31 ottobre, 2015

I Droni esploreranno le piramidi d'Egitto per svelare i loro segreti

Gli scienziati inizieranno nel mese di novembre lo studio delle piramidi egiziane per rivelarne il mistero. Senza toccarle, grazie ad un sofisticato insieme di attrezzature tecnologiche.

Come hanno fatto gli egiziani a costruire le piramidi di Giza, che sono là da più di quattro millenni? Si tratta di una questione aperta su cui la scienza riproverà, a partire da novembre. Eldamaty Mohamed, ministro egiziano delle antichità, ha annunciato il lancio di una missione scientifica, chiamata Scan Pyramids e guidato da HIP (Heritage Innovation Preservation) destinato a penetrare i segreti dei monumenti.

http://english.ahram.org.eg/NewsContent/9/40/161858/Heritage/Ancient-Egypt/%E2%80%98ScanPyramids%E2%80%99-project-hopes-to-decipher-ancient-s.aspx"Diverse teorie sono state avanzate nel corso dell'ultimo secolo per capire il metodo che gli antichi Egizi usavano per costruire le piramidi, ma tutte sono ancora ipotesi scientifiche", ha detto il ministro ad Ahram Online. I ricercatori dell'Università del Cairo, della Laval University e L'Università di Nagoya studieranno le strutture senza toccarle o praticare qualsiasi apertura grazie all'ausilio di una cospicua dose di avanzatissima tecnologia. 

Radiografia e fotogrammetria laser risponderanno ai requisiti di precisione, quando droni e scanner al laser saranno utilizzati per la ricostruzione 3D. La termografia a infrarossi farà una mappa termica per rilevare vuoti interni dei monumenti. Un modo per scoprire possibili stanze nascoste, corridoi, porte o rampe circolari per facilitare il trasporto di blocchi di pietra durante la costruzione. 

La digitalizzazione avrà inizio con la scansione delle piramidi rosse del sito Dahshur. Poi i monumenti di Giza, Cheope, il suo gemello Chefren e Micerino. La missione si estenderà fino alla fine del 2016, prima della estensione dello studio ad altri edifici. 

"Con questa missione, potremmo non essere in grado di risolvere il mistero delle piramidi, ma stiamo facendo progressi, testiamo nuovi processi e avremo sicuramente una migliore comprensione di ciò che si trova all'interno delle massicce pareti delle piramidi", ha concluso Hany Helal, professore responsabile della missione dell'Università del Cairo. Tagliando corto sulle diverse e variegate teorie sulle piramidi, la cui costruzione è attribuita anche agli extraterrestri da alcuni seguaci delle teorie del complotto. 

30 ottobre, 2015

Consigli per un buon selfie

Ho visto sul WEB che uno studente ha analizzato due milioni di autoritratti per scoprire ciò che piace veramente e come ottimizzare i propri scatti. Ecco i risultati delle sue indagini. 

http://cs.stanford.edu/people/karpathy/
Andrej Karpathy è ricercatore presso la Stanford University in California. Ha appena pubblicato i risultati del suo studio su ciò che dovrebbe costituire un selfie perfetto. Con una sceneggiatura e un sistema denominato ConvNets, ha raccolto cinque milioni di foto pubblicate su reti, etichettate con l'hashtag "#selfie". Poi le ha filtrate per analizzare solo i due milioni di quelle che contenevano un volto. 

Ha quindi ordinato i selfies buoni e cattivi in ​​base a criteri specifici: numero di gradimenti in base al numero dei seguaci (followers), prima data di pubblicazione anteriore di un mese, ecc .. Applicando il suo metodo (già cit.) su un campione di 50.000, ha classificato i cento migliori selfies. Non sorprendentemente, troviamo belle donne, giovani, capelli lunghi. Gli uomini sono significativamente più in basso in classifica. 

http://karpathy.github.io/2015/10/25/selfie/
Il giovane ricercatore ha dedotto ciò che attrae di più. Secondo i suoi risultati, ecco i suggerimenti che posso darvi, se si vuole raccogliere il maggior numero di likes su Instagram, o altrove, o stordire il proprio partner con l'invio di una bella foto di voi stessi. 

Per le donne:
1 - Il volto dovrebbe occupare circa un terzo dell'immagine. Preferite una posizione leggermente inclinata, piuttosto che simmetrica al bordo, e al centro superiore dell'immagine. 

2 - Tagliare la fronte. Non sappiamo esattamente perché, ma i ritratti femminili con la fronte tagliata piacciono più di altri. Forse perchè una donna è più sexy senza cervello?   O questo taglio evidenzia gli occhi?   Hanno i capelli grassi?    O sono senza messa in piega?    A voi dire cosa ne pensiate. Resto perplesso su questo punto. 

3 - Se avete i capelli lunghi, mostrateli!  La vista dei capelli al vento sulle spalle conquistano il maggior nuero di likes. Se avete optato per il taglio corto tipo Jean Seberg, beh ... sorridete!

4 - Sovrassaturate il volto. Un'illuminazione satura rende il viso più uniforme e piacevole da guardare e ha il vantaggio di sfocare tutte le piccole imperfezioni (rughe, brufoli, arrossamento). Aggiungete un filtro in bianco e nero "soft" e il gioco è fatto

5 - Aggiungete un bordo bianco. Nostalgia da Polaroid o il fascino di vecchie foto sviluppate a mano? Un ritratto simile fa sempre la sue bella figura. 

Per gli uomini, 
è un po' come ho già detto: il bianco nero, saturazione, etc. Ma non c'è bisogno di tagliare la fronte (sic!). 

https://twitter.com/deepselfieSe mi permettete un consiglio ... Intanto buon divertimento e provate a testare l'effetto dei vostri selfies presentandoli ad Andrej Karpathy! 
Se si invia a @deepselfie un tweet con la foto (o un link alla foto), si otterrà il punteggio percentuale e una stima dalla sua "maniclette" (software) dall'esito magico. 

PS: l'abuso di selfies  rende ridicoli, non esagerate. 


Lo studio completo e le sue conclusioni si trovano sul blog di Andrej Karpathy. Le immagini sono di Andrej Karpathy.

29 ottobre, 2015

Cosa possiamo toccare dell'altro, secondo le norme sociali.

Quali sono le aree del corpo che possono influenzare l'altro, in base alle norme sociali? Uno studio è stato pubblicato con una guida che illustra le parti del corpo umano in cui uomini e donne sono disposti a essere toccati, a seconda del tipo di contatto. 
http://www.pnas.org/content/early/2015/10/21/1519231112.full.pdf
Un abbraccio ostacolato da una mano, un bacio imbarazzante dato troppo in fretta o una pacca elettrizzante sulle spalle non sono situazioni a noi sconosciute. Entrano in gioco i differenti livelli di tolleranza di ciascuno alle manifestazioni tattili. Una grafica illustra bene le parti del corpo che è socialmente accettabile toccare o essere toccatl, in uomini e donne da parte dei loro partner, amici, parenti o estranei.

Questa guida sociale è il risultato di uno studio pubblicato lunedi 26 ottobre sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences in America, e guidato dall'Università di Oxford, Regno Unito, e la Aalto University, in Finlandia. Sotto una supervisione scientifica, 130 persone in tutta Europa, hanno colorato le zone del corpo dove è tollerano il contatto fisico.

Non è una sorpresa, il numero di parti del corpo accessibili aumenta con la vicinanza alla persona a noi di fronte. "Questi risultati sottolineano l'importanza della comunicazione non verbale nelle relazioni sociali", ha detto il professor Lauri Nummenmaa, co-autore lo studio.

Così che, per esempio, gli uomini preferiscono farsi toccare i genitali dai loro partner o da una femmina sconosciuta, piuttosto che dalla loro madre. Per quanto riguarda il contatto con un estraneo, è limitata alle estremità delle braccia per entrambi i sessi. Insomma, in caso di dubbio, quando affrontate un nuovo incontro, meglio optare per una semplice stretta di mano. 

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I dettagli nei link sottolineati

28 ottobre, 2015

La Sharia non impone alle donne di coprirsi il volto


In Pakistan, The Council of Islamic Ideology si è pronunziato sull'obbligo di indossare il niqab. Un timido segno di apertura di un paese conservatore.

https://themuslimissue.wordpress.com/2014/10/27/pakistani-council-of-islamic-ideology-declares-womens-existence-anti-islamicLa principale autorità religiosa in Pakistan, che appena un anno fa aveva dichiarato che la stessa esistenza della donna è anti-Islam (fonte, The Islam Issues), ha dichiarato che la legge islamica non richiede alle donne di coprire viso, mani o piedi. Questa decisione, insolita per questa istituzione conservatrice, è stata salutata con favore dai difensori dei diritti umani. 

Il Consiglio dell'Ideologia Islamica (CII), creato nel 1962 per informare il Parlamento del Pakistan sulla compatibilità delle leggi del paese con la sharia, ha espresso questo parere in una riunione il lunedi 19 ottobre. 

Il presidente del CII, Maulana Muhammad Khan Sheerani tuttavia ha "consigliato alle donne di rispettare la morale e avere un atteggiamento umile nella società", lo ha detto il portavoce dell'istituzione. Il dignitario ha consigliato alle donne di "coprire le proprie membra al fine di evitare minacce o azioni pericolose". 

Una militante attiva per i diritti umani, Farzana Bari, ha ritenuto la decisione "incoraggiante". "É un segnale positivo, il clero sembra aver capito che la sua legittimità è chiamata in causa e la decisione è destinata a migliorare la sua immagine". 

La stessa ha detto che "I dignitari conservatori sono sulla difensiva, vedasi la decisione della Corte Suprema relativa alla legge sulla blasfemia, questo incoraggia il clero a parlare e discutere di una riforma di questa legge". 

La blasfemia per l'Islam è un argomento molto sensibile in Pakistan, che è una Repubblica islamica con 200 milioni di abitanti. Semplici accuse possono portare una folla a linciare qualsiasi sospetto. 

Proprio questo mese, la Corte suprema ha confermato la condanna a morte per l'assassino di un governatore provinciale che aveva espresso il suo sostegno ad una riforma della controversa legge contro la blasfemia. Questo verdetto storico è stato salutato, quindi, dai moderati come una vittoria contro l'estremismo religioso. 

Il CII, le cui raccomandazioni non sono vincolanti, è stato molto criticato per alcune decisioni in passato. L'anno scorso, il Consiglio aveva stimato che il divieto di matrimonio tra bambini era incompatibile con la legge islamica e ha chiesto al governo di modificare le sue leggi, con grande rabbia dei difensori dei diritti umani. 

27 ottobre, 2015

Le 'città intelligenti' in pasto ai giganti.

Posto che mai le nostre città possano divenire 'intelligenti' che ne sarà della democrazia? 

http://www.theguardian.com/cities/2014/dec/17/truth-smart-city-destroy-democracy-urban-thinkers-buzzphrase

Strade e marciapiedi disseminati di sensori per migliorare il flusso di traffico e segnalare i parcheggi disponibili. Queste idee sono di moda, tutte raggruppate sotto il termine di "smart city". Non che le altre siano completamente stupide (salvo eccezioni), ma le "città intelligenti" forniscono dati significativi per migliorare i servizi.

Così, per molti dati, potrebbe essere il momento di affidarne il controllo e la sicurezza. Rileva il giornale inglese The Guardian

http://www.theguardian.com/cities/2014/dec/17/truth-smart-city-destroy-democracy-urban-thinkers-buzzphrase"Più di 2,5 miliardi di persone, per lo più nei centri urbani, già portano volontariamente uno smartphone, sensore di dati, che può suggerire il caffè più vicino, ordinare un taxi e anche trovare un po' di sesso nelle vicinanze. I problemi di privacy, qui vengono risolti da un accordo che limita il flusso di dati tra il settore pubblico e privato e facendo dell'individuo il centro di questo flusso di informazioni. 

Ma per le città intelligenti, è necessario muoversi liberamente tra le aree di dati che normalmente sarebbero separati nel mondo commerciale. Il sistema energetico ha bisogno di conoscere lo stato del sistema dei trasporti. E tutti hanno bisogno di essere gestiti come in un "gioco di Dio": Sarebbe il governo della città, non gli individui, ad esercitare il controllo".


Questo induce un nuovo modo di gestire le città, come un sistema completamente integrato:

"Un incidente sulla strada in un punto A può deviare temporaneamente piste ciclabili e autobus riprogrammando e inviando il trasporto pubblico aggiuntivo per la periferia".

Per gestire tutto questo, i politici sono costantemente bombardati da proposte di marketing per lo sviluppo di tecnologie di "smart city".

I rischi sono molteplici: l'obsolescenza dei programmi per elaboratore o l'uso "chiuso" dei dati prodotti gratuiti. O, peggio ancora, siamo nel bel mezzo di un problema democratico:

"L'attuazione di una città intelligente con strutture di gestione attuali, sarebbe come dirigere Amazon con una libreria".

Una possibile soluzione è quella sviluppata nella città di Madrid, guidato da Manuela Carmena, eletta con il sostegno di Podemos.

"Invece di chiedereci quale città vogliamo collegare in rete ed automatizzare, Manuela Carmena chiede: quali sono i problemi sociali che vogliamo risolvere con la tecnologia?".

Un buon modo per avere una città intelligente senza cadere nel neoliberismo sostenuto dalle società che controllano queste tecnologie. Risultato: la nascita di un vero e proprio dibattito su ciò che la gente vuole vedersi gestire dalle tecnologie e prevenire l'erosione della democrazia. 

26 ottobre, 2015

Più forte gridano, più i testicoli sono piccoli.

In termini di evoluzione, per le scimmie, più potente è l'urlo più i loro testicoli sono piccoli, osservano i biologi dell'Università di Cambridge. 

Secondo lo studio pubblicato la scorsa settimana nella rivista 'Current Biology', le scimmie che hanno il grido più potente hanno testicoli più piccoli che producono meno sperma. 

http://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-3284885/Calls-versus-balls-Monkeys-smaller-testicles-roar-loudest-make-shortcomings-attracting-females.html"In termini di evoluzione, i maschi cercano di massimizzare la loro riproduzione, ma non possono avere tutte le armi per farlo", dice il ricercatore presso l'Università di Cambridge Jacob Dunn, la cui ricerca è la prima a concludere che "esiste un collegamento tra aspetti vocali e la produzione di sperma". 

I ricercatori hanno lavorato con le scimmie urlatrici, che pesano meno di 10 kg, ma sono tra gli animali più rumorosi. Le loro grida, prodotte da corde vocali tre volte più grandi di quelle umane, possono essere ascoltate fino a cinque chilometri! 

Coloro che vivono in gruppo con altri maschi, tuttavia, tendono ad avere organi vocali meno sviluppati e testicoli più grandi, il che suggerisce che, per loro, "la battaglia per la riproduzione consiste piuttosto nella produzione di sperma". 
"O lo sviluppo di una grosso organo vocale prende così tanta energia che non ve ne sia più da investire negli organi sessuali. Oppure l'uso di un potente organo vocale è così efficiente da dominare i concorrenti tanto che non vi sia necessità di sviluppare testicoli grandi". 

Non è noto se questo risultato possa essere applicato ad altre situazioni. Ne parlavo domenica sera con amici, cui avevo anticipato la stesura di questo post, in una regale pasticceria di Gravina. Il chiasso aleggiava sovrano e non riuscimmo a definire se questa regola evolutiva fosse ben applicata ed in che modo. Mi fecero notare che alcune scimmie urlatrici, per stare alla metafora, agit
avansi più che mai facendo tremare finanche le panche della fila. In questo caso gli attributi più utilizzati erano soprattutto vocali e motori. 

25 ottobre, 2015

Dimmi come spendi e ti dirò chi sei

Come spendiamo i soldi nei diversi paesi? In ricreazione, salute ... Una distribuzione che sembra rafforzare alcuni stereotipi.

http://www.economist.com/blogs/graphicdetail/2015/09/daily-chart-9

Apertamente liberale, The Economist è una delle grandi istituzioni della stampa britannica (recentemente gli Agnelli sono diventati azionisti di maggioranza con ca. il 43% delle azioni). Arricchisce spesso i suoi articoli con molti grafici. Questo, pubblicato sul suo sito il 14 settembre, mostra come le famiglie di diversi paesi spendano i loro soldi e rafforza così certi stereotipi ad essi associati: 

sono i russi, per esempio che sperperano più soldi per alcol e tabacco, mentre i sudcoreani, noti studiosi, investono di più nell'istruzione. 
Gli australiani in attività ricreative, mentre per l'alimentazione gli US spendono meno di Messico è Russia.

Il giornale fa notare come spesso queste tendenze dipendano dalle politiche economiche di ogni paese così che la spesa sanitaria, in America, assorbe più di un quinto del bilancio familiare, mentre in Europa questa spesa incide soltanto per il 4%.

24 ottobre, 2015

Libri per bambini, senza principesse e preconcetti

https://twitter.com/verne/status/645590779872870400/photo/1?ref_src=twsrc%5Etfw

La casa editrice argentina Sudestada ha lanciato una collezione di libri per bambini dal titolo "Anti-principesse" che mettera in primo piano i personaggi principali della pittrice messicana Frida Kahlo e la cantautrice cilena Violeta Parra

Le eroine di queste storie non vivono nei castelli o in attesa del loro principe azzurro che venga a salvarle. L'unica cosa che hanno in comune è che sono latino americane che sfuggono ai cliché della nostra epoca. 

Nadia Fink, l'autrice delle opere illustrate, dice che questi personaggi della storia dell'America Latina offrono un perfetto antidoto ai racconti con le principesse europee: 

"Le Anti-princesas" continueranno ad essere con i latino americani, perché abbiamo deciso di raccontare la storia della nostra America, un continente che ci allatta al seno e ci dà la nostra identità. É un po' metterci in contrasto con i racconti di principesse in Europa, che sono lontani dalla nostra cultura e dal nostro paesaggio. 

23 ottobre, 2015

La "madeleine di Proust" avrebbe potuto essere "un biscotto"


Nuove versioni di "Alla ricerca del tempo perduto", scritto da Marcel Proust vengono pubblicate, soprattutto in Francia. 

http://beppedeleonardis.blogspot.it/2011/07/fenomenologia-di-un-biscotto.htmlLa famosa madeleine di Proust potrebbe essere stato il "pane grigliato" o "biscotto", come rivelano le bozze dei manoscritti nel famoso passaggio de "La ricerca del tempo perduto", di recente pubblicato per la prima volta in Francia. 

In una prima versione, scritta nel 1907, Marcel Proust ricorda con affetto il sapore del "pain grillé" (pane tostato) con miele. In una seconda versione, diventa una fetta biscottata. Ci vorrà
una terza versione in cui Proust finalmente ricorda il gusto della madeleine, offerta da sua zia. 

https://lessaintsperes.fr/manuscrits/manuscrits/24-a-la-recherche-du-temps-perdu-manuscrit-brouillon-madeleine-proust-9791095457008.htmlLe tre versioni manoscritte sono pubblicate in una serie di tre taccuini da Moleskine, edizioni parigine dei Saint Pères.

"Questo episodio è il motore segreto de 'La ricerca del tempo perduto'", dice l'editore" Questi tre nuovi libri aiutano a ripercorrere la genealogia letteraria del momento più iconico dell'universo proustiano". 

Come le migliaia di pagine de "La ricerca del tempo perduto", questi appunti, per un totale di 268 pagine sono sbarrati e pieni di note. Si vede l'esitazione di uno dei più grandi scrittori francesi del XX secolo. 

"La Madeleine di Proust" è diventata un luogo comune della lingua francese. Usiamo questa espressione per descrivere una sensazione che attiva i meccanismi della memoria e dei ricordi. 

Mi si permetta di aggiungere, più prosaicamente, che è uno dei miei biscotti preferiti che acquisto regolarmente dalla 'Bottega di Nonno Peppe'. 
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Vedi un mio post precedente sull'argomento.

22 ottobre, 2015

Frontex vede doppio - il numero dei rifugiati in Europa

http://frontex.europa.eu/news/710-000-migrants-entered-eu-in-first-nine-months-of-2015-NUiBkk
"Oltre 710 mila gli immigrati entrati in Europa nel corso dei primi nove mesi dell'anno 2015" lo ha annunciato il 13 Ottobre scorso Frontex. 282.000 arrivi sono stati registrati l'anno prima dall'agenzia europea alle frontiere esterne dello spazio Schengen. 

La cifra ha fatto sobbalzare le sopracciglia di Nando Sigona, ricercatore in materia di migrazione, che ha spiegato il motivo per cui ha avuto dubbi su come l'agenzia abbia raccolto le cifre: l'agenzia avrebbe confuso il numero dei passaggi di frontiera con le voci reali all'interno della Unione Europea. 

http://migration.oxfordjournals.org"Questi dati sono fondamentali. Essi hanno un notevole impatto sul dibattito pubblico sulla crisi dei migranti e i media, in generale, li riportano rapidamente - soprattutto quando mostrano un improvviso aumento degli arrivi. 

Quanto ai politici anti-immigrazione, sono velocissimi a supporre che l'Europa subisca un'invasione bella e buona, e non aspettano che questo tipo di dati per sostenere le loro argomentazioni in favore della chiusura delle frontiere". 

"Come si può esserne sicuri?" dice su twitter Nando Sigona, interpellando l'agenzia: 

"Come si può essere sicuri che non raddoppiate i conteggi della stessa persona, tutti i profughi non sono identificati e possono attraversare più volte il confine?". 

In risposta, l'agenzia ammette di raddoppiare contando la stessa persona: 

"I nostri bilanci mensili comprendono tutti i valichi delle frontiere esterne dell'UE. Coloro che arrivano in Grecia saranno nuovamente contati se entrano in Ungheria". 

La precisione di cui parliamo è stata riportata nella dichiarazione di Frontex, che come sempre accade è stata ripresa dalla stampa internazionale: "710.000 immigrati sono entrati nell'Unione europea". 

21 ottobre, 2015

Perchè tanto imbarazzo in ascensore?

Lì, in attesa dell'ascensore, il tuo capo. In una frazione di secondo, la voglia di correre per le scale vi prende, ma già le porte sono aperte. Troppo tardi. Dopo un timido buon giorno, destinazione 6°, lo sguardo e il naso verso le scarpe, maledicendo la lentezza della cabina e tentando di decifrare questi momenti dolorosi della solitudine.  

http://i1182.photobucket.com/albums/x459/beppedeleonardis/Lift.jpg
Lo abbiamo sperimentato tutti, l'ascensore è un luogo di confinamento, perchè noi tendiamo a sentirci subito dipendenti da una situazione in cui si è legati all'altro. Ci riporta alla sfera dell'intimità, come direbbe lo psicologo. Va da sè che non è facile essere zen quando arriva chi non sopportate affatto. 

Ma cosa succede per davvero? Anche se non sempre ne siamo consapevoli, siamo fatti per collegarci, gli uni agli altri, di fatto, molto sensibili alle sensazioni emotive intorno a noi. Quindi, se si è in una situazione conveniente, ciò che di solito si definisce come una risonanza positiva, ci si sente bene. Al contrario, circondati da persone frettolose o ansiose, anche se silenziose, invieremo segnali negativi, creando così una dissonanza che crea disagio. Siamo tutti spugne di sentimenti, in apnea, quando nasce l'impasse. La respirazione può riprendere un secolo più tardi, all'apertura delle porte. 

Come uscirne? La chiave per riprendere il controllo, non riuscendo ad analizzare ciò che, durante l'infanzia, potrebbe aver generato una sensazione di insicurezza è fuggire dall'evasione. Per non attivare i segnali negativi della comunicazione non verbale, dobbiamo entrare subito in contatto con un ciao, uno sguardo o un sorriso. Anche se non si vuole prendere il carico della situazione, sfoderiamo il nostro sorriso migliore, siatene certi, ci verrà restituito. É un po' come attivare la pompa della felicità sulla terra. Non ci sarà molto da attendere, pochi attimi, alcuni piani. 

20 ottobre, 2015

E se quella stella fosse opera degli alieni...!

Si tratta di una strana stella che il telescopio spaziale Keplero, che orbita intorno al Sole, ha puntato sin dal 2009. Da qualche parte sopra il braccio della Via Lattea tra le costellazioni del Cigno e della Lyra - a condizione di guardare il cielo dall'emisfero nord. 
http://www.repubblica.it/scienze/2015/07/23/foto/nasa_scoperto_esopianeta-119687892/1/#1

Grazie alla sua particolare composizione, questa stella ha suscitato un grande interesse negli scienziati. Soprattutto chi è alla ricerca di prove di vita extraterrestre, ci dice il sito americano The Atlantic. 

Due anni dopo aver rilevato la presenza luminosa della stella KIC 8462852 (è infatti studiando l'emissione dello spettro della luce delle stelle che i ricercatori possono dedurne le specificità) questa, ha attirato l'attenzione degli astronomi, amatori o no, che si sono dati appuntamento su Planet Hunter (sito dei cacciatori di stelle). 

Lì, chiunque può avanzare le ipotesi, anche più strane, sui dati acquisiti dal telescopio Keplero. É là che dei curiosi hanno rilevato che l'emissione di questa strana stella ha suggerito che era circondata da materia che gravitava intorno ad essa. Ma The Atlantic prosegue dicendo xhe queste formazioni sono verosimili in una giovane stella, non altrettanto per una stella più matura. Che è proprio la caratteristica di questo insolito corpo celeste. 

Che cosa è allora? Si sono fatte diverse ipotesi, alcuni scienziati si interrogano sulla possibilità di una spiegazione extraterrestre. Come ci dice infatti The Atlantic: 

"I ricercatori di Seti ("Ricerca di Intelligenze Extraterrestri"), un programma degli Stati Uniti che ricerca prove di vita extraterrestre, suggeriscono che (vedi) fra non molto potremmo essere in grado di rilevare civiltà aliene lontane cercando enormi artefatti tecnologici orbitanti intorno". 

https://it.wikipedia.org/wiki/Very_Large_ArrayPer tirare le somme, quindi, si potrebbe a un certo punto inviare una parabola satellitare verso questa misteriosa stella per rilevare eventuali onde radio associate ad una qualunque attività tecnologica. Se ve ne fossero abbastanza, poi si passerebbe alle antenne del grande sito del New Mexico (USA), il Very Large Array (lo stesso visto nel film "Contact").

19 ottobre, 2015

Pagato e non fare nulla. Che tragedia!

La noia sul posto di lavoro. Chiamata "bore out", questa sindrome comincia ad essere presa sul serio. 

http://www.liberation.fr/politiques/2015/09/28/le-bore-out-devient-une-source-de-mepris-de-soi_1392814Non c'è stress o burnout che possano distruggere una persona. La noia invece sì. Quest'ultima può essere responsabile degli stessi sintomi del burnout: dolore, perdita di autostima, senso di colpa, depressione, e nei casi più gravi, il suicidio. 

Questa malattia del lavoro è stata identificata da due svizzeri, Philippe Rothlin e Peter Werder, come la sindrome del boreout per la prima volta nel 2007. Solo ora comincia ad essere presa sul serio. Tuttavia, è ancora sottoposta a cliché persistenti. Perché, diciamola tutta, a priori, esere pagati per non fare nulla può sembrare piuttosto idilliaco. 

http://www.amazon.com/Boreout-Overcoming-Demotivation-Philippe-Rothlin/dp/0749453397L'esperienza di una trentenne dimostra il contrario. Dopo due anni, descritti come "perfetti" in uno studio di un architetto, ha vissuto 18 mesi d'inferno. "Non avevo più niente da fare. Le prime due settimane ho pensato che fosse magnifico. Ma poi è diventato opprimente. Mi chiedevo a cosa servissi. Mi sentivo in colpa nel ricevere un buon stipendio, mi sentivo come non meritevole di quel denaro. Ho perso la mia fiducia".

Barlabass (nome femminile fittizio) descrive giorni assurdi. "Arrivavo tardi e urlavo contro me stessa. Accendevo il mio computer. Mi preparavo un caffè. Fingevo dei click-click con il mio mouse, e ... di nuovo il caffè. Giocavo a Candy Crush. Ero sempre attenta a chiudere Facebook, semmai qualcuno venisse a me. Infatti, anche se avevo avvisato i miei superiori più volte, mi sentivo in colpa facendo qualcos'altro sul posto di lavoro". La giovane donna prosegue dicendo che il suo amore e la vita sociale sono stati colpiti duramente da questa situazione. "A sera, non avevo niente da dire. Non ero interessante. Così non parlavo". Questa assenza di compiti l'hanno spinta a lasciare la sua azienda. 

Ben lungi dall'essere un fenomeno isolato, secondo uno studio del 2009, che ha coinvolto più di 11.200 dipendenti, condotto dStepStone, il sito di ricerca del lavoro europeo, il 32% dei dipendenti sentono di non avere abbastanza lavoro. Tuttavia, una pubblicazione della società Kelly Services, pubblicato nel 2005, rivela, per esempio, che uno svizzero su dieci soffre di noia sul posto di lavoro. 

Professore alla ICN Business School ed editore della Rivista di Psicologia e gestione dei comportamenti organizzativi, Christian Bourion pubblicherà a gennaio "Bore out syndrom: quando un problema al lavoro rende folli" per l'Editions Albin Michel. "Si parla molto di burnout. I dipendenti interessati sono diventati una sorta di eroi, vittime di lavoro, così come le vittime della guerra. Bore Out, è un tabù. Il dipendente si chiede come possa essere infelice e avere il coraggio di lamentarsi, come lui ha un contratto e non fa nulla", osserva. Tuttavia, il vuoto crea una vera e propria sofferenza. 

"Allo stato attuale, il lavoro è lo specchio principale in cui ci si valuta. Forma l'immagine di sé", dice il professore. Il dipendente in questione dovrà quindi sviluppare strategie, come arrivare tardi e partire presto, di prolungare i suoi micro compiti più a lungo possibile. "In alcuni casi addirittura" rubare "il lavoro degli altri", aggiunge Bourion, per il quale le soluzioni sono difficili da trovare. "Le persone evitano di parlare con i loro superiori per paura di aggravare la loro situazione e di ricevere compiti ancora più stupidi".

A suo avviso, l'unica soluzione è quella di mostrarsi creativi e dare prova di avere spirito di iniziativa, riempiendo se stessi ed il posto di lavoro. Una interruzione del lavoro non farebbe che peggiorare la situazione privando la persona della poca attività restante, come i suoi percorsi da e verso, i suoi tragitti di lavoro. 

18 ottobre, 2015

Stare seduti a lungo non fa poi così male.

Uno studio britannico ha scoperto che la posizione seduta non è in sé associata a "un aumento del rischio di mortalità", se è accompagnata da esercizi. 

http://www.exeter.ac.uk/news/featurednews/title_476860_en.htmlStare seduti a lungo non è male in sè, a condizione che si facciano abbastanza esercizi altrove. Così dice uno studio britannico pubblicato sulla rivista International Journal of Epidemiology

Condotto dall'Università di Exeter e l'University College di Londra, lo studio ha seguito più di 5000 persone (3720 uomini e 1412 donne) per sedici anni e conclude che "sedersi a casa o al lavoro, non è associato ad un aumentato rischio di mortalità". 

"Il nostro studio va contro il pensiero corrente sui rischi dello stare seduti e mostra che il problema sta nella mancanza di movimento, piuttosto che nel tempo trascorso a stare seduti", ha detto in un comunicato il dottor Melvyn Hillsdon della Exeter University. 

"Ogni postura permanente in cui i costi energetici sono bassi può essere dannosa per la salute, sia seduti che in piedi", ha continuato. 

"I nostri risultati suggeriscono che la riduzione del tempo trascorso seduti non può essere cruciale per l'aspettativa di vita e incoraggiare le persone ad essere più attive dovrebbe rimanere una priorità di salute pubblica", ha detto il dottor Pulsford dell'Università di Exeter. 

Questo studio è in contrasto con la maggior parte della letteratura scientifica sull'argomento. Così, secondo uno studio pubblicato a fine luglio sulla rivista della Società Europea di Cardiologia, l'European Heart Journal, il semplice stare in piedi per la maggior parte del tempo piuttosto che seduti può aiutare a mantenersi in buona salute. 

17 ottobre, 2015

Poco più di un minuto per sedurre. shhh. Silenzio!


É piuttosto diffusa la mania di creare eventi. Pubblicizzati, strombazzati e, spesso, insignificanti. Di solito non accade proprio niente se non la consueta routine con un nome diverso. Mi è capitato di assistervi di recente. C’è anche chi li organizza in serie facendone un mestiere, con uno stuolo di seguaci sicuri di far parte della storia da immortalare, per i posteri, con un immancabile selfie.


E se fosse meglio il silenzio per capire di più e sedurre? Questa è l'idea singolare. Il nuovo trend a Londra. 
http://shhhdating.com/

Un uomo e una donna, faccia a faccia, un bar, nord di Londra. Luci soffuse, candele, birra, electro-jazz languido ... hanno 90 secondi per raccontare tutto. Senza parlare. Basta farlo solo con gli occhi

Londra è una città insaziabile i cui abitanti amano poco o niente e allora ... come reinventare la notte, feste, incontri, interazioni, momenti di ebbrezza, perché non una serata senza dire una parola? 

Adam Taffler, attore e imprenditore culturale, ha avuto l'idea durante una visita in Australia. "Ero regolarmente al telefono con la mia ragazza e alla fine della nostra conversazione, ci siamo fermati a parlare ad ascoltare il nostro respiro", spiega. 

"É stato così intimo che abbiamo pensato che dovremmo cercare di incontrare persone e, invece di parlare, guardarle negli occhi", aggiunge Taffler, giacca scura e camicia bianca con colletto tondo, barba nera e baffi a manubrio. 
Lui dice, che serve per infondere un po' di naturalezza in un mondo in cui le parole sono spesso usate per nascondere la timidezza, la modestia, la debolezza o il calcolo, in definitiva, la nostra personalità. 

"Con le parole, si introduce una certa percezione di noi stessi, sviluppa Taffler. L'idea è quella di liberarcene, perché gli occhi non mentono". Dopo tutto, come ama ricordare, non si dice che "Gli occhi sono lo specchio della l'anima"? 

La serata, denominata "Shhh dating" o letteralmente "Incontro shhh" o, meglio, "Incontro silenzioso" si svolge nel seminterrato della scuola di danza Farr, una pezzo d'epoca, un vintage, situato a Dalston, di tendenza, a nord nella capitale britannica. 

L'arredamento è volutamente in stile, quasi trash. Ci sono poltrone rosse in similpelle con bancone imbottito in feltro arancione, tipo anni settanta. Sulle pareti, carta da parati strappati ed insoliti oggetti dorati, qua e là un cavallo, poi un mulino, situato su una mensola in legno. Sul sito potete vedere e seguire quel che sto dicendo ripreso dalla stampa internazionale. 

Jason, di 33 anni, è venuto direttamente dal lavoro. "Sono curioso su ciò che accadrà, senza parlare e se sarà necessario compensare in un modo o nell'altro", grafico e progettista dal look confortable, pantaloni neri, t-shirt e scarpe da ginnastica grigia. Il concetto lo ha attratto: nessun "blabla", nessuna "pressione". 

Nella serata di cui parliamo ci sono 30 ospiti in totale, 15 uomini, come molte donne. Trentenni, venuti per divertirsi. Ma anche perché non è sempre facile incontrare la tua anima gemella a Londra, nonostante i suoi 8,6 milioni di abitanti. "Le persone tendono a rimanere nei loro stessi ambienti", osserva Adrian, un altro partecipante. 

Intorno alle 19, Taffler dà il calcio d'inizio, e avverte: "Bocche cucite, sino alla fine" Per rompere il ghiaccio, i convitati sono pregati di stringere la mano, e, non potendo parlare, di accentuare i loro gesti, i loro sorrisi, le loro smorfie. I movimenti del corpo, e del viso, sostituiscono le parole. 

É seguita una serie di giochi progettati per costruire relazioni. Al suono del disco "Kung Fu Fighting" di Carl Douglas, bisognava cercare di toccarsi imitando mosse di karate. Qualcuno mostra i bicipiti impressionanti (per impressionare il suo partner che, di fronte a lui, si barcamena voluttuosamente prima di assumere pose ninja. 

Le cose serie, così riferiscono le cronache, nella seconda parte della serata. Taffler invita a giocare a "To built a home (costruire una casa)" struggente titolo d'antan del gruppo britannico Cinematic Orchestra. IIn una specie di crescendo, i partecipanti si incontrano faccia a faccia per 90 secondi. 

Lucie, un insegnante con lunghi capelli neri, sedeva di fronte a un giovane, le mani sulle ginocchia. Abbassata la fronte, prende il tempo prima di tuffarsi negli occhi del suo partner. Il suo sguardo tradisce dolcezza e fragilità. 

"Abbiamo provato una vicinanza che non c'è, forse, quando si parla con qualcuno che cerca di impressionarvi", ha confidato più tardi. 

C'è India, la bionda statuaria. Il suo vis-à-vis, scosso, mentre lui la fissa con un misto di ammirazione e di lussuria e sospira quando una campana annuncia il cambio di partner. 

90 secondi sono così brevi. Ma a volte ... così a lunghi quando la corrente non passa. Ci sono facce contorte, sguardi timidi, fugaci. In tarda serata, i partecipanti, generalmente soddisfatti della loro esperienza, annotano su un foglio i nomi di coloro che desiderano rivedere. Per un po' di chiacchiere questa volta. 
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16 ottobre, 2015

Le dimensioni del cervello hanno una scarsa influenza sull'intelligenza

La disposizione e le connessioni del cranio hanno molta più influenza sulle capacità cognitive, secondo i ricercatori dell'Università di Vienna. 

http://medienportal.univie.ac.at/presse/aktuelle-pressemeldungen/detailansicht/artikel/larger-brains-do-not-lead-to-high-iqs/L'intelligenza umana è meno correlata alle dimensioni del suo cervello lo è più il modo in cui è strutturato, conclude uno studio scientifico coordinato dall'Università di Vienna. Corollario: gli uomini non hanno le competenze più avanzate cognitive rispetto alle donne

I risultati di questo studio, gli scienziati hanno finora "sopravvalutato" il presunto legame tra  dimensioni del cervello e le prestazioni intellettuali dell'essere umano, ha detto Mercoledì a l'agenzia di stampa austriaca APA Jacob Pietschnig, ricercatore in Scienze Cognitive presso l'Università di Vienna. 


Molto più determinante sul livello di intelligenza mostrato invece "la struttura di corteccia, mesencefalo e cervelletto, nonché la corretta connessione della materia bianca e la materia grigia, molto più importanti delle dimensioni della massa del cervello stesso". 


Il cattedratico e il suo team hanno fatto una sintesi di 88 studi in materia, che copre più di 8.000 casi. Hanno pubblicato i loro risultati la scorsa settimana sulla rivista "Neuroscience & Biobehavioral Reviews". 


Un'altra osservazione da questo studio: gli uomini, anche se generalmente hanno cervelli più grandi rispetto alle donne, non hanno mostrato capacità cognitive più avanzate rispetto a quelle femminili. I partecipanti allo studio con un cervello abnorme, più grande, hanno ottenuto risultati sotto la media, nei test d'intelligenza, rileva inoltre lo scienziato. 


L'importanza della struttura del cervello, aggiunge, è documentata anche dai casi di alcuni animali con un cervello al massimo della grandezza, senza che essi siano noti per per essere grandi intellettuali. Cita l'esempio del capodoglio e il suo cervello di nove chili. 
http://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-3273857/Size-DOESN-T-matter-Having-big-brain-does-not-make-intelligent-s-structure-counts.html

14 ottobre, 2015

Perché i Kinder Sorpresa sono vietati negli States?

Negli Stati Uniti è impossibile comprare un uovo Kinder. Il problema esiste da più di 75 anni. 
http://www.kindersorpresa.kinder.it/ovetto

Niente uova Kinder per gli americani con Sorpresa di Halloween durante il loro giretto scherzetto. L'uovo di cioccolato è bandito dalla vendita e l'importazione negli Stati Uniti dal 1938.

Il principale ed unico responsabile del divieto è proprio la sorpresa. Nascosta all'interno, potrebbe causare soffocamento nei bambini sotto i tre anni, secondo le autorità sanitarie e l'organo di tutela dei consumatori del paese. 


Un provvedimento legislativo del 1938: "I prodotti dolciari contenenti un oggetto non nutritivo, parzialmente o completamente incassato, non possono essere venduti negli Stati Uniti". 


Nonostante petizioni regolarmente lanciate dal marchio italiano nel quadro della diffusione dei propri prodotti all'estero, l'applicazione della legge resta severa. La dogana federale e the Border Protection perquisiscono le uova regolarmente, e mettono in guardia regolarmente i turisti. Una multa potrebbe salire sino a $ 2.500, una cifra record.

La società americana Candy Treasure, già querelata da Ferrero per scopiazzamenti ha immaginato un uovo la cui sorpresa è visibile dall'esterno. Uno stratagemma necessario in un paese dove le armi sono più accessibili rispetto al formaggio francese.

13 ottobre, 2015

Fine dei commenti del pubblico sulla testate giornalistiche in rete

É la moda del momento: eliminare la sezione dei commenti del sito web. L'esempio più recente è Motherboard, il sito di scienza e tecnologia di Vice che ha deciso, dopo oltre un anno di dibattiti, di eliminare la possibilità di commentare i suoi articoli. 
http://www.wired.com/2015/10/brief-history-of-the-demise-of-the-comments-timeline/
Per anni, avere una sezione di commenti è stata una delle caratteristiche sul web. Ma poco a poco, come l'audience ha cominciato a salire, il lavoro del moderatore è diventato troppo grande e costoso. Approfittando della circolazione di tali discussioni sui social network, molti media hanno deciso di chiudere questa possibilità. 

Ecco alcuni passi in questo processo: 

 Settembre 2012: Atlantic Media lancia il sito web Quartz senza sezione di commento. Alla fine ha aggiunto una funzione "annotazione", un anno dopo. 

Settembre 2013: Popular Science è diventato una delle prime grandi pubblicazioni a sottostimare i commenti, citando studi che mettono in risalto l'impatto di tali osservazioni rispetto alla percezione della scienza da parte dei lettori. Suzanne LaBarre, editore del sito, ha commentato: "Se porti questo ragionamento sino alle estreme conclusioni, deduci che i commenti formano l'opinione pubblica, l'opinione pubblica modella le politiche pubbliche che, a loro volta, modificano il modo di finanziare la ricerca, va da sè che s'intuisca il motivo per cui siamo stati costretti a fare affidamento su "off"

 Aprile 2014: Il Chicago Sun-Times sospende i commenti evocando "il tono e la qualità" (trollish behaviors) di questi.

 Novembre 2014: Il sito Recode fa la stessa cosa suggerendo le reti sociali, come luoghi migliori per un commento. 

 Gennaio 2015: Il sito Bloomberg decide di aumentare i suoi contenuti, senza commenti.

Follow The Verge, Wired, The Daily Dot, The Daily Beast, che hanno abolito - almeno in parte - la loro sezione commenti.
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