09 febbraio, 2022

Le femmine babbuino maltrattate durante l'infanzia sono meno socievoli in età adulta.

I babbuini  sono in linea di principio molto socievoli. Ma uno studio mostra che le femmine che hanno perso la cura e il cibo durante la loro giovane età lo sono molto meno.  
 
Le femmine babbuine maltrattate dagli adulti durante l'infanzia spesso non riescono ad esprimere il comportamento socievole che di solito contraddistingue le interazioni sociali tra i babbuini. 

Lo leggiamo in un nuovo studio pubblicato nella rivista  Proceedings of the Royal Society B della Royal Society B (PNAS), menzionata dal New Scientist

"Le rende socialmente goffe" tanto da portarle ad essere meno avvicinate e meno richieste dai loro pari", spiega l'antropologa Sam Patterson, dall'Università di New York, che ha guidato lo studio. 

Il team ha analizzato cinquant'anni di dati da parte dello studio di tre gruppi di babbuini femminili selvatici in Kenya, le specie verdi (Papio Anubis), così chiamate a causa della pelle grigia-verde. 

"Il team ha anche registrato più di 2.600 ore di osservazione di 31 babbuine femmine da questi tre gruppi, notando la loro attività, le loro interazioni sociali, le loro partner sociali e le loro vocalizzazioni", annota New Scientist

Ciò ha permesso di valutare il livello delle avversità su una scala da 0 a 5 per ciascuno dei 31 animali all'inizio della loro vita, secondo determinati fattori: 
disponibilità di cibo, concorrenza con altri individui, presenza o non della madre e il suo stato di salute, ecc. 

Il risultato è senza appello. Le femmine con un punteggio più alto nelle avversità sono meno socievoli. Hanno meno interazioni con altri babbuini e hanno meno probabilità di ricevere attenzione sociale, come la toelettatura, dai loro pari di quelli il cui punteggio iniziale delle avversità è inferiore. 

Secondo la Patterson, "gli individui che hanno avuto un inizio di vita più difficili potrebbero essere meno sociali nell'età adulta perché hanno dovuto dare priorità ai propri bisogni di sopravvivenza quando erano giovani". 

Non avrebbero avuto, spiega, "l'opportunità di sviluppare abilità sociali durante la finestra di sviluppo sociale dell'infanzia e dell'adolescenza": 

Ora sappiamo che le avversità nella prima infanzia non riguardano solo le interazioni nell'età adulta a causa della disponibilità di energia e delle condizioni fisiche, ma anche a causa del modo in cui gli individui socializzano e della loro attrattiva. 

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