Le piramidi di Giza furono probabilmente costruite lungo un antico ramo del Nilo, da tempo prosciugato, che avrebbe consentito il trasporto di pietra, dicono gli scienziati.
Il mistero delle piramidi egiziane, dunque, finalmente risolto? Gli scienziati credono di poter spiegare la costruzione di 31 piramidi, compreso il famoso complesso di Giza, in Egitto più di 4.000 anni fa, riferisce la BBC.
Un nuovo studio – pubblicato giovedì 16 maggio sulla rivista Communications Earth & Environment – offre in ogni caso “una possibile risposta”, scrive NBC News, che ricorda che le piramidi di Giza e la zona circostante “intrigano da millenni”.
Ciò fornisce una nuova prova che un braccio del Nilo, ora asciutto, “un tempo serpeggiava attraverso questo paesaggio, in un clima molto più umido”.
“Il gruppo di ricerca ha basato le proprie scoperte sui dati provenienti dai satelliti che inviano onde radar per penetrare la superficie terrestre e rilevare caratteristiche nascoste.
Ha anche fatto affidamento su carote di sedimenti e mappe del 1911 per scoprire e ricostruire l’impronta dell’antico corso d’acqua”, spiega il canale americano.
Affermano gli scienziati, “secondo lo studio, dozzine di piramidi egiziane sparse su una distanza di 65 km fiancheggiavano il corso d’acqua, compreso il complesso più noto di Giza”.
Il corso d'acqua avrebbe consentito agli operai di trasportare pietre e altri materiali per costruire i monumenti.
“Strade rialzate correvano orizzontalmente, collegando le piramidi ai porti fluviali lungo le rive del Nilo”.
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