Questa scoperta risolverà forse una tipica frustrazione di tante pause da gourmet: la rivista Science riporta i risultati di uno studio spiegando che se il pistacchio è la noce più resistente è per via della particolarissima geometria delle sue cellule.
Chi non si è mai trovato ad abdicare davanti a un pistacchio recalcitrante? E per una buona ragione:
il suo guscio è così resistente che potrebbe persino ispirare i produttori di elmetti, secondo la rivista Science.
Un team di ricercatori rivela, in uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Royal Society Open Science, che ciò si spiega con la particolare struttura delle cellule del guscio, la loro membrana molto resistente e la loro nidificazione tra loro.
'Questi tessuti rappresentano un santo graal per la scienza dei materiali', si chiede su Science Naomi Nakayama, bioingegnere dell'Imperial College di Londra, non coinvolto nella ricerca.
“I materiali rigidi come il vetro tendono ad essere fragili e si rompono abbastanza facilmente, mentre i materiali più resistenti tendono ad essere morbidi, come la ragnatela. Ma questi gusci sono sia rigidi che resistenti'.
Le cellule nidificate dei gusci di pistacchio sono paragonabili a quelle delle noci.
'Ma i test di resistenza alla trazione mostrano che il guscio del pistacchio è molto più forte, probabilmente perché le sue cellule hanno tre volte più lobi di quelle dei gusci di noce, il che dà loro tre volte l'area di contatto per collegarsi tra loro, ha detto il giornale.
E a differenza di quelle delle noci, le cellule dei gusci di pistacchio sono collegate tra loro da strutture articolari a sfera, paragonabili all'articolazione dell'anca umana, come si può vedere nell'animazione”.
Queste forti proprietà strutturali dei gusci di pistacchio sarebbero 'ideali per creare attrezzature ammortizzanti come caschi di sicurezza e paraurti per auto'.
Questo perché 'possono assorbire l'energia di un impatto e, piegandola o allungandola invece di romperla, reindirizzarla lontano dall'oggetto da proteggere', riporta Science.
Tanti dettagli che dovrebbero convincerci a optare per lo schiaccianoci piuttosto che per la forza dei nostri denti di fronte al prossimo caparbio pistacchio, conclude il giornale.
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