Sono stato alla Biblioteca Finya venerdì scorso. Qui, il mio caro amico, poeta, regista, innamorato, Ugo, presentava il suo QUASICOMENERUDA.
Parlo di Salvatore Digennaro vincitore del primo premio del Centro Poesia contemporanea (vedi).
Parlo di Salvatore Digennaro vincitore del primo premio del Centro Poesia contemporanea (vedi).
Nel biglietto d'invito il grafico aveva rappresentato un'onda di quelle da windsurf, arrabbiata nelle pieghe superficiali, da cavalcare, per scaricare adrenalina a volontà, soverchiante, dominante troneggiante sulla fanciullina col secchiello.
Il segno che lasciano in me, invece, le parole di Ugo, è quello della gibigiana, le onde che si allargano sempre più, la nave o la barca s'allontana dopo averle provocate e scompare mentre la scia resta per qualche tempo ancora, come le parole che si inseguono e si accavallano alle altre, inconsapevoli, approfittando del sole e della luna per luccicare e stupire e scintillare ancor di più. Quando il luccichio sorridente, sciabordante, sembra acquetarsi, il nocchiero ritorna sui suoi passi per farne delle altre e, poi, ancora.
Il segno che lasciano in me, invece, le parole di Ugo, è quello della gibigiana, le onde che si allargano sempre più, la nave o la barca s'allontana dopo averle provocate e scompare mentre la scia resta per qualche tempo ancora, come le parole che si inseguono e si accavallano alle altre, inconsapevoli, approfittando del sole e della luna per luccicare e stupire e scintillare ancor di più. Quando il luccichio sorridente, sciabordante, sembra acquetarsi, il nocchiero ritorna sui suoi passi per farne delle altre e, poi, ancora.
Durante la presentazione del suo libro, alla biblioteca Finya, mentre copiosa grondava l'emozione del poeta, i relatori ne tracciavano il profilo, Rino lo ha definito innamorato della musa ispiratrice. Forse è così, è certamente così. Ma la sua vera ossessione, passione, tormento è la parola. Ce lo rivela quando:
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il mio amore vincente
il mio amore decente e indecente
il mio amore indigente
il mio amore dispetto del caso
un dispetto a caso e per caso
il mio amore esigente
il mio amore impaziente e paziente
il mio amore perdente
il mio amore un po’ assente
il mio amore fortuna
il mio amore è canzone
è parola
(da 'il mio amore', p.32)
(da 'il mio amore', p.32)
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anche perchè la poesia è la musica che ogni uomo porta dentro di sé (William Shakespeare), in più, la poesia è la lingua nella lingua (Paul Valéry).
La serata di un grande artista (Valentina Capogna), quella sera, davanti alla magnifica biblioteca, c'era una manifestazione con tanto di altosuonanti che aveva il sapore di un boicottaggio o, quantomeno, di un sacrilegio di fronte a tanto monumento (foto 5 part 6). Gli altopirlanti echeggiavano nella sacra sala Finya mentre una buontempona, fuori, pregava di non fare molto chiasso.
Nemo propheta in patria.
Per queste raffinatezze Ugo suggerisce, in un Tweet (che rilancia a facebook), la cura adatta (click foto al lato).
Seguono le foto della serata che è possibile ingrandire con click successiviVedi anche
Quasicomeneruda,
Ogni tanto capita,
Gravinalife: Presentato "Quasicomeneruda"
Il primo libro di poesie di Salvatore Digennaro
Italia 3: Presentato a Gravina Quasicomeneruda
quì potete anche votare per l'autore
Italia 3: Presentato a Gravina Quasicomeneruda
quì potete anche votare per l'autore
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