31 maggio, 2023

Le plastiche riciclate a contatto con gli alimenti sono “vettori” di tossine

Uno studio ci avverte che gli imballaggi realizzati con materiali riciclati possono contenere sostanze chimiche pericolose che possono quindi migrare negli alimenti. 
 
Le plastiche riciclate e riutilizzate a contatto con gli alimenti sono 'vettori per la diffusione di sostanze chimiche preoccupanti', secondo quanto pubblicato da The Guardian sabato 27 maggio. 

Questi si accumulano e rilasciano “centinaia di tossine pericolose come stirene, benzene, bisfenolo, metalli pesanti, formaldeide e ftalati”, elenca il quotidiano britannico. 

Gli autori dello studio hanno analizzato centinaia di pubblicazioni scientifiche sulla plastica e sulla plastica riciclata. 

'Le sostanze chimiche pericolose possono accumularsi nei materiali riciclati e quindi migrare nei prodotti alimentari, portando a un'esposizione umana cronica', scrivono, citando le bottiglie di plastica in polietilene tereftalato (PET) come esempio più comune. 

Lo studio arriva sullo sfondo di un dibattito su come ridurre la quantità di rifiuti di plastica che ingombrano il pianeta, contestualizza The Guardian. 

L'industria petrolchimica, alcuni governi e molti gruppi ambientalisti hanno fatto pressioni per migliorare la riciclabilità della plastica”, ricorda il quotidiano. 

Ma i ricercatori sottolineano che il miglioramento della riciclabilità dei materiali comporta dei rischi. Hanno identificato 853 sostanze chimiche utilizzate nella plastica riciclata PET e 'molte di queste sono state scoperte negli ultimi due anni'.

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