Uno studio canadese ha rilevato che il 55,4% dei consumatori di età compresa tra i 12 e 24 anni ha riferito di avere almeno una reazione negativa. Gli specialisti chiedono regole più severe.
Con i loro tori, gli sportivi estremi e altri supereroi, le bevande energetiche sono piene di promesse. Ma gli specialisti sono preoccupati per le loro conseguenze, specialmente sugli adolescenti.
Uno studio, pubblicato il 15 gennaio nella pubblicazione della Canadian Medical Association CMAJ Open, mostra l'estensione del fenomeno. Tra i giovani che hanno mai bevuto questi prodotti, uno su due afferma di aver avuto almeno un effetto collaterale.
In dettaglio, nel 2055 i canadesi di età compresa tra 12 ei 24 anni risposto a un questionario nel 2015. Tra questi, 1.516 hanno riferito di aver bevuto queste bevande. Di questi consumatori, il 55,4% ha riferito almeno un evento negativo, come polso rapido, mal di testa, difficoltà a dormire e persino, in rari casi, convulsioni.
Inoltre, il 3,1% degli intervistati pensato di rivolgersi o si è avvalso di un aiuto medico.
Sotto accusa la caffeina. 2,5 decilitri di bevanda energetica ne contengono circa 80 milligrammi. Ma se gli effetti descritti sono coerenti con questa sostanza, sono più frequentii rispetto ai giovani che bevono caffè, osservano i ricercatori canadesi.
La loro spiegazione? Queste bevande contengono altri stimolanti come zucchero, vitamine, taurina o estratti vegetali. Questi potrebbero avere effetti indipendenti o interagire con la caffeina. Anche il consumo, con l'alcol o lo sport, può contare.
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