Stée Lauder taglia 2.000 posti di lavoro, la catena britannica Boots prevede di tagliarne 4.000, le vendite dell'Oréal sono in calo… Il settore cosmetico è in rosso.
In tempi di recessione, le vendite di prodotti di bellezza tendono ad aumentare, poiché si dice che rappresentino un sostituto degli articoli di lusso per le donne. Ma, a quanto pare, questo famoso 'effetto rossetto' non funziona con la pandemia.
L'industria cosmetica sta vivendo un'esperienza amara. Estée Lauder, riporta il Financial Times, che giovedì 20 agosto ha annunciato risultati trimestrali in caduta libera (trucco in calo del 62%) e 2.000 tagli di posti di lavoro, ultimo esempio.
Fu anche il presidente del gruppo americano, Leonard Lauder, che, nel 2001, osservò che 'le vendite di rossetti erano inversamente proporzionali alla salute economica', ricorda il Times.
Le perdite trimestrali del gruppo - 462 milioni di dollari - si confrontano con l'utile netto di 157 milioni di dollari nello stesso periodo dell'anno scorso, dice il Financial Times.
'Per preservare la liquidità, la società dietro i marchi MAC e La Mer sta tagliando 2.000 posti di lavoro, circa il 3% della sua forza lavoro globale e chiudendo dal 10 al 15% dei suoi negozi'.
Questi numeri poveri riflettono i cambiamenti in atto nel settore. The Guardian elenca: “La catena britannica di salute e bellezza Boots prevede di tagliare 4.000 posti di lavoro, ovvero il 7% della sua forza lavoro, nonostante la forte crescita delle vendite online. L'Oréal ha affermato che le sue vendite sono diminuite di oltre l'11% nella prima metà di quest'anno'.
Unilever sta anche assistendo a un 'drastico calo delle vendite di prodotti per la cura personale (che includono anche deodorante e lacca)', nonché un calo della domanda per i suoi prodotti di bellezza di fascia alta (Hourglass, Ren e Kate Somerville), Spiega il Times.
Va detto che durante le precedenti recessioni non c'è stato un isolamento così rigoroso della popolazione, che, negli ultimi mesi, ha 'spinto molte donne ad abbandonare la loro routine di bellezza', ricorda il quotidiano britannico. La diffusione mondiale dell'uso di una maschera è difficilmente compatibile con il rossetto ...
Ma 'lo shock più grande' per l'industria cosmetica è venuto dalla chiusura dei grandi magazzini e dei negozi dell'aeroporto.
I cinesi non sono solo viaggiatori frequenti, spendono anche molto nei duty free. L'aumento delle vendite online durante la pandemia non ha compensato la chiusura temporanea di punti vendita in tutto il mondo, aggiunge il Guardian.
Il mercato dei cosmetici, che pesa 530 miliardi di dollari, si riprenderà? Un piccolo raggio di speranza: la più grande divisione di Estée Lauder, la cura della pelle, ha registrato un aumento delle vendite dell'1% nel trimestre.
Per quanto riguarda l'eyeliner, il mascara e le ciglia finte, osserva il Times, stanno guadagnando popolarità con quello che gli addetti ai lavori chiamano già 'l'effetto maschera'.
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