08 settembre, 2021

Il barbiere, nuovo avatar della cultura pop

Precedentemente associati a un guerriero simbolico, filosofico o religioso, i negozi di barbiere stanno vivendo un boom mondiale, basato su un modello standardizzato importato dagli Stati Uniti. 

Sono particolarmente popolari in Marocco, afferma la rivista TelQuel. 

Lanciato da dieci anni alla conquista del mondo, grazie a una rinnovata fedeltà a baffi, capelli, barbe e altre basette, l'impero dei barbieri “trendy” nella moda newyorkese sta espandendo irresistibilmente il suo territorio. 
Quest'ultimo ora conquista il regno del Marocco, racconta alla rivista di Casablanca TelQuel

Lontano dall'atmosfera rustica dei salotti tradizionali, i protocolli di accoglienza dei nuovi negozi di barbiere sono elaborati 'al minuto' e i movimenti coreografici 'al millimetro', spiega Othman El Alami, sviluppatore di franchising marocchino. 

La facciata del suo negozio di Marrakech porta la stessa insegna rossa e bianca dei salotti di altre grandi città del mondo, vestigia di un passato in cui i barbieri erano anche tiratori di denti e stendevano i loro panni bianchi macchiati di sangue per mostrare il loro lavoro, racconta il rivista. 

Nel paese in cui l'offerta è gonfia, la recente apertura di saloni standardizzati riflette l'armonizzazione globale della cultura del barbiere, resa popolare da serie e spettacoli prodotti attraverso l'Atlantico. 

Uno, intitolato The Shop, presenta la barbuta star del basket LeBron James che discute con gli ospiti seduti su sedie a sdraio vintage. 'Dal barbiere, non puoi mentire', recita lo slogan dello spettacolo. 

Un nuovo avatar della cultura pop, questa immagine “concettualizzata” del barbiere, precedentemente legata a un simbolismo guerriero, filosofico o religioso, è relativamente recente, sottolinea TelQuel. 

Concepiti come spazi di socializzazione, i barbieri sono ormai rinomatiper la celebrità della loro clientela quanto per il loro know-how”. 

L'origine di questa pratica risale però all'epoca dell'antico Egitto, quasi 5.000 anni prima di Gesù Cristo: 
Se parliamo di barbiere e non di parrucchiere, è perché, storicamente, la barba era altrettanto importante, se non più, che i capelli. 

Simbolo di virilità tra gli spartani, di saggezza tra gli arabi o tra i greci, fu addirittura oggetto di una cerimonia religiosa durante la quale il giovane adolescente pubescente dedicò la sua prima barba al dio Apollo”. 

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