11 giugno, 2015

Jihad poesia e romanticismo

Il Guardian parla di una lettera, che circola sui social network e che sarebbe stata trovata sul corpo di uno jihadista ceceno. 

http://www.theguardian.com/world/2015/jun/04/isis-love-letters-chechens-syriaL'autore l'aveva scritta quando si preparava a partire per il fronte. È notte e gli "infedeli", scrive, si avvicinano. All'indirizzo di sua moglie, scriveva di essere "completamente soddisfatto" della sua vita al suo fianco e che lei è "la più bella delle donne". Spera che questo inverno non sia freddo e che la stufa funzioni. Le consiglia di vendere la sua mitragliatrice semmai avesse bisogno di soldi. 

http://www.newyorker.com/magazine/2015/06/08/battle-lines-jihad-creswell-and-haykelMolte lettere sono state trovate sui corpi di jihadisti. Anche se è difficile garantirne l'autenticità, è interessante notare come si mescolino poesia e romanticismo. La critica Robyn Creswell e l'intellettuale Bernard Haykel spiegano sul New Yorker che lo jihadismo è una cultura romantica e che i candidati alla jihad hanno una visione romantica delle loro azioni. 

Circolano anche altri tipi di lettere, quelle delle donne jihadiste. C'è chi firma con il nome di "Fatima Mu'Mina" (Fatima la credente) che lamenta l'assenza di suo marito, andato a combattere. «Tu sei lontano da noi, ma sempre vicino al Creatore", "... pensami qualche volta". 

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