa dell'Est o nel Regno Unito.
Circa il 9% degli adulti in 30 paesi in tutto il mondo si identifica come LGBTQ, secondo un sondaggio riportato dalla CNN venerdì 2 giugno, all'inizio del Pride Month.
Mostra in particolare che i millennial e la generazione Z “hanno maggiori probabilità di identificarsi come queer, bisessuali, pansessuali, omnisessuali o asessuali rispetto alle generazioni più anziane”, spiega la catena americana.
Un'altra conclusione: l'istituto segnala un diffuso rispetto per i diritti delle persone LGBTQ+ perché più persone interagiscono con loro.
“Nel complesso, stiamo assistendo a un aumento rispetto a due anni fa della percentuale di persone con un parente, amico o collega gay o lesbica, bisessuale o trans o non binario”, sottolinea Nicolas Boyon, vicepresidente senior di studi e comunicazione a Ipsos, intervistato dalla CNN.
Il sondaggio mostra anche che più della metà degli intervistati (circa il 56%) ritiene che le coppie dello stesso sesso dovrebbero essere autorizzate a sposarsi legalmente, mentre il 16% ha affermato che dovrebbero essere autorizzate a ottenere un riconoscimento legale, ma non a sposarsi.
Infine, il sostegno alle persone transgender sembra essere maggiore 'in paesi come Thailandia, Italia e Spagna che negli Stati Uniti, nell'Europa dell'Est o nel Regno Unito', un'osservazione di cui Nicolas Boyon si è detto 'sorpreso', riferisce la CNN.
Più di 22.514 adulti sotto i 75 anni in 30 paesi (Brasile, Spagna, Paesi Bassi, Regno Unito, Nuova Zelanda, Australia, Colombia, Svizzera, Canada, Francia, Germania, Stati Uniti, Belgio, Messico, Argentina, Cile, Tailandia, Turchia, Svezia , Singapore, Sudafrica, Italia, Romania, Ungheria, Portogallo, Corea del Sud, Irlanda, Polonia, Giappone, Perù), hanno risposto online a questo sondaggio condotto da Ipsos tra il 17 febbraio e il 3 marzo.
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