Virus, inquinamento, cambiamenti climatici, ma anche disaccordi diplomatici... L'isolamento del continente ghiacciato non lo protegge più dalle minacce globali legate all'uomo.
• Influenza aviaria
Il virus H5N1 ha raggiunto per la prima volta il continente bianco alla fine di ottobre 2023.
Gli scienziati si sono subito preoccupati: come avrebbero potuto resistergli gli animali dell'Antartide, che non avevano mai incontrato il virus mortale?
Già a dicembre, il Guardian riferiva che gli elefanti marini morivano a centinaia e mostravano “sintomi di influenza aviaria, come difficoltà di respirazione, tosse e accumulo di muco intorno al naso”.
A gennaio il quotidiano aveva diffuso i risultati delle analisi effettuate dai virologi, che confermavano che gli elefanti marini, ma anche le foche, erano morti di influenza aviaria.
Se il virus, la cui variante attuale è particolarmente virulenta, finisse per raggiungere colonie isolate di pinguini, potrebbe essere “una delle più importanti tragedie ecologiche dei tempi moderni”, aveva allarmato il Guardian a dicembre.
• Fallimenti diplomatici sulla creazione di santuari
Sono sette anni consecutivi che la comunità internazionale non riesce a istituire tre nuove aree marine protette in Antartide, deplora Mongabay.
A fine ottobre si sono concluse le ultime negoziazioni della CCAMLR, la Commissione per la Conservazione delle Risorse Marine dell'Antartico, per la creazione di un santuario di 4,5 milioni di chilometri quadrati, concluse con il veto di Russia e Cina.
Entrambi i paesi sono preoccupati per la pesca del krill in questa regione, rileva il sito specializzato in questioni ambientali.
Un’occasione persa – ancora una volta – per proteggere dalle attività umane specie già fortemente colpite dai cambiamenti climatici.
• Ghiaccio che si scioglie
Uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications Earth & Environment ha rivelato alla fine di agosto la drammatica situazione dei pinguini imperatori (Aptenodytes forsteri), probabilmente le prime vittime del riscaldamento globale in questa regione.
Lo scioglimento record del ghiaccio alla fine del 2022 ha portato alla perdita del ghiaccio marino nei siti di riproduzione dove i pinguini si riuniscono per incubare le uova e prendersi cura dei piccoli.
Secondo i dati satellitari, è possibile che a causa dello scioglimento anticipato del ghiaccio, in quattro dei cinque siti monitorati dai ricercatori del British Antarctic Survey, i pulcini siano annegati prima di avere le penne impermeabili e di poter imparare a nuotare.
• Inquinamento umano
L’Antartide non è più il continente isolato e libero da ogni inquinamento umano.
Scienziati britannici hanno visitato il Mare di Weddell nel 2019, un’area remota senza presenza umana.
Hanno preso acqua, ghiaccio, aria e sedimenti da luoghi diversi. In ogni campione testato sono state trovate microplastiche, piccoli pezzi di plastica di meno di 5 millimetri di diametro, scrive New Scientist.
I ricercatori ritengono che questo inquinamento di origine umana arrivi attraverso le acque superficiali ma anche attraverso l’aria.
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