04 maggio, 2022

L'Oms denuncia una 'epidemia' di obesità in Europa

Martedì 3 maggio, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato un nuovo rapporto sul problema del sovrappeso in Europa che presenta dati preoccupanti. 

L'obesità è responsabile di 1,2 milioni di morti e provoca 200.000 casi di cancro all'anno. 

È una regione in cui il 59% degli adulti, l'8% dei bambini sotto i cinque anni e il 33% dei bambini in età scolare sono in sovrappeso o obesi. Percentuali 'superiori che in tutte le altre parti del mondo tranne le Americhe', avverte The Guardian. 

L'obesità è diventata un grave problema in Europa secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che martedì 3 maggio ha pubblicato un lungo studio sull'argomento, le cui principali conclusioni sono riportate dal quotidiano britannico. 

Nel Vecchio Continente - e nei pochi altri paesi (tra cui la Russia) che compongono la regione europea secondo la divisione operata dall'OMS - l'organizzazione internazionale ritiene addirittura che l'obesità abbia raggiunto 'proporzioni epidemiche'. 

Parliamo di obesità quando una persona ha un indice di massa corporea (BMI - calcola online) superiore a 30, mentre consideriamo che quando questo è compreso tra 25 e 29,99 la persona è in sovrappeso”, rileva il media londinese. 
Se seguiamo questo criterio, il rapporto rivela che il 24% delle donne e il 22% degli uomini vivono oggi in questa condizione. 

Una condizione che provoca 200.000 casi di cancro e 1,2 milioni di morti all'anno, secondo l'OMS. 
In alcuni paesi della regione, continua il rapporto, 'si prevede addirittura che l'obesità supererà il fumo come principale fattore di rischio di cancro prevenibile' nei prossimi anni. 

Il quadro tracciato dall'OMS è quindi preoccupante, ma l'Organizzazione Mondiale della Sanità crede ancora che sia possibile invertire la tendenza, motivo per cui sta dando una serie di consigli ai governi. 

Il rapporto chiede misure come tasse sulle bevande zuccherate e sussidi per un'alimentazione sana, riassume The Guardian, ma anche per fermare la commercializzazione di cibi malsani ai bambini”. 

Poi, tra le altre misure previste, l'OMS propone di limitare la proliferazione di negozi di cibo da asporto nei quartieri più disagiati, una migliore etichettatura delle pappine, o addirittura l'istituzione di standard nutrizionali negli asili nido. 

Infine, anche il mondo aziendale dovrebbe fare la sua parte proponendo programmi di benessere per aiutare i dipendenti a migliorare la propria condizione fisica. 

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