Nello stato del Kerala, nel sud dell’India, sono morte due persone affette dal virus Nipah. Preoccupate per la diffusione di questa malattia contro la quale non esistono vaccini né cure, le autorità locali hanno già adottato misure drastiche.
Scuole chiuse, centinaia di test effettuati e sette villaggi dichiarati “zone contaminate”.
Di fronte al rischio di un’epidemia legata al virus Nipah che minaccia lo stato del Kerala, nel sud dell’India, le autorità locali hanno deciso di reagire con rapidità e forza. E per una buona ragione.
Due persone sono già morte, ma a preoccupare è soprattutto la natura di questo virus, poiché “non esiste un vaccino contro di esso, riferisce la CNN, e le cure si limitano ad alleviare i sintomi”.
Fornendo ulteriori dettagli, Al-Jazeera descrive un “virus zoonotico”, cioè che si trasmette per la prima volta dagli animali all'uomo.
“In questo caso sono i pipistrelli della frutta della specie Pteropus a fungere da serbatoio per il virus.
Questo viene trasmesso da pipistrelli, maiali o direttamente da uomo a uomo. Dopo la prima contaminazione da parte di un animale, l’uomo può a sua volta trasmettere il virus ai suoi simili”.
“Un tasso di mortalità compreso tra il 40 e il 75%”
Da questo momento in poi, le conseguenze per gli esseri umani possono essere molto gravi, precisano i media del Qatar, poiché:
“Nell’uomo il quadro clinico può variare dall’infezione asintomatica all’infezione respiratoria (lieve o acuta), o addirittura all’encefalite (infiammazione del cervello) che può portare al coma entro ventiquattro o quarantotto ore.
Questo virus ha un tasso di mortalità che varia dal 40 al 75%. Mentre alcuni pazienti affetti da encefalite acuta guariscono completamente, altri presentano sequele neurologiche durature, tra cui disturbi convulsivi o cambiamenti della personalità”.
Per evitare queste conseguenze dannose, centinaia di persone vengono sottoposte al test in Kerala, che ha già sperimentato quattro epidemie legate al virus Nipah fin dalla prima, nel 2018. Quell’anno morirono 21 persone.
Oltre alle perdite umane, la diffusione del virus Nipah può avere anche ripercussioni economiche, poiché, come ricorda il sito Al-Jazeera, “nel 1999, la prima epidemia conosciuta in Malesia e Singapore portò alla riduzione di oltre un milione di suini”.
Anche questo è un motivo per cui il primo ministro dello Stato del Kerala, Pinarayi Vijayan, ha voluto allertare i suoi concittadini, riporta il sito della CNN: “Non dobbiamo avere paura, ma dobbiamo affrontare questa situazione con cautela”.
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