In seguito alle rivelazioni del rapper T.I sugli esami di sua figlia di 18 anni, lo Stato di New York ha deciso di agire.
All'inizio di novembre, il rapper TI aveva scioccato il pubblico del podcast "Ladies Like Us", rivelando che ogni anno portava sua figlia, ormai 18enne, dal ginecologo per "controllare il suo imene e assicurarsi che fosse sempre intatto".
Parole che erano state oggetto di molti dibattiti. Il ginecologa e autrice di best seller Jennifer Gunter aveva anche ricordato al rapper, in una serie di tweet, che "gli esami dell'imene non sono medici" e che le sue azioni erano "disgustosi residui patriarcali".
A seguito dello scandalo, l'Assemblea dello Stato di New York ha introdotto un disegno di legge che vieta qualsiasi procedura tendente a determinare se una donna abbia avuto rapporti sessuali.
"Questi esami non sono solo una violazione dei diritti umani delle donne, ma in casi di stupro possono causare ulteriore dolore e riprodurre l'atto di violenza sessuale, che porta a una nuova esperienza traumatica", recita nel testo, riportato da The Independent.
Il progetto afferma anche che la verginità non è affatto un termine medico, ma "una costruzione sociale, culturale e religiosa che riflette la discriminazione che devono affrontare donne e ragazze".
Nel processo di votazione, il testo prevede anche multe pesanti e procedimenti giudiziari per i ginecologi che praticano questi "test di verginità"
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