Gli scienziati californiani hanno calcolato che il cervello umano elabora le informazioni alla velocità “estremamente” lenta di 10 bit al secondo, mentre i nostri recettori sensoriali sono in grado di elaborare più di un miliardo di bit nello stesso lasso di tempo.
Un contrasto tanto “eclatante” quanto “inspiegabile”.
Si tratta di uno studio che, per stessa ammissione dei suoi autori, solleva più domande che risposte. Perché, riuscendo a quantificare la velocità del pensiero umano, i ricercatori del California Institute of Technology (Caltech) hanno sconvolto l'immagine che avevamo del nostro cervello.
'Questo è un po' in contrasto con le infinite esagerazioni sull'incredibile complessità e potenza del cervello umano', afferma il neuroscienziato Markus Meister, autore dello studio, pubblicato sulla rivista Neuron.
La realtà del nostro cosiddetto “supercomputer” sarebbe infatti molto diversa: “Siamo incredibilmente lenti”, afferma.
Utilizzando la teoria dell'informazione di Shannon – una teoria matematica per quantificare, utilizzando le probabilità, il contenuto informativo presente in un insieme di dati – Markus Meister e il suo team sono stati in grado di determinare che il cervello elabora le informazioni allo stesso tempo alla velocità di 10 bit al secondo.
Una cifra ridicola se paragonata al “fiume di informazioni che assale i nostri sensi”, nota il New York Times. Gli autori dello studio – intitolato “L’insostenibile lentezza dell’essere”, un riferimento ironico allo scrittore Milan Kundera – stimano quindi che “i milioni di cellule fotorecettrici presenti in un solo occhio possano trasmettere 1,6 miliardi di bit al secondo”.
Aggiungendo gli altri sensi, ci sono diversi miliardi di bit che il nostro cervello cattura ogni secondo, elaborandone solo una quantità infinitesimale.
'Il sorprendente contrasto tra queste cifre rimane inspiegabile e tocca aspetti fondamentali della funzione cerebrale', osservano i ricercatori del Caltech.E porre le domande:
“Quale substrato neuronale impone questo limite di velocità al ritmo della nostra esistenza? Perché il cervello ha bisogno di miliardi di neuroni per elaborare 10 bit al secondo? Perché possiamo pensare solo a una cosa alla volta”?
Riconoscono anche che questa lentezza non è necessariamente un difetto poiché non impedisce al cervello di funzionare in modo estremamente efficiente, dalla formazione dei pensieri al processo decisionale.
Milioni di anni di evoluzione avrebbero quindi “ottimizzato” il nostro cervello per permettergli di “funzionare” in maniera economica.
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