Gatti, cani, tartarughe, conigli o anche coccodrilli:
presto l'adozione di qualsiasi animale domestico potrebbe essere vietata in Iran con un disegno di legge che suscita le ire della società civile. La “BBC” riporta un progetto dalle conseguenze già reali.
Un'ondata di arresti di animali domestici e dei loro proprietari nella capitale iraniana ha suscitato indignazione da parte della società civile e dei proprietari di animali domestici.
Un disegno di legge che vieta “l'allevamento, l'acquisto o la vendita; trasportare, guidare in un veicolo oa piedi; e tenere in casa animali selvatici, esotici, dannosi e pericolosi” sarebbe all'origine di questi arresti, sottolinea il sito della BBC, che dedica un articolo a questo improbabile scenario.
Payam Mohebi, presidente dell'Associazione veterinaria iraniana, ha detto alla BBC che questo dibattito risale a più di un decennio fa.
Un gruppo di deputati ha poi tentato di far approvare una legge volta a confiscare i cani da compagnia. D'ora in poi, il conto si estende a tutti gli animali domestici.
Un disegno di legge che sta già avendo effetti concreti. Così Masha testimonia nell'articolo della Bbc la sua paura di uscire anche se la legge non è ancora stata approvata:
'Mi lancia sguardi larghi e innocenti, come per chiedermi di portarlo fuori, ma io non per paura di essere arrestato”, si lamenta la giovane.
Anche se non esistono “norme solide in materia di detenzione di cani”, il veterinario iraniano Ashkan Shemirani, intervistato dalla BBC, denuncia le autorità di polizia che si permettono di arrestare persone e animali nello spazio pubblico con il solo pretesto di “occidentalizzazione” in opposizione al regime.
Le forze dell'ordine hanno effettivamente istituito una 'prigione' dedicata agli animali che sequestrano. Le condizioni di vita sono disastrose. Ashkan Shemirani racconta testimonianze secondo cui gli animali sono stati 'tenuti per diversi giorni senza cibo né acqua, mentre i loro proprietari sono stati maltrattati dalla giurisdizione in atto', lamenta il veterinario.
Paradossalmente, il Paese che oggi chiede il divieto categorico degli animali da compagnia è stato il primo in Medio Oriente ad adottare leggi per la protezione degli animali, nel 1948. Inoltre, nelle zone rurali dell'Iran, il dog sitter è sempre stato comune.
Ma dalla rivoluzione islamica del 1979, la vita quotidiana degli iraniani e dei loro animali domestici, in particolare dei cani, è cambiata, sottolinea la BBC.
Gli animali domestici sono diventati un simbolo di vita urbana e di 'occidentalizzazione' agli occhi del regime dei mullah, che considera gli animali impuri, rifacendosi alla tradizione islamica.
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