Uno studio condotto da ricercatori israeliani mostra che i fiori ascoltano ed emettono suoni. Ciò consentirebbe una migliore impollinazione.
Ricercatori israeliani hanno osservato che una pianta, la primula Oenothera drummondii, è in grado di 'sentire' il ronzio di api e falene attraverso i suoi fiori. e in pochi minuti produce un nettare più dolce.
Il team di Marine Veits e Lilach Hadany, dell'Università di Tel Aviv, dice che le piante sono in grado di percepire i suoni e reagire di conseguenza.
I ricercatori hanno fatto ascoltare a questa Enagra le registrazioni di voli di api e farfalle della famiglia delle sfingidae. In tre minuti, lo zucchero nel nettare è salito dal 16% al 20% circa.
'Abbiamo scoperto che i fiori vibrano meccanicamente in risposta a questi rumori', scrivono gli scienziati nel loro articolo, disponibile su un server di pre-stampa ad accesso aperto, ma non ancora sottoposto a peer-review.
Questo suggerisce che i fiori a forma di calice di questa pianta potrebbero fungere da organo uditivo, dicono i ricercatori. Nessun aumento significativo dei livelli di zucchero del nettare è stato osservato nelle piante ad altre frequenze o poste sotto una campana di vetro che blocca le vibrazioni.
Il lavoro precedente aveva già dimostrato che le piante sono in grado di percepire certi rumori e reagire di conseguenza. Un gruppo internazionale ha dimostrato nel 2014 che il crescione arabo (Arabidopsis thaliana) reagisce al rumore masticatorio dei bruchi secernendo sostanze tossiche.
Alcune specie di piante si sono anche specializzate in 'impollinazione vibratile'. Il polline viene rilasciato dalla vibrazione delle ali degli insetti che si aggrappano al fiore, o semplicemente al loro passaggio. Si può immaginare che le piante reagiscano ai rumori a certi intervalli di frequenza.
L'esperimento è stato condotto in laboratorio con altoparlanti e si concentra sulla descrizione del fenomeno: 'Un'ape in natura, è tutta un'altra cosa', ha detto: sono per esempio in grado di produrre sostanze odorose che le piante possono 'annusare'.
Il passo successivo, per gli scienziati, sarebbe verificare che il fiore funzioni come un 'organo dell'udito'. 'È anche possibile che i tricomi, i peli sulla superficie della pianta, svolgano un ruolo determinante', dicono gli specialisti.
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