Sicuramente la Cina è il principale emettitore di CO2. Ma se si considerano le emissioni pro capite, la penisola arabica e il Nord America sono i più alti.
La misurazione delle emissioni totali di CO2 di un paese non fornisce sempre il quadro migliore della sua intensità di carbonio. Si deve anche guardare alle emissioni pro capite.
Questa cifra è ovviamente correlata al tenore di vita in ogni paese, ma anche al suo settore.
Ad esempio, anche se la Cina è il principale produttore di emissioni, un americano produce in media 14,4 tonnellate di CO2 all'anno, rispetto alle 7,1 tonnellate di un cinese.
La distribuzione diseguale della ricchezza gioca un ruolo:
i paesi sviluppati, come il Qatar, emettono 31 tonnellate di CO2 all'anno a persona, mentre per alcuni paesi africani in via di sviluppo è di 0,7 tonnellate, secondo il rapporto 2021 dell'Agenzia internazionale per l'energia (IEA).
Le massicce emissioni di CO2, dovute principalmente alla combustione di idrocarburi, rendono i paesi produttori di petrolio relativamente scarsamente popolati come il Bahrain, l'Oman, il Kuwait, il Qatar e gli Emirati Arabi Uniti ad alte emessioni pro capite.
A livello globale, dopo una 'pausa' all'inizio della pandemia di Covid-19, le emissioni di CO2 hanno ripreso a salire nel 2021:
sarebbero rimbalzate del 4,9% per raggiungere i 36,4 miliardi di tonnellate, avvicinandosi, meno dell'1%, al record assoluto del 2019, secondo uno studio del Global Carbon Project pubblicato lo scorso novembre in occasione della COP26.
Questa infografica è stata pubblicata il 1° dicembre dal sito canadese Visual Capitalist.
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