I ricercatori universitari dello Utah hanno scoperto che il sentimento religioso attiva il circuito di ricompensa nel cervello. Quest'ultimo è coinvolto nel mantenimento di una dipendenza.
La religione può rappresentare un tipo di dipendenza! Il sentimento religioso, proprio come l'assunzione di droghe, il sesso o l'ascolto di musica, attiva il percorso di ricompensa nel cervello, vale a dire il sistema particolarmente legato a sensazioni di piacere. Questo, almeno, secondo i neuroscienziati della Utah University negli Stati Uniti, nello studio da poco pubblicato sulla rivista Social Neuroscience.
I ricercatori hanno allestito una situazione ed una condizione spirituale (lettura della Bibbia, preghiera o l'ascolto di citazioni) per 12 uomini e 7 donne Mormoni. L'osservazione del loro cervello con la risonanza magnetica funzionale (fMRI) ha effettivamente dimostrato l'attivazione dei circuiti di ricompensa coinvolti nella creazione e mantenimento di una dipendenza.
"Stiamo solo cominciando a capire come il cervello contribuisca alle esperienze che i credenti interpretano come spirituali, divine o trascendenti. Negli ultimi anni, le tecnologie di imaging del cervello sono progredite in modo che possiamo capire le domande che ci tormentano da migliaia di anni", ha riferito Sciences et Avenir citando Jeff Anderson, autore principale dello studio.
Tuttavia, gli scienziati hanno relativizzato le loro scoperte. Hanno ammesso che il loro studio copre solo la religione mormone. Che cosa accada circa l'attività del cervello in persone di altre religioni? La questione rimane aperta.
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