Nonostante la consapevolezza internazionale del danno ambientale causato dall'inquinamento da plastica, gli esseri umani hanno prodotto 139 milioni di tonnellate di questi rifiuti nel 2021, 6 milioni in più rispetto all'anno precedente.
È un triste record registrato nel suo rapporto annuale pubblicato lunedì 6 febbraio dall'Ong Minderoo: nel 2021 sono state prodotte 139 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica monouso, ovvero 6 tonnellate in più rispetto al 2019, anno di pubblicazione del primo Plastic Waste Makers Index compilato dalla fondazione australiana, riporta la Cnn.
Questa 'quantità record di rifiuti' composta principalmente da 'polimeri creati da combustibili fossili' è stata prodotta 'nonostante gli sforzi globali per ridurre l'inquinamento da plastica e le emissioni di gas serra', spiegano i media online del canale americano.
I rifiuti di plastica cumulativi del 2019 e del 2020 'sono quasi un chilo in più per ogni persona sul pianeta', stando il rapporto.
La domanda di imballaggi flessibili come pellicole e buste non è diminuita, nonostante le politiche annunciate negli ultimi anni dai “governi di tutto il mondo, volte a ridurre il volume della plastica monouso, vietando prodotti come cannucce e posate usa e getta, imballaggi alimentari, cotton fioc, sacchetti o palloncini”, specifica CNN. Tali misure sono state prese “nell'Unione Europea, in Australia e in India, tra gli altri”.
Ma questi sforzi non sono 'abbastanza veloci per tenere il passo con la quantità di plastica prodotta', che finisce molto più 'nelle discariche, sulle spiagge, nei fiumi e negli oceani' che nelle aziende di riciclaggio.
Secondo il rapporto, solo “due società dell'industria petrolchimica riciclano e producono polimeri riciclati su larga scala, il conglomerato taiwanese Far Eastern New Century e la società thailandese Indorama Ventures, il più grande produttore mondiale di PET riciclato per bottiglie”.
Le Nazioni Unite stanno lavorando dallo scorso anno al 'primo trattato globale in assoluto sull'inquinamento da plastica', che dovrebbe assumere la sua forma completa nel 2024, cioè quella di un 'accordo legalmente vincolante che affronti l'intero ciclo di vita della plastica, dalla sua produzione alla sua disposizione”.
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