Zoo o semi libertà: Un giudice argentino ha cominciato la scorsa settimana a disporre un piano sul destino di Sandra, un orango dello zoo di Buenos Aires, cui un giudice aveva già riconosciuto il diritto di vivere in libertà (vedi).
Nel mese di dicembre, un tribunale aveva applicato all'animale l'habeas corpus (il diritto a non essere imprigionati senza processo), considerando che, anche se non è un essere umano, è portatore di sentimenti e del diritto a una maggiore libertà.
Si pone ormai la questione del luogo della sua vita, che consiste nel stabilire se Sandra può sopravvivere in natura o in uno stato semibrado, dopo aver trascorso tutta la sua vita in uno zoo. A tal fine, il giudice Elena Liberatori sta consultando gli esperti internazionali al fine di proporre l'idea migliore.
L'americano Gary Shapiro, fondatore della Orangutan Foundation Internatonal, ha raccomandato degli esami sulla salute di Sandra ed ha messo in guardia sul pericolo di imporre un cambiamento di ambiente per un esemplare con più di otto anni.
"Sandra è privata della libertà e ne soffre. Dovrebbe vivere nel suo habitat naturale, in un santuario. Allo zoo, è come se fosse prigioniera", sostiene invece Pablo Buompadre, presidente dell'Associazione dei funzionari e Avvocati per i diritti degli animali (AFADA), cha ha dato inizio al procedimento giudiziario.
Questa ONG è stato riconosciuta come rappresentante legale di Sandra, come se si trattasse di un minore o di una persona sotto tutela. Questa prevede il trasferimento al di fuori dell'Argentina in un ambiente dove gli orangutan vivono in semi-libertà.
Sandra, dai capelli rossi, piuttosto grassoccia, pesa 50kg ed è alta 1,50m. Nata il 16 febbraio 1986 al giardino zoologico di Rostock in Germania, è arrivata a Buenos Aires nel settembre 1994. I primati della sua specie hanno una speranza di vita di 30 a 40 anni.
Prima del processo, lo zoo stava studiando la possibilità di trasferirla in un santuario naturale in Brasile o negli Stati Uniti.
Una richiesta simile a quella nei confronti di Sandra fu respinta nel dicembre 2013 dalla giustizia di New York: una organizzazione per i diritti degli animali chiedeva allora che quattro scimpanzé in cattività fossero considerati "persone che non sono umane" e che godono del diritto alla libertà.
"Sandra è privata della libertà e ne soffre. Dovrebbe vivere nel suo habitat naturale, in un santuario. Allo zoo, è come se fosse prigioniera", sostiene invece Pablo Buompadre, presidente dell'Associazione dei funzionari e Avvocati per i diritti degli animali (AFADA), cha ha dato inizio al procedimento giudiziario.
Questa ONG è stato riconosciuta come rappresentante legale di Sandra, come se si trattasse di un minore o di una persona sotto tutela. Questa prevede il trasferimento al di fuori dell'Argentina in un ambiente dove gli orangutan vivono in semi-libertà.
Sandra, dai capelli rossi, piuttosto grassoccia, pesa 50kg ed è alta 1,50m. Nata il 16 febbraio 1986 al giardino zoologico di Rostock in Germania, è arrivata a Buenos Aires nel settembre 1994. I primati della sua specie hanno una speranza di vita di 30 a 40 anni.
Prima del processo, lo zoo stava studiando la possibilità di trasferirla in un santuario naturale in Brasile o negli Stati Uniti.
Una richiesta simile a quella nei confronti di Sandra fu respinta nel dicembre 2013 dalla giustizia di New York: una organizzazione per i diritti degli animali chiedeva allora che quattro scimpanzé in cattività fossero considerati "persone che non sono umane" e che godono del diritto alla libertà.
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